Siena: scritte fasciste e omofobe in un ufficio dell'Università

L'Ateneo ha presentato denuncia. Si visionano i filmati interni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 aprile 2022 18:32
Siena: scritte fasciste e omofobe in un ufficio dell'Università

SIENA - Brutta scoperta in un ufficio dell'Università di Siena. Una postazione è stata imbrattata con vernice nera e scritte sia inneggianti al Duce che di matrice omofoba. C'è anche una scritta "Fuori Cgil".

L'Ateneo ha presentato denuncia, si stanno visionando i filmati interni che cercare di risalire ai responsabili. 

“Un gesto inaccettabile e vigliacco che condanniamo fermamente e su cui ci auguriamo sia fatta chiarezza al più presto”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora a lavoro, Università e ricerca Alessandra Nardini appena appresa la notizia.“Quanto accaduto è un episodio gravissimo, in Toscana non c'è e non ci sarà mai spazio per rigurgiti nazifascisti, omofobia, violenza e discriminazioni. I valori in cui ci riconosciamo sono quelli della Resistenza, antifascismo, inclusione, pari opportunità, rispetto e dialogo con i sindacati, pilastro della democrazia. L'università è il luogo della cultura e della conoscenza, fondamentale nella formazione delle giovani generazioni di cittadine e cittadini e non possiamo certo assistere in silenzio a quanto accaduto", proseguono Giani e Nardini che concludono esprimendo “solidarietà alla dipendente dell’Università, al Rettore Frati, all'Ateneo tutto e alla Cgil”.

Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, esprime ferma condanna, senza se e senza ma, alle scritte apparse a Siena. Il gesto, definito inaccettabile e vigliacco, non si concilia con i valori fondanti la Toscana che è e sarà sempre terra di Resistenza.

Il presidente, a nome di tutta l’assemblea legislativa, esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori dell’ateneo, agli studenti, al Rettore Frati e alla CGIL.

Così infine Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Una inaccettabile intimidazione a una lavoratrice e delegata sindacale che rappresenta i suoi colleghi, alla Cgil tutta e a chi si rispecchia nei valori democratici e antifascisti. Un gravissimo e vile atto di matrice fascista per di più perpetrato in spazi di democrazia come un luogo di lavoro, a pochi giorni da un momento di partecipazione come le elezioni Rsu, e l’Ateneo, culla di libertà e rispetto delle idee. Di fronte a questi fatti, che rimandano a un passato buio che troppo spesso si fa ancora vivo, occorre una risposta forte e importante, a partire dal presidio indetto per domani davanti al Rettorato. Come Cgil spesso in questi anni siamo stati nel mirino di attacchi fascisti: sappiano che non ci faremo intimidire e che porteremo sempre avanti i valori della Resistenza, dell’inclusività e dell’antifascismo”.

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