Rifugiati: pratiche illegittime della Questura di Firenze?

Protesta dei Rom sotto il Comune di Firenze lunedi 7 settembre 2015, ore 15.00, per la foresteria Pertini. Prato: ai richiedenti asilo gli attestati di partecipazione ai progetti di volontariato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 settembre 2015 14:07
Rifugiati: pratiche illegittime della Questura di Firenze?

E' quanto sostengono una serie di associazioni attive sulla questione con una lettera inviata al Questore e al Prefetto di Firenze  in merito alla mancata accettazione delle domande di asilo causa mancanza di domicilio del richiedente. Secondo le realtà sociali firmatarie di si tratta di una procedura illegittima che viene praticata, nonostante una sentenza del Tribunale di Trento del maggio scorso. Le associazioni firmatarie (tra cui Comunità delle Piagge, Cooperativa Sociale Macramè, Emergency Firenze, Fuori binario, il laboratorio politico perUnaltracittà e la Rete Antirazzista Fiorentina) portano così all'attenzione quanto emerso riguardo le procedure di accettazione delle richieste di asilo attualmente in essere presso la Questura di Firenze. Allo stato dei fatti, risulta che le richieste di asilo non vengono accettate nel caso che i richiedenti asilo non abbiano un domicilio. L’esodo dei migranti però non costituisce un’emergenza circoscritta, ma un movimento epocale che è sotto gli occhi di tutti.

Fame, guerra, povertà, persecuzioni, spingono persone di ogni ceto sociale a imbarcarsi o a cercare mezzi di fortuna, a rischio della propria vita e di quella dei propri figli, nella disperata ricerca di una vita accettabile. Una situazione di questo tipo richiede un approccio di reale apertura per rendere questo flusso inarrestabile il meno doloroso possibile; è superfluo rimarcare quanto sia improbabile che un profugo appena giunto nel nostro paese possa vantare già un domicilio prima ancora di aver presentato richiesta di asilo. Le Associazioni firmatarie sono dunque a richiedere attenzione affinché siano ripristinate le procedure di accettazione delle domande di asilo anche in assenza di domicilio.

D’altronde, ciò accade di fatto per quanto riguarda le domande presentate dai richiedenti asilo arrivati via mare e smistati in Centri di accoglienza, coordinati dalle Prefetture, dove il Centro stesso viene a costituire un domicilio temporaneo. Ciò crea fra l’altro un’ulteriore discriminazione tra i richiedenti asilo che arrivano via terra e quelli che arrivano via mare. Chi arriva via terra, e non ha presentato la domanda di asilo alla frontiera, non potrà infatti richiedere asilo se non ha una rete sul territorio che lo possa ospitare e non potrà mai essere accolto se non presenta una domanda di asilo; chi arriva via mare può richiedere asilo perchè già inserito in un sistema di accoglienza.

Manifestazione antirazzista in difesa della direttiva 2004/38/Ce,  lunedì 7 settembre 2015, alle ore 15.00, sotto l'ingresso di Via dei Gondi del Comune di Firenze. La organizza l'Associazione Nazione Rom che denuncia la situazione in atto alla Foresteria Pertini a Sorgane dove vivono decine e decine di cittadini di nazionalità Rumena, tra cui intere famiglie con numerosi bambini, donne, uomini ed anziani. Il 12 agosto 2015 sono stati sgomberati da una struttura occupata a "Villa la Querce" e trasferiti all'interno della Foresteria Pertini nell'ambito di un programmazione emanata dal Comune di Firenze con un Bando ed un Capitolato di Evidenza Pubblica della cifra economica di 220.000 euro uscito in data 29 luglio 2015. Il 10 agosto 2015 viene affidata ad una ATI Associazione Temporanea di Impresa costituita dalla Società Solidarietà Onlus Caritas (mandante) e dalla Cooperativa il Cenacolo (mandatario).

Il Bando ed il Capitolato prevedono che le famiglie ed i singoli debbano essere avviati verso percorso di Start Up abitativo, ovvero inserimento in vere e proprie case. Ma secondo l'Associazione Nazione Rom la società ATI composta da Caritas e Cooperativa il Cenacolo non è sarebbe statat ancora formalmente costituita, nonostante questo, il progetto sia stato già assegnato. Ad oggi, a nessun nucleo familiare o singoli sono stati proposti percorsi di Start Up abitativo ma, attraverso colloqui con Operatori, Educatori ed Assistenti Sociali della ATI (Caritas - Cenacolo), è stata soltanto offerta la cifra economica di 80 euro per rimpatri in Romania.

Tutti e ciascuno dei centodieci destinatari e beneficiari del progetto hanno rifiutato questa proposta. " Abbiamo richiesto formalmente al Comune di Firenze una copia del progetto depositato dalla Caritas - Cenacolo senza ottenere alcuna risposta -spiega Marcello Zuinisi, legale rapppresentante dell'Associazione Nazione Rom- Abbiamo segnalato il caso all'Autorità Nazionale Anticorruzione ed alla Commissione Europea Giustizia".

Stamani venerdì 4 settembre nel Salone consiliare di Palazzo Comunale di Prato sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai richiedenti asilo che hanno svolto attività di volontariato nell'ambito del progetto "Accoglienza straordinaria e impegno civile", realizzato dal Comune in collaborazione con Caritas, Arci solidarietà Prato, Cooperativa sociale 22 onlus, Consorzio Astir, Cooperativa sociale Pane&Rose e Asm. I rifugiati, provenienti da Senegal, Nigeria, Costa d'Avorio, Pakistan, Ghana e Sierra Leone, in questi ultimi mesi sono stati impiegati presso eventi o campagne promosse dalle associazioni aderenti al progetto, hanno svolto attività di collaborazione e supporto a Uffici e Servizi comunali che svolgono attività culturali, sociali e di inclusione, ed interventi di tutela e decoro delle aree e degli spazi pubblici. Gli attestati sono stati consegnati dal vicesindaco Simone Faggi e dalla presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi, ed erano presenti anche rappresentanti di tutte le associazioni che hanno reso possibile questo progetto fornendo assistenza ai volontari. "Si è trattato di un'azione positiva per la nostra città - ha dichiarato Ilaria Santi - una forma importante di integrazione e cooperazione che ha permesso a questi ragazzi di inserirsi nella nostra società e di svolgere un lavoro utile attraverso il volontariato". "Ringrazio chi ha lavorato per la realizzazione di questo progetto - ha invece commentato Faggi - rivolto a queste persone arrivate nella nostra città dopo l'emergenza nordafricana.

Tutti hanno svolto un ruolo fondamentale, dagli uffici comunali che hanno pensato alle pratiche, alle associazioni come Caritas e Arci Prato, la Cooperative 22, il Corsorzio Astir e la Cooperative Pane & Rose, che hanno compreso da subito lo spirito dell'iniziativa, che era quello di creare connessioni fra il nostro tessuto territoriale e i richiedenti asilo. Importante è stata anche la sinergia con Asm per mettere in pratica le funzionalità del progetto. Ripartiremo da altre persone, abbiamo intenzione di rendere questo momento qualcosa di normale nei prossimi anni".

In evidenza