Quando eravamo i padroni del mondo

Domani, sabato 24 febbraio, Aldo Cazzullo presenta il suo ultimo libro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 febbraio 2024 23:55
Quando eravamo i padroni del mondo

Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito è il suo primo libro pubblicato da HarperCollins. Lo presenta sabato 24 febbraio, ore 15.30 per TourismA 2024, all'Auditorium di Palazzo dei Congressi in Piazza Adua e poi, ore 18.00 ad Arezzo, all'Auditorium di Via Lazzaro Spallanzani.

Alle ore 21, l’autore sarà di nuovo a Firenze al Teatro della Comunità Giovanile San Michele (via Pietro di Cosimo, 21). In dialogo con Cazzullo saranno presenti Agnese Pini, direttrice La Nazione e Quotidiano Nazionale, e Cosimo Calamini, scrittore e sceneggiatore.

Per la Comunità Giovanile San Michele interverranno anche il presidente Maurizio Cammilli ed Eva Carrai, che introdurrà l’iniziativa.

“Parliamo una lingua che deriva da quella dell’antica Roma, percorriamo strade tracciate dai romani – come per esempio la Cassia, abitiamo città fondate o rifondate dai romani: di fatto, siamo gli eredi di quello che fu l’Impero romano, che continua ad abitare il nostro immaginario, con libri, film, fumetti - afferma Aldo Cazzullo -. Le questioni che gli antichi romani dovevano affrontare sono più simili di quel che pensiamo a quelle che dobbiamo affrontare oggi: dall’immigrazione (metà della popolazione di Roma era nordafricana) fino alla guerra permanente (Roma era sempre in guerra e purtroppo anche nel nostro presente ci sono una serie di guerre che si susseguono una dietro l’altra). Ed è nell’antica Roma che ha origine la nostra cultura, oltre che la storia e l’identità italiana”.

Il libro racconta la fondazione mitica di Roma, dal mito letterario di Enea a quello di Romolo. L’età repubblicana, con gli eroi – tra cui molte donne – disposti a morire per la patria. L’avventura di golpisti come Catilina e di rivoluzionari come Spartaco, lo schiavo che ha ispirato ribelli di ogni epoca. La straordinaria storia di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti. E la vicenda di Costantino: perché se oggi l’Occidente è cristiano, se preghiamo Gesù, se il Papa è a Roma, è perché l’impero divenne cristiano.

Attraverso un racconto pieno di dettagli e curiosità, alla portata del lettore colto ma anche di quello semplicemente curioso, Aldo Cazzullo ricostruisce il mito di Roma, partendo dai personaggi e dalle storie e arrivando alle idee e ai segni. A cominciare da quello che è stato il simbolo di tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila.

Da 35 anni racconta i principali eventi italiani e internazionali, prima sulla "Stampa" poi sul "Corriere della Sera", di cui è vicedirettore ad personam e responsabile della pagina delle Lettere. Ha pubblicato trenta libri sulla storia e l’identità italiana, vendendo un milione e mezzo di copie. Conduce su La7 “Una giornata particolare”.

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