Regione Toscana: "Circoli e case del popolo non siano distinti dai bar"

Appello del presidente Giani e dell'assessora Spinelli al Governo. "Necessario scongiurare che la pandemia distrugga una preziosa rete di presidi sociali. Siano previste forme di ristoro"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2020 18:31
Regione Toscana:

I numerosi circoli ricreativi della Toscana sono in grave sofferenza a seguito dell'ultimo Dpcm, in quanto al contrario degli esercizi pubblici, non possono rimanere aperti fino alle 18 e continuare a somministrare cibi e bevande, oltre a non poter ospitare i propri soci.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l'assessora alle politiche sociali Serena Spinelli raccolgono la richiesta di intervento dei circoli toscani e si rivolgono al Governo, in queste ore impegnato nella predisposizione del nuovo Dpcm.

"Pur comprendendo la necessità di intervenire con misure restrittive data l'ascesa dei contagi a livello nazionale, invitiamo il presidente del Consiglio dei ministri - affermano - a rivalutare la misura che prevede un distinguo tra le attività ordinarie di somministrazione e i circoli, equiparandoli, in questa fase di emergenza, in riferimento alle norme anti contagio.Facciamo inoltre appello al Governo nazionale - concludono Giani e Spinelli - affinché preveda adeguate forme di ristoro al fine di scongiurare che la pandemia distrugga una preziosa rete di presidi sociali, fondamentale tanto nella fase di emergenza tanto per la prossima auspicata ripresa".

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