Seravezza: al via la grande mostra sulla "scuola di Staggia"

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Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2014 01:35
Seravezza: al via la grande mostra sulla

Si è aperta sabato 5 luglio a Seravezza in Versilia ( Lu) la mostra "Le vie del sole. La scuola di Staggia e il paesaggio in Toscana fra Barbizon e la "macchia" che rimarrà aperta nel Palazzo Mediceo ( Patrimonio Mondiale Unesco) fino al prossimo 7 settembre 2014. Il percorso espositivo presenta oltre 60 opere tra cui molte grandi tele e dipinti inediti, frutto di un lavoro di ricerca che getta nuova luce su un periodo ancora poco conosciuto e studiato ma che rappresenta un momento cruciale nel rinnovamento della pittura del paesaggio in Toscana e in Italia.

Un gruppo di pittori che dal 1853 nella campagne di Staggia vicino Siena, si riunirono intorno ai pittori di origine ungherese Carlo Markò junior e a suo fratello Andrea abbandonando un approccio “accademico” al paesaggio, per anticipare una visione più personale, intima e quotidiana della natura che culminerà poi nel movimento dei “macchiaioli”. Questo gruppo di artisti furono definiti nel 1873 da Telemaco Signorini come “Scuola di Staggia” e che secondo i ricordi dello stesso artista tentarono “Le vie del sole”.

Molte dei dipinti provengono da musei e gallerie prestigiose come la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Pinacoteca di Brera, Museo Stibbert, Museo Civico di Pistoia e il Museo di Capodimonte ( Napoli). Tra le opere più interessanti e inedite “Il castello di Staggia” di Alessandro La Volpe ( 1863) restaurato per l’occasione, l’enorme tela realizzata da Andrea Markò come fondale scenico del locale teatro di Seravezza che rappresenta la Disfida di Barletta (1869) e che rappresenta insieme al dipinto del "Monte Forato" ( 1871) dello stesso autore, lo stretto legame tra questi artisti e le Apuane versiliesi, e “I funerali di Buondelmonte” (1861) di Francesco Saverio Altamura che rappresenta uno dei primi esempi di integrazione tra un episodio storico e il paesaggio azzerando l’antica superiorità fra pittura di storia e pittura quella naturale.

Inoltre per la prima volta in Italia sono esposti sei straordinari dipinti (prestati da un collezionista privato ), di artisti francesi protagonisti della scuola di Barbizon che furono tra i primi ad rinnovare la pittura del paesaggio e che ispirarono i pittori di Staggia. Vi allego il comunicato stampa generale e qualche immagine dell'inaugurazione a cui hanno partecipato il sindaco di Seravezza Ettore Neri, il direttore della Fondazione Terre Medicee Franco Carli, Carlo Sisi presidente del comitato scientifico della mostra, già direttore della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze e storico dell'arte tra i massimi esperti di arte italiana dell'Ottocento, la curatrice Nadia Marchioni.

Info: www.terremedicee.it

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