Rifiuti, Fratoni: "Toscana solidale, anche con Regioni di centrodestra"

La Regione accoglie rifiuti da Liguria e Calabria. Montemagni (Lega Nord): “Inammissibile che diventi la pattumiera dell’Italia". Sovranità Toscana: "La giunta regionale gioca sulla pelle dei toscani per fare cassa". Firenze riparte a sinistra e Medicina Democratica: "Dove sarebbe la necessità di costruire nuovi inceneritori?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 agosto 2015 07:58
Rifiuti, Fratoni:

FIRENZE- Con le delibere n. 816 e 817 del 4 agosto, la giunta regionale ha sottoscritto gli accordi per il trasferimento di rifiutiindifferenziati dalla Liguria agli impianti della provincia di Massa-Carrara, per un volume di 25mila tonnellate annue, e dalla Calabria dirifiuti di varia natura – rifiuti urbano tal quali e scarti di lavorazione – per un volume fino a 800 tonnellate al giorno e fino al 30 settembre prossimo, quindi intorno a 40mila tonnellate complessive, da conferire negli impianti delle province di Grosseto, Arezzo, Siena, Livorno e Pisa.

“Un virtuoso esempio di solidarietà interregionale, in cui una regione virtuosa viene in soccorso di regioni più arretrate? – chiede in una nota Sovranità Toscana - Non si direbbe, considerando che nonostante la netta diminuzione della produzione di rifiuti sia urbani sia speciali,superiore al 20% rispetto al periodo pre-crisi (e assai di più in termini pro-capite), la Toscana con meno del 50% è lontanissima dagli obiettivi di raccolta differenziata (65% al 2012), tutti gli impianti di stoccaggio (discariche), trattamento e incenerimento sono ampiamente sovradimensionati – segno di una pessima programmazione e di dissipazione delle risorse pubbliche, nonché – come aggiungere la beffa al danno – è stato recentemente approvato in via definitiva il “termovalorizzatore” di Case Passerini, nella piana tra Firenze e Prato, che francamente nessuno sa più a cosa possa servire se non ad attentare alla salute dei residenti.

Portare, quindi, centinaia di tonnellate al giorno nelle province più turistiche della Toscana a partire da quelle in l’ambiente naturale è più rilevante, come Massa-Carrara, Livorno e Grosseto, nonché in aree già pesantemente compromesse sul piano ambientale e sanitario come il Valdarno superiore e l’aretino in generale, e l’alta Valdelsa, è uno schiaffo in faccia ai Toscani che lavorano per superare la crisi”. “Emblematico è poi il caso della discarica di Peccioli, in provincia di Pisa – prosegue l’organizzazione sovranista – che offre una disponibilità fino a 250 tonnellate al giorno, qualcosa come 15mila tonnellate tra agosto e settembre, segnale inequivocabile che l’impianto è in grave difficoltà e ha una necessità vitale di importare rifiuti.

Tutti gli impianti di stoccaggio, trattamento e smaltimento rifiuti della Toscana sono di proprietà e gestiti da società pubbliche o partecipate da amministrazioni targate Pd le cui necessità di cassa per retribuire l’immensa pletora di piccoli papaveri regionali e politici trombati, in alcuni casi in carica da decenni, anche a rotazione, collide direttamente con il percorso virtuoso della raccolta differenziata, che quindi non si farà mai e tanto meno ora che, grazie alla crisi che la stessa politica piddina ci ha portato, il volume dei rifiuti crolla”. “Infine, ma non meno importante – conclude la nota Sovranità Toscana – questo incredibile commercio di rifiuti, che si traduce anche in un traffico insopportabile di centinaia o migliaia di camion su e giù per le autostrade nazionali e i lungomare tirrenici, appare vergognosamente opportuno per giustificare la recente sciagurata approvazione dell’inceneritore di Case Passerini, nella logica di un delirio che sta portando l’amministrazione regionale ad allontanarsi sempre più dalla realtà dei fatti”.

Elisa Montemagni, consigliera regionale della Lega Nord, unitamente ai colleghi del gruppo, ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere spiegazioni ed un rapido passo indietro su questa vicenda. “Questa è la politica di chi nasconde la polvere sotto il tappeto” rilancia Montemagni “una politica che, in questo caso, non responsabilizza la Calabria e non le da neanche gli stimoli giusti per adeguarsi alle normative, costruendo impianti di smaltimento”. Per Montemagni “é del tutto inammissibile che la nostra terra ed i nostri cittadini debbano subire l'inquinamento proveniente da montagne di rifiuti esterni di cui non sappiamo oltre tutto l’esatta provenienza o qualità.

Precisamente la delibera in oggetto prevede che questi rifiuti vengano smaltiti in 10 tra impianti e discariche che si trovano dislocati su 5 province toscane: Siena (Poggibonsi, Asciano, Abbadia San Salvatore), Grosseto (Grosseto e Civitella Paganico), Arezzo (Arezzo, Terranuova Bracciolini), Pisa (Peccioli) e Livorno (Rosignano Marittimo). Nel mese di agosto arriveranno, quindi, da smaltire nei nostri impianti 147 tonnellate/giorno di rifiuti calabresi, nel mese di settembre 198 tonnellate/giorno a cui si aggiungono 350 tonnellate/giorno in discarica per i mesi di agosto e settembre e 310 tonnellate/giorno nel periodo estivo andranno alle discariche di Peccioli (Pisa) e Rosignano marittimo (Livorno)”. 

