La Toscana s'è desta: mozione unanime anche sulla scuola

Le forze politiche trovano compattezza in nome della Toscanità. "Riprendere al più presto didattica in presenza e in sicurezza". Prime firmatarie Bartolini (Lega) e Giachi (Pd). Ok compatto anche alla mozione di Petrucci (Fdi) per potenziare la rete ospedaliera periferica sin dal prossimo ed imminente bilancio 2021

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2020 18:27
La Toscana s'è desta: mozione unanime anche sulla scuola

Non solo la mozione unanime sugli spostamenti tra Comuni: c'è anche quella sulla scuola. In questo momento in cui la Toscana si sente trattata con disparità dal Governo nazionale, tutte le forze politiche si ritrovano nella Toscanità dei loro rappresentanti. Evidentemente l'essere Toscani conta molto, è un valore che dà fierezza a molti e quello che sta succedendo in Consiglio regionale oggi sta a dimostrarlo. Verrebbe da dire: la Toscana s'è desta...

Passa con voto una unanime una mozione “in merito alla ripresa al più presto di tutta la scuola in presenza e in sicurezza”, che vede prime firmatarie le consigliere Luciana Bartolini (Lega) e Cristina Giachi (Pd), con Elisa Montemagni e Marco Landi (Pd) e Marco Stella (Forza Italia).

L’atto di indirizzo ha visto convergere tutte le forze in Consiglio a seguito di un lavoro di riscrittura. Impegna il presidente e la Giunta regionale toscana “ad attivarsi per quanto di propria competenza e con ogni azione utile al fine di rendere i provvedimenti di chiusura delle scuole il più possibile limitati e circoscritti, garantendo sempre la massima attenzione agli studenti con difficoltà”; a “esortare il governo nazionale e a valutare l'opportunità di adottare idonei provvedimenti a tutela della salute fisica e psicologica di alunni e alunne, anche tenendo conto delle indicazioni provenienti dalla garante per l'infanzia e l'adolescenza della toscana, la quale ha sottolineato lo stato di disagio degli studenti a seguito della concreta applicazione delle misure individuate nell'ultimo di Dpcm”; a porsi come obiettivo “quello di arrivare quanto prima a poter garantire l'istruzione in presenza e in sicurezza, affinché venga garantita la necessaria socialità agli studenti toscani, assieme al diritto allo studio”.

“Mi è venuto in mente di presentare questo testo, poi condiviso con la presidente Giachi – ha spiegato Luciana Bartoli - dopo aver letto la lettera di allarme scritta dalla garante toscana dell’infanzia e dell’adolescenza, Camila Bianchi, al premier Conte e al presidente della Regione, perché vengano adottati provvedimenti a tutela della salute fisica e psicologica di alunni e alunne, specificando di non poter sottacere come le misure prese fin qui gravino in particolar modo su ragazzi e ragazze”.La presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi ha spiegato la scelta del Patito democratico di condividere “un testo più ampio” rispetto alla mozione originaria della Lega, “mettendo al primo posto la necessità di andare a scuola in sicurezza.

La priorità assoluta è il rientro in classe in presenza e in sicurezza. Abbiamo anche appoggiato e incontrato gli studenti che, in modo devo dire abbastanza commovente, stanno passando le loro mattine davanti alle scuole collegati a distanza. Siamo loro vicino, l’attaccamento a una funzione primaria come questa da parte di cittadini tanto giovani non può che far ben sperare per il futuro della nostra comunità”.Il capogruppo, Francesco Torselli, ha annunciato il voto favorevole di Fratelli d’Italia, precisando: “Non sono un medico, mi piace pensare che nessuno si sia divertito a imporre la mascherina ai bambini e lo stesso discorso vale per la chiusura delle scuole.

Piacerebbe a tutti riaprire domattina tutte le scuole in sicurezza, ma se qualche scuola non viene riaperta e se si continua a chiedere di indossare la mascherina, qualche evidenza ci sarà da parte di chi ci chiede questo sacrificio. Con il testo modificato si va in questa direzione, di qui il nostro appoggio all’atto – ha spiegato Torselli -. Di fronte a oltre 60mila morti credo ci siano sacrifici peggiori che non indossare un pezzo di carta o di tessuto davanti alla bocca”.Anche Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) ha confermato l’appoggio alla mozione, con qualche distinguo: “Avrò un figlio degenere, ma mi dice che lui ha bisogno di tornare a giocare a calcio, non di rientrare a scuola.

Se fosse necessario, sarei favorevole a prorogare le misure restrittive circa la didattica in presenza: la scuola è il luogo di maggiore trasmissione del contagio”.Di parere opposto il consigliere Maurizio Sguanci (Italia Viva): “Le scuole non sono assolutamente un luogo dove si prende il virus. Firenze ha messo in campo una campagna fatta di 25mila tamponi nelle scuole: i ragazzi positivi sono pochissimi, alla fine della scorsa settimana erano tre”.

NON SOLO: il consiglio regionale ha approvato una mozione, primo firmatario Diego Petrucci (Fdi), con la quale si impegna la Giunta Regionale ad individuare all’interno del bilancio preventivo 2021 e di quelli degli anni successivi le risorse necessarie per il potenziamento della rete ospedaliera periferica.Nel corso di dibattito in aula, Petrucci ha sottolineato come “la pandemia abbia messo in evidenza che il modello delle megalopoli ospedaliere dei capoluoghi, perseguito in questi anni, non sia sufficiente.

Da una parte si è finito per creare “ingorghi” insostenibili nei grandi centri, dall’altra si è depotenziato, se non svuotato di presidi ospedalieri, intere aree”.Petrucci fa due eloquenti esempi. “Il primo polo ospedaliero ad essere andato in crisi in autunno è stato il Polo di Cisanello che viene considerato il terzo polo ospedaliero italiano, ed il Pronto Soccorso del nuovissimo San Iacopo di Pistoia è addirittura stato chiuso per 12 ore. Mi sembra evidente –sottolinea Petrucci– che c’è un modello da ripensare.

Se si è tenuto botta a questa crisi –prosegue l’esponente di Fratelli d’Italiaè per l’apporto fondamentale dei piccoli ospedali, da Castel del Piano a San Marcello, da Volterra a San Miniato, al Casentino. Per questo non ho difficoltà a definire storico il voto di oggi, che di fatto apre una nuova ed inaspettata stagione per la sanità toscana. Abbiamo di fronte una grande opportunità rappresentata dai miliardi del Recovery fund, sarà fondamentale come si deciderà di spenderli.

Sicuramente una parte di quelli dovrà essere destinata proprio agli ospedali delle aree interne, sia in termini infrastrutturali, che in termini di risorse umane. A partire dal fatto che il personale destinato a tali aree (non solo nei presidi) dovrà avere un riconoscimento economico aggiuntivo”.

Per il presidente della commissione Europa, Francesco Gazzetti, questa mozione accoglie “la richiesta, se non il grido, di considerazione e attenzione di tante ragazze e tanti ragazzi, anche qui, a pochi passi dal Consiglio regionale”. Ragazze e ragazzi “che sì, vogliono tornare a giocare a calcio e a fare danza, ma interpretano la scuola come un elemento fondamentale”. Gazzetti ha invitato a coinvolgere anche il Parlamento regionale degli studenti, “che su questi temi avrà sicuramente contributi specifici da portare per il futuro”.

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