Sottosegretari e viceministri, Toscana a bocca asciutta ed è caos nel Pd: "Purga anti-Renzi?"

Il capogruppo in Regione Marras: "Siamo ufficialmente in purga". La segretaria regionale Bonafè: "Questo territorio deve pagare ancora una purga Renzi?". Nardella: "Profondamente deluso e costernato, è una vendetta contro Renzi?". Lo zingarettiano Fabiani: "Molti ministri e sottosegretari sono renziani. Va chiesto a Bonafè perché non ci sono toscani"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2019 15:51
Sottosegretari e viceministri, Toscana a bocca asciutta ed è caos nel Pd:

(Dire) Firenze, 13 set. - Nessun esponente toscano fa parte della lista dei sottosegretari e dei viceministri deliberata oggi in Consiglio dei ministri. Il M5S non porta al governo l'ex sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, ma è il Partito democratico della Toscana che resta totalmente a bocca asciutta visto che a differenza dei pentastellati non può vantare neppure un ministro nel Conte bis.

La delusione è cocente. Alla vigilia, in effetti, erano entrati nel toto sottosegretario diversi nomi: Antonello Giacomelli al ministro dello Sviluppo (per lui è stata ipotizzata anche la presidenza dell'Agcom), l'ex deputato Federico Gelli e l'assessore regionale al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi. Due nomine queste ultime che sarebbero state funzionali a togliere parecchie castagne dal fuoco in vista della scelta del candidato alla presidenza della Regione in vista delle elezioni del 2020.

E a caldo su Facebook arriva lo sfogo del capogruppo in Consiglio regionale del Pd, Leonardo Marras: "Non mi piace commentare la politica nazionale, sebbene - scrive sul social- in molti lo facciano quotidianamente dando quasi l'impressione di essere influenti". In realtà, riconosce, "dal livello dove siamo noi, non si può incidere su quelle scelte ed è giusto che chi guida abbia tutta l'autonomia e la responsabilità di compierle. In altre parole, non contiamo nulla ma è giusto così". 

Dall'elenco di ministri e sottosegretari, aggiunge, "emerge che nessun toscano del Partito Democratico fa parte del governo appena formato. Eppure il Pd Toscana ha registrato il miglior risultato nazionale anche alle ultime europee, ed è l'organizzazione regionale più importante d'Italia". Dunque, conclude, "siamo ufficialmente in purga. Non ci volevo credere, ma è così".

La stessa parola, "purga", viene usata da Simona Bonafè: "Leggendo la lista dei sottosegretari e viceministri non posso negare la mia profonda delusione e amarezza per la mancanza di nomi toscani del Partito democratico", afferma la segretaria toscana dei dem. L'europarlamentare chiama in causa direttamente i vertici del partito al Nazareno. "Qualcuno a livello nazionale - aggiunge - dovrà spiegare ai tanti militanti ed elettori toscani il motivo, ad oggi incomprensibile, per il quale la Toscana non sia stata considerata degna di avere un rappresentante ai massimi livelli, o se ci sia una purga Renzi che ancora oggi" questo territorio "deve pagare". 

La Toscana, evidenzia, "è stata l'unica regione dove nelle ultime elezioni europee il Partito democratico ha saputo tenere testa alla Lega". Alle amministrative di giugno "abbiamo riconquistato con il buon governo tutte le città capoluogo al voto e permesso al Partito democratico nazionale di salvare un risultato complessivo molto deludente". Bonafè avverte: "Non possiamo essere considerati solo un serbatoio di voti, esprimiamo una classe dirigente preparata e competente che avrebbe potuto dare un contributo importante al nuovo governo". 

"La questione è molto seria, serissima", commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella rivolgendosi con parole durissime al suo partito: "E' inconcepibile e assurdo che il Pd tenga fuori da questo governo la regione che ha dato in assoluto più voti e più consenso a questo partito, con il capoluogo, Firenze, dove si è toccato il record di voti alle ultime elezioni. Se questa esautorazione è una vendetta contro la vecchia maggioranza del partito o contro Renzi, lo si dica con chiarezza. Altrimenti si dia una spiegazione seria e politica di questa decisione". 

Nardella è un fiume in piena, e prosegue: "Non solo è un peccato tenere fuori la Toscana democratica dal governo, ma credo sia anche un errore clamoroso che rischia di far vedere le peggiori conseguenze da qui ai prossimi mesi. Ho sostenuto questo progetto di governo, continuerò a farlo, ma mentirei se dicessi che non sono profondamente deluso e costernato".

L'esclusione di esponenti toscani del Pd dal governo scuote i dirigenti regionali dei dem. Ma le parole durissime della segretaria Simona Bonafè, che evoca una sorta di purga contro i renziani dietro la scelta penalizzante nella composizione della squadra del Conte bis, dividono proprio il Pd toscano. Con il leader della corrente zingarettiana, Valerio Fabiani, che afferma in una nota di leggere con "sconcerto" la presa di posizione dell'europarlamentare. "La mancanza di toscani nel governo - riconosce il componente della direzione nazionale e toscana del Partito democratico - è un fatto grave, del quale chiediamo spiegazioni proprio a chi questa rappresentanza dovrebbe ottenerla e tutelarla: la segretaria regionale. Le sue affermazioni, invece, sono gravissime - aggiunge- e stridono con la realtà".

Fabiani fa notare che "molti tra i ministri e i sottosegretari sono espressione della cosiddetta area renziana a cui, semmai, Bonafè dovrebbe chiedere perché non abbia ritenuto prioritaria la rappresentanza toscana". Queste dichiarazioni, insiste sul punto, "sono irricevibili da chi guida una comunità e, pochi mesi fa, è stata scelta capolista alle elezioni Europee proprio da quella dirigenza che oggi accusa di discriminazione anti-renziana". 

Inoltre, su questa partita, domanda Fabiani, "la segretaria con chi si è confrontata? Con chi ha difeso gli interessi della nostra regione? La sua priorità è rappresentare il Pd toscano o il renzismo? Forse, è l'altra riflessione a cui invito, l'assenza totale di iniziativa politica e di una gestione unitaria del Pd toscano non sono certo fattori di rafforzamento". Uno spirito unitario trovato nelle altre regioni, sostiene. "La verità - conclude - è che in Toscana non si è fatto nulla per poi piangere, oggi, sulle nomine versate". (Cap/ Dire)

https://www.nove.firenze.it/zingaretti-sullesclusione-dei-toscani-dal-governo-si-porra-rimedio.htm

https://www.nove.firenze.it/rossi-controcorrente-governo-senza-toscani-non-e-vendetta-contro-renzi.htm

https://www.nove.firenze.it/me-boschi-la-scissione-dei-renziani-dal-pd-non-e-allordine-del-giorno-ma.htm

In evidenza