"Probabilmente il mese di agosto si presta a facili esternazioni. Continuo a leggere le prese di posizione a mezzo stampa di vari esponenti di Fratelli d'Italia sulla questione rifiuti e sulla scelta, solidale e responsabile, della Toscana di accogliere temporaneamente i rifiuti della Calabria, a fronte di una situazione di sofferenza". Lo ha dichiarato l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni commentando quanto apparso sulla stampa in questi giorni. "Vorrei ricordare che non esiste un approccio ideologico sull'accogliere i rifiuti, come strumentalmente si vorrebbe far intendere", ha continuato l'assessore.

"Contestualmente a quello siglato con la Calabria la Toscana ha infatti sottoscritto un accordo anche con la Regione Liguria, amministrata dal Centrodestra - Lega, facendo seguito ad una esplicita richiesta del governatore, Giovanni Toti. Come già in passato la Toscana ha accolto la richiesta di aiuto di altre Regioni, senza tenere conto del colore politico del governatore in carica, e ha dato la propria disponibilità, per quanto nelle proprie possibilità e con la massima trasparenza, applicando le norme di legge nazionali e regionali e garantendo la priorità e la sicurezza della gestione dei rifiuti toscani". Per Fratoni: "Se la solidarietà continuerà ad essere un valore condiviso da tutte le forze politiche, andremo avanti con quello che stiamo facendo.

Se questa condivisione dovesse venire meno, ci vedremo costretti a rivedere le convenzioni che abbiamo stipulato con le altre Regioni, Liguria inclusa" "Prima di mettere in campo sterili polemiche, sarebbe opportuno documentarsi con maggiore consapevolezza", ha concluso Fratoni, "È di oggi un'intervista del ministro all'ambiente Gianluca Galletti, nella quale richiama ad una solidarietà nazionale in tema di rifiuti e si appella alle regioni virtuose per accettare i rifiuti di altre zone in crisi".

Non ci sono solo rifiuti provenienti dalla Liguria e dalla Calabria – da conferire a S. Zeno e a Podere Rota- ma anche altre migliaia di tonnellate di rifiuti organici (CER 20 01 08) per le sezioni di compostaggio sempre degli impianti di cui sopra, provenienti da realtà fuori dal perimetro dell'ATO Sud. E' quanto denuncia Fausto Tenti (Segretario provinciale Arezzo Rifondazione Comunista-Sinistra Europea). Basta leggere la Determina del Direttore Generale n. 50 del 17.7.2015 (Avviso pubblico per manifestazioni d'interesse/offerte di soggetti interessati al conferimento di rifiuti organici presso impianti di compostaggio ricadenti nel perimetro dell'ATO Sud, precisamente quelli di Terranuova B.ni in Loc. Podere Rota e Arezzo in Loc. S. Zeno) per rendersi conto che non ci sarebbero - secondo ATO e nei territori di Arezzo, Grosseto e Siena - rifiuti organici sufficienti a saturare appunto gli impianti di compostaggio dell'ambito.

"600 tonnellate al giorno con picchi da 800 tonnellate tra rifiuti tal quali e residui del trattamento che arriveranno per almeno due mesi dalla Regione Calabria e 25mila tonnellate o più di rifiutiindifferenziati per un anno dalla Liguria: questo il contenuto di due decreti estivi della Giunta regionale che ci hanno fatto sobbalzare. Due le considerazioni che ci vengono naturali: la prima che anche chi ha gli impianti ha bisogno di discariche inquinanti e quindi mente, sapendo di farlo, chi anche a Firenze mette in risalto gli inceneritori come il minor male rispetto alle discariche, la seconda che tutta questa emergenza rifiuti in Toscana non c'è se ancora oggi possiamo permetterci il lusso di importare rifiuti dalle altre Regioni." - dichiarano i Consiglieri comunali di Firenze Tommaso Grassi, Donella Verdi e Giacomo Trombi del gruppo Firenze riparte a sinistra, insieme al dottor Gianluca Garetti di Medicina Democratica della sezione di Firenze. "Siamo di fronte ad una situazione paradossale: pochi giorni fa è stato accolto tra le proteste della cittadinanza e dei comitati, il via libera all'inceneritore di Case Passerini come la soluzione a tutti i problemi emergenziali per la gestione dei rifiuti e oggi vengono importati in Toscana rifiutianche per alimentare i 'nostri' impianti che molto probabilmente già adesso sono sovrastimati rispetto ad un sistema che voglia puntare realmente sulla raccolta differenziata, su una economia più verde e su una gestione diversa che miri ai rifiuti zero." "Un business, quello dei rifiuti che anche il Premier Renzi conosce bene fin dal suo mandato in Provincia di Firenze nel quale approvò il piano più inceneritorista d'Italia con il record di tre impianti solo sul suolo fiorentino e che conferma in questi giorni con il piano nazionale che prevede 13 nuovi impianti oltre a quelli già autorizzati, Case Passerini incluso: chi guadagna è solo chi realizza l'impianto fisicamente e chi lo gestirà da partner industriale avendo la garanzia che il Comune, la Regione o lo Stato autorizzerà l'acquisto di altri rifiuti da fuori zona così da mantenere in funzione per anni e anni l'impianto quando potremmo farne benissimo a meno con politiche diverse."

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