Sostegni al mondo rurale, l’audizione dell’assessore Saccardi

Regione Toscana: la vicepresidente della Regione è stata ascoltata nella seconda commissione, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd)

Redazione Nove da Firenze
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14 gennaio 2021 18:22
Sostegni al mondo rurale, l’audizione dell’assessore Saccardi

Firenze Indirizzi, sostegni e strategie della Toscana verso il mondo rurale per la gestione della crisi conseguente alla pandemia da Covid-19. Di questo ha parlato l’assessore regionale all’Agricoltura Stefania Saccardi, questa mattina, in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd).

“Quello agricolo è un motore economico importante, un settore che in Toscana offre tipologie e spaccati diversi e che nel momento della pandemia ha avuto meno restrizioni e ha subito difficoltà differenziate. Da un lato si è vista la sofferenza di tutta la parte agrituristica mentre dall’altro alcune attività come quelle agroalimentari si sono mantenute in sicurezza”. Bugetti ha parlato della necessità di “compensazione con l’obiettivo di arrivare alle aree più distanti dalle zone urbanizzate, con la consapevolezza che l’agricoltura è fondamentale sia per la qualità della vita che per il rilancio economico e per l’assetto idrogeologico del territorio”. La presidente ha ribadito l’importanza della tracciabilità dei prodotti e dello sviluppo dell'agroalimentare e dell’agricoltura etica, facendo attenzione al pericolo del caporalato”.

Saccardi ha iniziato il suo intervento citando Irpet, che fa una valutazione del settore con una “diminuzione attorno al 10-15 per cento”. Qui, “c’è la sofferenza dell’ambito vitivinicolo a causa della chiusura della ristorazione e di alcuni mercati internazionali”. Riguardo ai sostegni, Saccardi ha ricordato “tre bandi specifici sulla misura 21, per l’aiuto temporaneo per agricoltori e piccole medie imprese operanti nella commercializzazione o sviluppo dei prodotti agricoli per un totale di 15milioni e 600mila euro di sovvenzioni”.

“Un primo bando - ha continuato - riguardava l’aiuto ad agriturismi e fattorie didattiche con 4mila 420 domande e abbiamo liquidato 14milioni e 730 mila euro; il secondo per trasformazione e commercializzazione dei prodotti lattiero caseari con 17 domande e abbiamo liquidato 798mila euro, con un massimo di 50mila euro ad azienda; e il terzo per la trasformazione dei prodotti floricoli con due domande con una sovvenzione di 50mila euro per azienda”.

Saccardi ha citato, poi, una serie di strumenti di carattere finanziario messi in campo per le aziende, una sorta di garanzia gratuita per la liquidità, per dar loro sostegno indipendentemente dagli investimenti. “Abbiamo modificato, continua, le strategie di sviluppo dei 7 gruppi azione locale della toscana (Gal), cercando di ampliare i campi di intervento in risposta ai bisogni emersi in seguito al Covid-19 per far fronte a crisi sociale ed economica”. Altri impegni portati avanti sono stati “colmare il gap tra risorse erogate e impiegate”, “liquidare velocemente i pagamenti del 2020” e “stiamo cercando di riallocare le economie del psr 2014-2020”.

“Abbiamo riallocato quasi 10milioni di euro di economie e su 4milioni e mezzo abbiamo fatto scorrere la graduatoria per la trasformazione dei prodotti” e “quella sulla promozione dei prodotti toscani, per 557mila euro; e abbiamo iniziato le procedure per scorrere i progetti di distretto per il florovivaismo dell’area del pistoiese”. Poi, “con fondi regionali sono stati emanati bandi per dare sovvenzione al settore floricolo e ovicaprino per i quali abbiamo messo a disposizione 3milioni e 630mila euro, ammettendo a sovvenzione 163 aziende floricole per un investimento di 834 mila euro come ristoro per mancate vendite di fiori e fronde recisi”.

"Sulla filiera lattiera casearia sono state presentate 837 domande e abbiamo messo un milione e 550 mila euro di risorse”.

Saccardi ha anche illustrato alcune linee generali future: “Riguardo a Feasr e Feag, l’Europa sta cambiando la governance per la ripartizione di fondi, quindi ci aspettano due anni di transizione con risorse nuove ma gestite con regole vecchie, non è ancora stato fatto il riparto delle risorse si sta discutendo per trovare criteri più equi”. “Nel 2021-22 dovremmo gestire 312milioni e mezzo di euro, in parte derivanti dal quadro finanziario pluriennale e in parte dal Next generation: 276 milioni sul Feasr e 36milioni sul Next generation”.

