Proroga di un mese dei bandi economia circolare Pnrr

Possibile esclusione piccoli comuni da bandi rigenerazione?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2022 23:19
Proroga di un mese dei bandi economia circolare Pnrr

Un danno per la Toscana, un favore a chi non è riuscito a fare progetti. E’ la constatazione critica del presidente Eugenio Giani e dell’assessora all’ambiente Monia Monni, dopo la comunicazione del Ministero della transizione ecologica di prorogare di un mese i termini per la presentazione delle domande per i fondi del Pnrr per l’economia circolare. Comunicazione arrivata un giorno prima della scadenza, prevista per lunedì prossimo, 14 febbraio.

“La proroga concessa dal MiTE - ha commentato Giani -, un giorno prima della scadenza dei bandi, penalizza duramente il significativo lavoro portato avanti da Regione, ATO e aziende che hanno preso molto seriamente la sfida lanciata dal Governo sulla transizione ecologica. Nei tempi richiesti la Toscana ha candidato nel suo complesso interventi per 400 milioni di euro, con l’obiettivo di rendere effettiva l’economia circolare nella nostra Regione. Oggi subiamo un danno grave e intendiamo denunciarlo con forza”.

“I ritardi di altri non possono pagarli i cittadini toscani – ha aggiunto l’Assessora Monia Monni - e questo slittamento dei tempi di un mese è un danno ingiusto che non possiamo accettare in silenzio. Se vi sono ritardi nella presentazione dei progetti questo non può essere motivo sufficiente per penalizzare chi ha lavorato duramente e nel rispetto dei tempi. Voglio ringraziare gli uffici regionali, le Autorità d’Ambito e gli operatori toscani per il lavoro fatto in queste settimane, dimostrazione della vivacità della Toscana nel raccogliere la sfida del PNRR, ma oggi subiamo una penalizzazione ingiustificabile e lo ribadiremo in ogni sede istituzionale possibile”.

I senatori del Partito Democratico Caterina Biti e Dario Parrini lanciano l’allarme per i comuni sotto i 15 mila abitanti che rischiano di fatto di non ottenere risorse per la rigenerazione urbana: «Gli attuali criteri per il riparto delle risorse per investimenti in rigenerazione urbana previste nella legge di bilancio rendono difficilissima la partecipazione dei Comuni medi e piccoli al bando. Non è pensabile chiedere che i Comuni sotto i 15.000 abitanti partecipino ai bandi soltanto in forma associata, perché si rischia di creare un ostacolo insormontabile per tanti enti locali, soprattutto nelle aree rurali e periferiche, dove il bisogno di investimenti è particolarmente urgente ed è complicatissimo attrarre risorse pubbliche e private».

Su questo i due senatori hanno presentato un’interrogazione al governo:«Chiediamo di intervenire alla svelta cambiando queste regole e prevedendo linee di finanziamento dedicate, perché il rischio di esclusione per i Comuni piccoli e medi, vero presidio e tessuto del nostro Paese, è dietro l'angolo

Se a questo si aggiunge che le regole per ottenere le risorse PNRR sulla rigenerazione urbana attraverso i Piani integrati per le città metropolitane escludono moltissimi enti locali sulla base di calcoli sull'indice di vulnerabilità del tutto slegati dai bisogni dei territori, il quadro diventa ancora più preoccupante. Il tema non è più rinviabile».

«C’è una palese discriminazione nei confronti dei piccoli e medi Comuni riguardo ai criteri per il riparto delle risorse per investimenti in rigenerazione urbana. Come giustamente dicono i nostri sindaci occorre porre subito rimedio, altrimenti si rischia di lasciare fuori moltissimi territori che hanno invece bisogno estremo di quelle risorse che arrivano dal Pnrr». Così Jacopo Mazzantini, segretario del Pd Empolese Valdelsa, commenta le dichiarazioni dei sindaci e dei senatori Dario Parrini e Caterina Biti.

«Il Governo deve chiarire subito quali misure intendono adottare per evitare questa disparità che stanno subendo moli piccoli e medi comuni, anche a causa dei parametri usati per definire la graduatoria, dall'accesso ai contributi da destinare a investimenti in progetti di rigenerazione urbana per gli anni 2021-2026. Anche dall’Anci nazionale è venuto un forte richiamo, mi auguro che venga ascoltato e che si ponga rimedio. Il Pnrr è un’occasione eccezionale per tutti, non dobbiamo lasciare fuori nessuno».

Notizie correlate
In evidenza