Sorpreso ad attraversare i binari, migrante racconta la sua storia agli agenti

Agli agenti ha riferito di non sapere dove andare e che la notte da alcuni giorni, non avendo un alloggio, dormiva in ospedale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 marzo 2019 19:06
Sorpreso ad attraversare i binari, migrante racconta la sua storia agli agenti

Lo hanno sorpreso gli agenti della Polizia Ferroviaria di Siena mentre attraversava i binari "Ha gridato che la sua permanenza in Italia era senza futuro e voleva ritornare in Tunisia" spiegano dalla Questura di Siena.

L’uomo, raggiunto sui binari dalla pattuglia della Polfer è stato tranquillizzato e fatto spostare in sicurezza sul marciapiede, poco prima dell’arrivo del treno proveniente da Empoli.Agli agenti, ha riferito di non sapere dove andare e che la notte da alcuni giorni, non avendo un alloggio, dormiva in ospedale."Lo straniero ha chiesto espressamente di tornare in Tunisia. La sua odissea è iniziata verso la fine del 2013, quando è emigrato in cerca di un futuro migliore. Nel mese di novembre di quell’anno, dopo aver attraversato il Mediterraneo a bordo di barconi è sbarcato a Trapani.

All’arrivo in Italia, senza documenti, ha dichiarato di essere cittadino siriano, per ottenere la protezione. Negli anni a seguire, ha lavorato un po' ma non è riuscito a trovare un’occupazione e negli ultimi tempi ha vissuto di espedienti dormendo all’ospedale e di giorno vagando tra il Centro Commerciale a Piazzale Rosselli e i bagni della Stazione dove poteva lavarsi" spiega la Polfer. Lo straniero è stato accompagnato in Questura, dove la Polizia Scientifica ha effettuato gli accertamenti sulla sua identità e successivamente all’Ufficio dove sono state avviate le procedure per l’espulsione e l’accompagnamento alla frontiera per il rientro nel paese di origine.

"Dopo gli accertamenti sull’identità è stato anche denunciato per aver violato il divieto di ritorno a Siena emesso dal questore. Al termine delle procedure, ha ringraziato i poliziotti della Polfer e dell’Ufficio Immigrazione, per averlo salvato e perché, finalmente, avrebbe potuto fare rientro nel suo paese di origine dove a suo dire, con l’aiuto di parenti ed amici potrà avere un futuro migliore" concludono la nota gli agenti della Questura di Siena.

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