Pride: la bandiera arcobaleno sul Rettorato dell’Università di Pisa

A sostegno della manifestazione 2021 in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2021 17:23
Pride: la bandiera arcobaleno sul Rettorato dell’Università di Pisa

Per il Toscana Pride 2021 oggi presidi e manifestazioni a Arezzo, Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. La bandiera arcobaleno sventola sul Rettorato dell’Università di Pisa. Questa iniziativa conferma l’impegno dell’Università di Pisa nel voler creare un ambiente inclusivo che lotti contro le discriminazioni che ancora oggi colpiscono le persone LGBT+.

“Si tratta di un atto simbolico - dice Arturo Marzano, delegato del rettore alle questioni di genere e alle pari opportunità - che rimanda alle decisioni prese dall’ateneo nel sostenere e proteggere da discriminazioni soprattutto studenti e studentesse della comunità LGBT+, a partire dall’adozione di un innovativo regolamento relativo alle carriere ALIAS che molti atenei italiani stanno prendendo a modello” .

L’iniziativa è promossa anche dal nuovo Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell’Ateneo, appena insediato. Tale appoggio si pone in continuità con azioni già intraprese dal precedente CUG fra cui la redazione del primo vero e proprio Bilancio di Genere 2020, l'attivazione della cosiddetta carriera alias per studenti in transizione, con rilascio di un doppio libretto universitario, e le attività formative realizzate in collaborazione con il Centro Interuniversitario di Ricerca Queer.

Il sostegno del CUG, presieduto dalla professoressa Elena Dundovich, si riferisce in particolare ai temi relativi al “Contrasto alle discriminazioni e diritti umani”; "Educazione alle differenze” e "Salute, prevenzione e benessere" del documento politico del Toscana Pride 2021. Si tratta di una posizione in linea con la Strategia europea per la parità di genere 2020-2025 e, in particolare, con la Strategia per l’uguaglianza delle persone lesbiche, gay, transgender, non binarie, intersessualità e queer nel convincimento che alla base del benessere sociale ci siano i valori dell’inclusione e della diversità.

Anche Sinistra Italiana Toscana aderisce al Toscana Pride, sostenendo il suo documento politico: "Siamo felici di celebrare la rivolta di Stonewall, non solo per ricordare gay, lesbiche e trans che nel 1969 seppero reagire agli abusi della polizia a Christopher Street, ma anche per costruire un futuro di speranza e inclusione per tutte le soggettività che, sfuggendo alle regole su genere e sessualità, subiscono ancora oggi la cultura eteropatriarcale. Il passato di Stonewall è un patrimonio importante per tutti noi e per la storia contemporanea contro quelle forze che vorrebbero rinchiudere nell’armadio le soggettività LGBTIQA+ .

C’è bisogno di Pride, di gioia, di orgoglio e va mostrato a quella Politica abbruttita e oscurantista che si nasconde dietro l’attacco del Vaticano alle Istituzioni democratiche italiane sul DDL Zan, perchè è senza coraggio, perennemente in cerca di alibi e mira a neutralizzare depotenziandolo nei contenuti più scomodi per la Chiesa di Roma, il testo di una legge che è già il frutto di una mediazione tra le forze parlamentari, allontanandolo ancora di più dai bisogni reali delle persone, in particolare transgender e non binarie.

C'è bisogno di Pride per tornare in piazza, serve a superare le bugie che nascondono la realtà, serve per guardarci negli occhi e rimettere al centro del dibattito politico una cultura che superi il patriarcato a tutti i livelli, il sessismo e riapra la strada ad un'inclusione raccontata a parole ma ancora troppo lontana".

Sinistra Italiana Toscana richiama le istituzioni di tutti i livelli a politiche per l’autodeterminazione, per una tutela dei diritti di tutti sui luoghi di lavoro e nell'accesso ai servizi sociosanitari, per una scuola pubblica dove siano potenziati gli interventi di educazione alle differenze e alla sessualità.

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