' Serve un luogo adeguato per la Comunità islamica fiorentina”

Bianchi e Pampaloni (PD): "La collocazione sia strutturalmente adeguata e pienamente integrata nella città"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2022 19:20
' Serve un luogo adeguato per la Comunità islamica fiorentina”

“La presenza di esponenti della comunità islamica a Firenze data ormai da qualche secolo, ma dagli anni Novanta del secolo scorso questa presenza comincia a organizzarsi grazie a giovani venuti a studiare a Firenze, che con l’aiuto del Centro Internazionale Giorgio La Pira ottengono una sala per la preghiera del venerdì. Così – ricordano i consiglieri del Partito Democratico Donata Bianchi e Renzo Pampaloni – nasce il primo gruppo dando origine anche ad uno scambio culturale e interreligioso. Successivamente la comunità comincia a crescere e servono nuovi spazi che si trovano in via Sant’Egidio, poi in Via Ghibellina, infine a Sorgane, Borgo Allegri e in anni più recenti si aprono altri piccoli nuclei di preghiera. Da tempo è quindi evidente la necessità per questa comunità di trovare un luogo adeguato in città.

Venerdì scorso eravamo presenti presso la Moschea di Borgo Allegri e abbiamo potuto constatare la determinazione e la dignità con cui la comunità islamica fiorentina ha affrontato lo snodo delicato che ha riguardato la sede della principale (e unica) moschea fiorentina. Come è stato ribadito da più voci in questi giorni (e a tale proposito ringraziamo il Sindaco e i membri della Giunta per il loro appello affinché “tutta la città contribuisca ad individuare una soluzione duratura per il centro di preghiera per la comunità mussulmana”) è la nostra Costituzione che stabilisce che “tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge e che tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto”.

Di fronte a questo punto fermo la città di Firenze, che ha assunto negli ultimi mesi un importante ruolo di riferimento per le città del mediterraneo (anche di fede islamica) e di tutta Europa, ha la necessità e l’urgenza di trovare una soluzione definitiva ad una collocazione che sia strutturalmente adeguata e pienamente integrata nella città sotto il profilo urbanistico e architettonico, condivisa da tutte le comunità islamiche della città, e aperta e accessibile quale centro che valorizzi occasioni di scambio e dialogo con la cittadinanza.

L’assessora Funaro, in Consiglio comunale, rispondendo ad una domanda d’attualità di Renzo Pampaloni, ha confermato che non è stata comunicata una nuova data per il rinvio dell’eventuale sgombero e questo permetterà di avere più tempo per trovare alternative. L’auspicio è che la Comunità islamica possa trovare delle soluzioni: sia in affitto che in vendita sia a breve che a lunga scadenza.

Approfondimenti

A tale proposito – concludono i consiglieri Donata Bianchi e Renzo Pampaloni – ricordiamo che il Partito Democratico ha promosso la mozione 667/2021 avente ad oggetto “Per riconfermare la disponibilità dell'Amministrazione comunale a valutare le proposte della Comunità islamica fiorentina per individuare un luogo adeguato alla realizzazione di una moschea” approvata in Consiglio Comunale in data 20/12/2021, dove si invita a valutare con la massima attenzione, nel Piano Operativo, sia le proposte provenienti dalla Comunità islamica fiorentina per l’individuazione di un luogo adeguato sia norme in grado di facilitare l’insediamento di centri di culto in edifici che non hanno questa specifica destinazione d’uso nello strumento urbanistico che l’Assessore Del Re ha già illustrato nella commissione urbanistica nel corso delle audizioni propedeutiche all’adozione del Piano.

Esistono altre esperienze positive in Italia che chiediamo di esplorare e nel caso replicare”. 

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