Rifiuti, a Firenze la raccolta differenziata è oggi al 67%

Ciolini presidente di Alia sentito in Commissione Controllo. Urgenti impianti necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 aprile 2023 16:55
Rifiuti, a Firenze la raccolta differenziata è oggi al 67%

Oggi in commissione controllo è stato audito il Presidente di Alia Spa Nicola Ciolini ed è emersa chiaramente l’urgenza di realizzare quegli impianti necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti. Anche nelle più rosee aspettative di raccolta differenziata, oggi al 67%, resta comunque una quota importante stimabile fino al 30% nel suo complesso che necessita di essere trattata in impianti finali.

“Il termovalorizzatore di case Passerini – nota il presidente della commissione Jacopo Cellai – avrebbe fatto molto comodo oggi per fronteggiare il caro energia, anche perché l’unico impianto di termovalorizzazione di Montale chiuderà nel 2025. Ciolini ha indicato negli impianti di gassificazione la strada più opportuna da seguire oggi per lo smaltimento.

Il punto è che le proposte per gli impianti da realizzare in Toscana come Empoli, Pontedera, Rosignano sono state presentate alla Regione ma si scontrano con i no del Partito democratico, proprio a partire da Empoli. Gli stessi no che fino a ad oggi hanno bloccato il termovalorizzatore di Case Passerini, seppure Alia resti formalmente in possesso dell’autorizzazione per l’impianto a fronte degli interventi di mitigazione ambientale da effettuare (il bosco che metterebbe in discussione la nuova pista di Peretola sempre al palo) e la conferenza dei servizi ad esso collegata risulti formalmente ancora aperta.

Non c’è più tempo per rimandare e, senza gli impianti in Toscana e non trovando la disponibilità di conferire in altre regioni già sature, siamo obbligati a seguire la strada del conferimento all’estero con i costi elevatissimi che ricadono in bolletta su famiglie e imprese, come testimonia il bilancio preventivo appena votato a Firenze con una spesa complessiva di 119 milioni di euro per la Tari a fronte dei 101 milioni del bilancio preventivo 2022”.

“Il Partito democratico è il responsabile unico di questo maxi ritardo delle scelte sui rifiuti. Alia aspetta indicazioni chiare anche per non buttare altri milioni sulle progettazioni puntualmente bloccate dai veti politici dello stesso PD, i fiorentini e i toscani aspettano risposte sulla questione ambientale e sul caro bolletta.

E il nostro Sindaco, quello che della città metropolitana dice voler essere la “più green” cosa dice? Si trincera dietro ad un silenzio assordante, tra un sì ai termovalorizzatori dichiarato apertamente nella campagna congressuale e il silenzio di adesso, stretto nella morsa degli schleiniani? Ad oggi a parte la montagna di chiacchiere non abbiamo realizzato né aeroporto né impianto a Firenze. Un capolavoro” aggiunge Cellai.

Sull'argomento intervengono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune e Leonardo Masi e Beatrice Cioni - Buongiorno Empoli. "A Empoli i terreni dove eventualmente costruire il gassificatore non sono stati ancora acquistati da ALIA, che però ritiene necessario andare avanti. Anche perché, ha detto oggi in Commissione Controllo di Palazzo Vecchio, ATO Toscana Centro deve avere un suo impianto. Quindi un progetto va portato "in porto", anche perché altrimenti si continuano a spendere soldi in progettazioni che poi non si realizzano.Come nel caso dell'inceneritore di Case Passerini, per cui c'è un contenzioso aperto, che rende ancora incerta l'ipotesi della sua costruzione, nonostante la "svolta" del Partito Democratico a livello regionale.

Basterebbe realizzare un bosco per mitigare gli impatti, come da indicazioni della Conferenza dei Servizi, e rinunciare all'idea di un nuovo aeroporto?Pensiamo sia importante che la cittadinanza e i movimenti abbiano chiaro questo. La dirigenza di ALIA ritiene necessario non prescindere dal gassificatore di Empoli (eventualmente da realizzare in altra zona di ATO Toscana Centro) e auspica anche l'incenerimento. Perché di rifiuti zero, se va bene, si potrà parlare fra un centinaio di anni.Ringraziamo per la sincerità ed esprimiamo il più totale dissenso.

Ci chiediamo quindi quali siano le opinioni degli assessorati all'ambiente dei nostri due comuni e della Regione Toscana".

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