Sosta in piazza Signoria con permesso invalidi di una defunta: auto rimossa

Miriam Amato (Gruppo Misto): “Tra i furbetti del parcheggio anche un’auto che sarebbe in dotazione all’ufficio del Sindaco”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2016 22:17
Sosta in piazza Signoria con permesso invalidi di una defunta: auto rimossa

Aveva parcheggiato in piazza Signoria esponendo un permesso invalidi appartenente ad una signora ormai deceduta da quattro anni, ma è stato scoperto dalla Polizia municipale, che ha multato il proprietario dell’auto, rimosso il veicolo e ritirato il permesso. E’ successo ieri mattina intorno alle 10.30. Gli agenti della Polizia municipale hanno notato un’auto nuova in sosta negli spazi riservati alle persone con handicap in piazza della Signoria ed hanno effettuato un controllo sul nominativo del permesso: era uno di quelli segnalati perché appartenente ad una persona deceduta ma mai riconsegnato dai familiari. Gli agenti hanno provveduto a rimuovere l’auto dopo averla sanzionata.

Il reparto di Polizia municipale del Centro storico da diversi mesi ha iniziato un controllo capillare dei permessi invalidi, soprattutto di quelli esposti su auto che sostano abitualmente in area pedonale nel cosiddetto “quadrilatero romano”, il cuore della città. Sono stati controllati fino ad oggi oltre 3.550 permessi e dopo gli accertamenti d’ufficio gli agenti sono passati alle verifiche su strada: nei primi due mesi dell’anno sono già undici i permessi ritirati.

“Mancanza di informazioni, sosta selvaggia e normativa discordante. E’ dura la vita dei mezzi elettrici”. Lo sostiene Miriam Amato che ha presentato una nuova interrogazione in Consiglio comunale, questa volta per i mezzi adibiti al trasporto merci: “L’ingresso nella ztl è il medesimo per i normali veicoli e il Comune non favorisce l’utilizzo di tali mezzi, se non con un orario più flessibile ”. E intanto punta il dito su una vettura che sarebbe in dotazione all’ufficio del sindaco. Con l’interrogazione Amato sottolinea: “Un veicolo elettrico proveniente da un'altra città dovrebbe, prima di entrare in centro, iscriversi nella lista bianca, passando dal Parterre.

Ma in molti, soprattutto di zone limitrofe a Firenze non lo sanno: e così le auto elettriche di altri Comuni che erroneamente entrano in ztl, ritenendo di essere autorizzate, vengono sanzionate. Servono disposizioni più omogenee a livello metropolitano”.Amato punta poi il dito ancora una volta sulle soste selvagge davanti alle colonnine di ricarica: “Le segnalazioni sono quotidiane e il Comune fatica a far rispettare i divieti anche perché è il primo a trasgredire infatti un auto Toyota Prius, in dotazione all'ufficio del Sindaco, ha l'abitudine di parcheggiare in via della Ninna in un posto riservato alle auto elettriche.

Si tratta di un’auto ibrida che non necessita quindi di ricarica e che non è autorizzata alla sosta in prossimità delle colonnine. L’amministrazione chiarisca: così i lavori per le nuove installazioni risultano inutili. Del resto – aggiunge la consigliera del gruppo misto Miriam Amato – manca ancora una cartellonistica aggiornata in prossimità degli stalli, e non si sa ancora quante multe sono state elevate per questa tipologia di soste, per chi sceglie la mobilità sostenibile a Firenze diventa una missione di vita”.Infine anche sull’informazione: “Troppo poco è stato fatto, manca una comunicazione esauriente e completa nei confronti degli utenti e di quei cittadini che sarebbero interessati ai mezzi elettrici.

Per il bene della nostra città – conclude la consigliera Amato – è necessario mettere in atto azioni per favorire tali utenti e non penalizzarli, ma la strada a quanto emerge è ancora tutta in salita”.

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