Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato un Ordine del giorno d’accompagmamento alla delibera che era stata approvata nella seduta di lunedì scorso, presentato dal Partito Democratico che è stato poi votato anche dai gruppi di minoranza.
“Un segnale importante che viene lanciato dall’assemblea di Palazzo Vecchio per la riqualificazione e la rigenerazione di un bene della città che permetterà una nuova vivibilità nel cuore di Firenze. Nel nostro ordine del giorno abbiamo fatto alcune richieste importanti frutto anche del lavoro svolto dalle associazioni che si sono impegnate nel dare spunti e contributi alle istituzioni. Ecco i punti che chiediamo: la realizzazione di uno spazio destinato esclusivamente al quartiere ed alle associazioni, di inserire la biblioteca e la ludoteca nel circuito pubblico, di intitolare una stanza agli esuli ed agli sfrattati, di monitorare l’attuazione e le ricadute sociali di questo spazio che per tanti anni è rimasto in mezzo alla zona di San Lorenzo e senza prospettive.
Questa opera di recupero darà vitalità e socialità e permetterà una nuova vivibilità nel cuore di Firenze trovando una simbiosi con il contesto che lo circonda. Desidero ringraziare, anche a nome di tutto il gruppo PD in Palazzo Vecchio – spiegano il capogruppo Nicola Armentano con i presidenti Calistri, Conti e Pampaloni – le associazioni Santorsolaproject, Dida e Ordine architetti Firenze per l’impegno costante profuso offrendo all’amministrazione un prezioso contributo per il conseguimento di questo importante obiettivo raggiunto su Sant’Orsola”.
“Sant’Orsola. Un buco vuoto che il pubblico non ha saputo - politicamente - governare e gestire. Dove si prospetta una soluzione che permetterà di fare turistico-ricettivo per 60 giorni e in cui lecitamente i privati dovranno ricercare profitto -dichiarano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, consiglieri di Sinistra Progetto Comune- Avevamo presentato 9 emendamenti, per andare incontro alle richieste delle realtà e delle persone da anni attive all'interno del percorso partecipativo. Tutti bocciati, in fretta e furia, da un Partito Democratico incapace di dialogare con la sinistra.
Abbiamo evitato atteggiamenti autoreferenziali, ignorando anche la totale assenza di stile nel far votare solo l'ordine del giorno del PD, invece dei nostri 4, prima della chiusura dell'ultimo Consiglio comunale dell’anno.E abbiamo emendato il loro testo, vedendolo approvato con le modifiche suggerite, che riconoscono la presenza del percorso partecipativo, il nostro lavoro con gli emendamenti e la possibilità di trovare un luogo di conservazione della documentazione relativa alle persone esuli dal confine orientale dopo la seconda guerra mondiale. Il nostro voto contrario alla delibera non ci ha impedito di ostinarci a cercare ogni spiraglio di miglioramento e così continueremo a fare”.
