Spesa sospesa, in Mugello solidarietà alla cassa

L’acquisto dei generi alimentari è diventato per alcuni una grave difficoltà

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 febbraio 2015 13:39
Spesa sospesa, in Mugello solidarietà alla cassa

La crisi economica continua a produrre effetti negativi, e crescono le famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese. A livello locale le associazioni “Punto Famiglia Mugello", "Villaggio San Francesco" "Misericordia di Borgo San Lorenzo" e “Caritas” borghigiana, negli ultimi anni si sono impegnate nel territorio del Comune Borgo San Lorenzo a raccogliere generi alimentari, vestiario e altro materiale da distribuire alle famiglie che ne hanno esigenza. E dal fare rete nasce un interessante progetto che parte con il Patrocinio del Comune di Borgo San Lorenzo: si tratta del progetto “Spesa sospesa”.

La crescita dei bisogni e della frequenza delle richieste ha spinto le associazioni ad analizzare possibili progetti per reperire nuove risorse, soprattutto alimentari, al fine di dare risposte più ampie, costanti ed efficaci. Ecco quindi il progetto “Spesa sospesa”, basato sulla proposta, rivolta al cittadino che fa acquisti in un negozio, di donare un piccolo contributo che concorrerà al raggiungimento della somma necessaria per fornire a famiglie in difficoltà una borsa della spesa.

I capisaldi del progetto sono la facilità di raccolta, la ripetitività dell’offerta, la collaborazione tra negozianti e associazioni, a vantaggio delle famiglie. In pratica, grazie alla collaborazione dei commercianti locali, dopo un’opportuna ed efficace pubblicizzazione dell’iniziativa, all’interno degli esercizi verranno collocati appositi raccoglitori all’interno dei quali ogni cliente, al termine della spesa, avrà la possibilità di donare un’offerta in denaro, di qualsiasi entità.

Periodicamente il contenitore verrà svuotato, e con i fondi raccolti si provvederà ad acquistare, presso quell’esercizio, i generi necessari. I beneficiari della “Spesa Sospesa” sono le famiglie che già utilizzano i servizi di “banco alimentare”, per altro effettuato proprio da alcune delle famiglie proponenti e che continuerà parallelamente, e nuove famiglie che verranno individuate in collaborazione con i Servizi sociali del Comune, attraverso forme concordate che tutelino la privacy dei richiedenti.

E periodicamente un resoconto dell’attività sarà diffuso attraverso i media, per aggiornare l’andamento della raccolta e la sua redistribuzione.

“Sono molto contenta di valorizzare un progetto al quale collaborano insieme più associazioni perché solo facendo "rete", spiega l’assessore ai servizi alla persona, Ilaria Bonanni, possiamo rispondere in modo concreto alle problematiche sociali. E'la prima iniziativa del genere sul nostro territorio, mi auguro che ci sia una partecipazione attiva della nostra comunità”.

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