Alcuni aspetti sui quali l’assessore si è soffermata sono “l’agricoltura sociale che esprima eticità e sia un’occasione di inclusione ed integrazione per alcune categorie”; la necessità di “pensare ad una programmazione che aiuti la creazione di percorsi di filiera per la promozione, non solo di un prodotto ma di un intero territorio”; l’”incentivazione alla crescita e allo sviluppo di aziende con politiche di sostegno e di guida a fare sistema che aiutino gli agricoltori verso investimenti e innovazione per un’agricoltura sempre di più compatibile con la lotta al cambiamento climatico e al rispetto dell’ambiente”; il forte “sostegno al biologico”, ricordando che in Toscana il 32 per cento di produzione è biologica.

Tra gli obiettivi da raggiungere, Saccardi non dimentica la necessità di semplificare le procedure e di velocizzare i pagamenti per migliorare le performance nei confronti dell’Europa. “Stiamo per partire - ricorda, infine - con un bando da 1milione e 700mila euro a sostegno del settore della pesca”.

Nel suo intervento Marco Niccolai (Pd) ha sottolineato l’importanza di dare “priorità a quei progetti che provengono dai distretti rurali”, sollecitando lo scorrimento integrale della graduatoria dei pid (progetti integrati del distretto) per “dare il messaggio che aggregarsi è utile anche nel mondo agricolo”. Rispetto alle misure anticovid, “occorre proseguire lo sforzo per il settore floricolo, oltre alle misure per il fiore reciso anche per le piante in vaso”.

Elisa Tozzi (Lega) ha ribadito l’importanza dell’agricoltura sociale “centrale e molto in sofferenza” e il triste “abbandono dei terreni a causa dell’alto costo della manodopera”. “Occorre - ha detto Tozzi - aiutare a mantenere in vita le aziende. Agricoltura significa anche conservare la tipicità del territorio, fatte nel mio territorio di oliveti e vigneti”. Tozzi invita anche ad una particolare attenzione al settore dell’allevamento.

“La sfida che abbiamo davanti - è intervenuto Mario Puppa (Pd) - va colta con progetti territoriali che mettano in gioco tutti gli attori. Siamo di fronte ad un territorio che ha bisogno di una nuova idea di utilizzo del bosco, delle foreste, dei campi, non solo in termini economici ma anche come termine di prevenzione e sicurezza soprattutto nelle aree marginali”. Riguardo alle “piccole imprese a carattere familiare occorre un adattamento della legge alle realtà dei vari territori”.

Sulla funzione dell’agricoltura come “presidio fondamentale e sicurezza di manutenzione del territorio e della sua bellezza” si è soffermato Andrea Pieroni (Pd). “Condivido l’impianto degli indirizzi - ha detto il consigliere regionale - è mancata però la parola giovani e, visto il successo di quelle esperienze di imprenditorie giovanili, chiedo che vengano riprese”. Pieroni rilancia i “progetti integrati territoriali, poco conosciuti, ma che hanno avuto riscontro come opportunità di aggregazione di soggetti pubblici per affrontare a livello territoriale criticità ambientali”. Infine, Pieroni chiede progetti “da sviluppare sul patrimonio di oliveti abbandonati da riqualificare, magari da legare alla formazione con la professione dei potatori”.

Anna Paris (Pd) ha apprezzato l’interesse per lo sviluppo delle filiere e ha introdotto il tema della necessaria digitalizzazione del mondo agricolo. “È importante - ha detto - sostenere i piccoli anche per fare restare i giovani sul territorio. Occorre tener presente che l’agricoltore è importante per prevenire il dissesto idrogeologico”.

“I boschi non hanno bisogno dell’uomo, vanno distinti quelli da tutelare dalla boscaglia delle colture abbandonate e dare vocazioni specifiche ai territori in modo da recuperare le aree abbandonate” - ha detto Irene Galletti (M5S). La consigliera ha aggiunto “c’è molto da lavorare sulla banca della terra: è da rivedere perché così non è funzionale. E c'è da lavorare su Artea, riguardo al sistema dei pagamenti che arrivano in ritardo”. “Occorre - ha concluso - coniugare ambiente e agricoltura oppure perdiamo un’occasione per elaborare una progettazione che va incontro al next generation”. 

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