QF (ex GKN) tavolo aggiornato a lunedì 5 settembre

Oggi incontro interlocutorio, sindacati preoccupati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 agosto 2022 19:23
QF (ex GKN) tavolo aggiornato a lunedì 5 settembre

Firenze, 31-8-2022 - “Si è svolto oggi l’incontro convocato dal Mise per la vertenza QF (ex GKN) con la presenza della Regione Toscana, il Comune di Campi Bisenzio e i vertici aziendali. Nel mese di agosto il Mise ha avviato le interlocuzioni con le aziende che hanno costituito il consorzio Iris Lab, che, a detta di QF, saranno i soggetti investitori ma ad oggi non risultano tali. Le interlocuzioni finora non hanno portato sostanziali novità e proseguiranno nei prossimi giorni.

All’incontro di oggi l’azienda si è presentata ancora una volta senza il piano industriale sostenendo che lo stesso è stato presentato ma è da aggiornare. Slides, di questo si tratta, più volte contestate dalla Fiom e dalle Istituzioni e sulle quali in questi mesi sono stati chiesti chiarimenti sugli accordi commerciali, sui volumi produttivi, sulla finanziabilità e sostenibilità che non sono mai stati forniti. Anche oggi c’è stato un tentativo di attribuire la responsabilità che non ci sono stati avanzamenti alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni per non aver concesso di svuotare lo stabilimento e di concedere ammortizzatori sociali.Fin dall’inizio la Fiom, sostenuta dai lavoratori e le Istituzioni, ha sempre posto all’azienda che senza la presentazione di un piano concreto e sostenibile di reindustrializzazione non poteva esserci la condivisione di strumenti normativi e di percorso per lo svuotamento dello stabilimento che comunque rimane agibile e a disposizione dell’azienda.

Le lavoratrici e i lavoratori hanno bisogno di risposte per il loro futuro, non di racconti e tentativi di spostare responsabilità. Da oggidi fatto QF è il soggetto che deve fare la reindustrializzazione nel rispetto dell’accordo quadro sottoscritto il 19 gennaio. Il tavolo è stato sospeso e riprenderà lunedì 5 settembre.Il tempo per le parole è finito è necessario che l’azienda dia risposte o si prenda atto che non è in grado di portare avanti il percorso”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil di Firenze e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale. 

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