ReGeneration Festival 2020: una miracolosa follia artistica

Ad aprire e chiudere il Festival, il 26 e 29 agosto (ore 20.30) La Cenerentola di Gioachino Rossini. Ma non sono più disponibili biglietti

Nicola
Nicola Novelli
22 agosto 2020 12:43
ReGeneration Festival 2020: una miracolosa follia artistica
Fotografie di Miriam Curatolo

FIRENZE- “Una miracolosa follia” così il regista Jean-Romain Vesperini ha definito il ReGeneration 2020, cioè la quarta edizione speciale del Generation Festival, che quest’anno si apre e si chiude, il 26 e 29 agosto con La Cenerentola di Gioachino Rossini, eccezionalmente al Prato delle Colonne del Giardino di Boboli (ore 20.30).

“Siamo orgogliosi di essere a Firenze -ha spiegato ieri sera il direttore artistico, Maximilian Fane, durante una prova generale aperta alla stampa- ed emozionati nel vedere gremirsi dei primi spettatori questo teatro all’aperto che abbiamo creato nel Giardino di Boboli grazie allo straordinario impegno dei nostri collaboratori, che sono riusciti a completare il cantiere in pochi giorni, nonostante la delicata fase sanitaria che stiamo vivendo. E’ un messaggio di speranza quello che intendiamo diffondere con il nostro programma culturale, assumendoci la responsabilità di guardare al futuro, con l’aiuto di un gruppo di artisti coraggiosi, che offriranno alla città tutta la loro creatività”.

Il ReGeneration Festival, per dimostrare il potere rigenerativo delle arti, ha allestito un programma di quattro giorni di concerti e spettacoli nel rispetto del distanziamento sociale, che si terrà dal 26 al 29 agosto al Giardino di Boboli e che sarà offerto al pubblico gratuitamente.

“E’ un grande onore essere ospiti delle Gallerie degli Uffizi -ha spiegato ieri sera il direttore creativo Roger Granville- e la città di ha risposto con entusiasmo, esaurendo in otto ore tutti i biglietti disponibili in prenotazione. Ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione con le centinaia di artisti e artigiani che stanno contribuendo alla realizzazione di questa edizione”.

La serata d'apertura si apre con La Cenerentola di Rossini, il giocoso adattamento della fiaba di Perrault, una delle più belle opere del repertorio rossiniano. Nella splendida cornice dei giardini monumentali di Palazzo Pitti, il 26 e 29 agosto alle ore 20.30, andrà in scena, su un palcoscenico che ha le dimensioni di del Teatro Bolshoi di Mosca, l ’allestimento firmato dal regista francese Jean-Romain Vesperini. Il cast di promesse del canto, indossa abiti della costumista Anna Maria Heinreich realizzati dalla sartoria Tirelli. Suona l'Orchestra Senzaspine, collettivo bolognese di under 35, diretto da Sándor Károlyi, un talento in ascesa, formatosi tra Ginevra, Firenze e Vienna.

E’ il miracolo che si rinnova da quattro anni, grazie alla passione di tre giovani britannici (il terzo è il produttore esecutivo Frankie Parham), che sono venuti a Firenze per realizzare i propri progetti artistici. La pandemia Covid-19 ha fatto naufragare tutti i programmi sino oggi allestiti nel giardino monumentale messo a disposizione dalla famiglia Corsini. Ma i tre sono andati avanti, nonostante le avversità sanitarie, con l’obiettivo di realizzare un’edizione del festival ancora più grande delle precedenti, stavolta grazie all’ospitalità del soprintendente Eike Schmidt. Da un mese 400 persone stanno lavorando alla realizzazione di questa impresa, che si realizzerà la sera del 26 agosto.

L'accesso al Giardino di Boboli sarà dall'ingresso principale di Palazzo Pitti e sarà aperto al pubblico dalle 18:40 ogni sera per la scansione della temperatura e il controllo dei biglietti. Due chitarristi, Jacopo Aversano e Sergio Occhipinti, dal Programma di Chitarra Classica dell'Accademia della Chigiana, suoneranno Bach, Ponce e Mertz alle 19:00 nel Cortile dell’Ammannati. Contemporaneamente sarà aperto il bar con cibo e bevande. L'Abreu Chamber Choir canterà davanti alla Limonaia di Boboli alle 19:30. Al termine degli spettacoli serali, il pubblico verrà accompagnato all'uscita di Porta Romana. 

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