Sicurezza a Firenze: opposizione riapre il dibattito sulla Moschea

L'opposizione chiede la delega alla Sicurezza Metropolitana. Aduc contraria alla chiusura delle Moschee

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2015 14:00
Sicurezza a Firenze: opposizione riapre il dibattito sulla Moschea

Il consigliere metropolitano di Firenze Marco Semplici, con il Presidente del Club Giglio Azzurro Tommaso Villa e l On. Guglielmo Picchi Segretario della commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati, ha rilasciato la seguente nota: "Dopo i drammatici fatti di Parigi che ancora oggi ci turbano nel profondo, crediamo sia giunto il momento di parlare chiaro e di dare le giuste priorità alla nostra città. I cittadini europei, italiani e fiorentini chiedono Sicurezza e le garanzie per vivere con maggiore serenità possibile la propria quotidianità".

"Ad oggi, non siamo in grado di contenere e prevedere l'azione del terrorismo islamico. Il grande assente in questo dibattito risulta - ancora una volta - il presunto Islam moderato che ha tardato a condannare il massacro di Parigi. Proprio per questi motivi riteniamo che non sia questo il momento di favorire la nascita di una nuova grande Moschea soprattutto se costruita e pensata senza il coinvolgimento dell'opinione pubblica." "Il Sindaco Dario Nardella dichiarò non molti mesi fa che l'interlocutore, per arrivare alla nuova grande Moschea, sarebbe stato la Comunità Islamica fiorentina.

Ebbene noi crediamo che, il confronto su questo tema, debba essere in primis con i nostri concittadini; i fiorentini. Siamo sempre più convinti che non sia il momento delle scelte buoniste ma delle scelte giuste realizzate da una classe politica responsabile. La stampa locale proprio in questi giorni ci ricordava come 'Ci siano almeno una decina di «indesiderati» in Toscana'. Musulmani ritenuti estremisti, pronti per essere espulsi dal nostro Paese. Non possiamo più fare finta di niente, occorre prendere coscienza dei fatti e bloccare la realizzazione di qualsiasi potenziale rischio, come una grande Moschea, in questa fase delicata del nostro presente." "Piuttosto invitiamo il Sindaco Metropolitano ad assegnare la delega della Sicurezza in Città Metropolitana di Firenze.

Occorre che la politica e le istituzioni si assumano le proprie responsabilità. Firenze può conciliare virtuosamente la peculiarità, riconosciuta da tutti, di capitale del dialogo interreligioso con le dovute scelte strategiche finalizzate ad una maggiore sicurezza dei propri concittadini e turisti."

Primo Mastrantoni, segretario Aduc oggi interviene con una nota: "Aerei militari francesi hanno condotto una serie di bombardamenti a Raqqa, roccaforte dell'Isis (Is o Daesh). I bombardamenti preventivi francesi su obiettivi militari non servono, non fosse altro perché non c'e' quasi più nulla da bombardare senza creare danni alla popolazione (gli americani non trovano più obiettivi, ora bombardano le autocisterne). Si vogliono chiudere le moschee sospette.

Chiudere le moschee non serve, non fosse altro perché si impedisce l'infiltrazione dei servizi segreti, oltre per ragioni ovvie, così come non si sono chiuse le chiese cattoliche o anglicane quando imperversavano gli scontri tra gli indipendentisti irlandesi e i britannici. Si vogliono chiudere le frontiere ma i controlli si possono fare egualmente, rispettando i trattati europei e, comunque, non e' da sottovalutare il fatto che i terroristi dell'attentato sono cittadini europei (francesi e belgi). Ricordiamo che l'intervento in Libia fu promosso dall'ex presidente francese Nicolas Sarközy, con le conseguenze attuali e che lo stesso Hollande promosse un intervento militare contro il presidente siriano Bashar al-Assad, il che avrebbe dato la Siria in mano all'Isis. La sensazione è che la vita dei cittadini sia in mano a dilettanti o, peggio, che si perseguono politiche estranee alla nostra sicurezza".

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