CERTALDO - Al Teatro Multisala Boccaccio di Certaldo (FI) arriva Anna Meacci in "Romanina", spettacolo di Anna Meacci e Luca Scarlini, tratto da "Io, la romanina. Perché sono diventata donna" di Romina Cecconi per la regia di Giovanni Guerrieri. L’appuntamento con la rappresentazione teatrale è per giovedì 17 novembre alle 21, preceduto alle 20 da un talk con la diretta protagonista della storia Romina Cecconi. All’incontro parteciperà anche l’assessora Regionale alle Pari Opportunità Alessandra Nardini.
Ingresso gratuito.
L’evento è finanziato e promosso dal Comune di Certaldo nell’ambito delle attività della Rete RE.A.DY, della quale fa parte anche Regione Toscana, in collaborazione con Arcigay Firenze Altre Sponde.
"Si rinnova l’impegno del Comune di Certaldo - ha dichiarato il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini - sul tema del contrasto alle discriminazioni verso la comunità LGBTQI+, con un'attenzione specifica ai temi dell’omotransfobia e del contrasto all'odio. La storia di Romina è una storia di sofferenza, ma anche di riscatto, una storia di coraggio e autodeterminazione che racconta di come sia riuscita, nonostante tutte le difficoltà, a coronare il suo sogno. Impossibile non restare colpiti dalla sua forza di volontà, dall'umanità sempre intatta, dal suo senso dell'umorismo".
"Vogliamo far arrivare un messaggio forte e chiaro, portando sul palco una storia che è un simbolo per il mondo LGBTQI+ e che serve per ribadire l'importanza di porre l'attenzione su questi argomenti, anche attraverso l'arte e, come in questo caso, con il teatro, che è un veicolo di cultura e un ottimo antidoto contro le discriminazioni", ha aggiunto l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Certaldo Clara Conforti.
La storia. Romina Cecconi è stata tra le prime in Italia a cambiare sesso e la sua storia è stata un segno importante di un costume che cambiava e di cui fu clamorosamente protagonista. Nel 1975 riassunse nel libro "lo la Romanina" le ragioni della sua scelta e le peripezie di un percorso che, per quanto accidentato, viene narrato sempre con piglio deciso e con un humour tagliente che non indietreggia di fronte alle prevaricazioni di una legge che la volle prima nel carcere maschile e poi in quello femminile. Anna Meacci, che ha al suo attivo numerosi interventi sulle storture della normalità e sulle apparenti follie del vivere sociale, ripercorre questa vicenda, tra ironia e pietas, raccontando allo stesso tempo un pezzo di storia del Belpaese e delle sue numerose contraddizioni.
Rete RE.A.DY. RE.A.DY nasce a Torino il 15 giugno 2006, nell’ambito del Pride nazionale, quando la Città di Torino, in collaborazione con il Comune di Roma, riunisce rappresentanti istituzionali di dodici pubbliche amministrazioni, tra regioni ed enti locali da tutta Italia, per metterli in rete attraverso la condivisione di una Carta di Intenti, il documento costitutivo che ne definisce finalità, compiti, organizzazione e impegni.
La RE.A.DY offre alle pubbliche amministrazioni locali uno spazio di condivisione e interscambio di buone prassi finalizzate alla tutela dei Diritti Umani delle persone LGBTQI+ e alla promozione di una cultura sociale del rispetto e della valorizzazione delle differenze.
Svolge il ruolo di coordinamento a livello regionale dei soggetti toscani aderenti alla rete, promuove l’adesione alla rete, coinvolgendo Comuni e Province del territorio che, per la realizzazione di iniziative finalizzate alla tutela e promozione dei diritti della persona LGBTQI+ e alla prevenzione e contrasto di fenomeni omofobici e transfobici, possono accedere, attraverso la sottoscrizione di un accordo con la Regione, ad un finanziamento istituito annualmente.