I consiglieri Ubaldo Bocci (Gruppo Misto), Roberto De Blasi (M5S), Alessandro Draghi (FdI) e Dmtrij Palagi (SPC) hanno fatto il punto sulla vicenda cittadina di Piazza della Vittoria e sull’iter in corso della proposta di collaborazione spontanea dal titolo “Progetto Integrato Pellegrino-Mugnone-Vittoria”, per chiedere una collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la ri-generazione dei beni comuni urbani, che l’associazione Piazza della Vittoria ha formalizzato all’Amministrazione il 12 agosto.
“La Cittadinanza Attiva di Firenze, attraverso Italia Nostra e il CCTA-Coordinanento Cittadino Tutela Alberi, a cui aderisce anche l’Associazione Piazza della Vittoria, hanno prontamente manifestato all’amministrazione profonde perplessità sul Progetto di Riqualificazione di Piazza della Vittoria fin dalla prima edizione del 2017.
Ne è nato – sottolinea il capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi – un confronto basato sul progetto alternativo del Prof. Mario Bencivenni e dell’Arch. Massimo de Vico Fallani che, conseguendo un risultato di indubbio spessore, ha indotto l’amministrazione a rivedere in chiave storica l’impianto progettuale iniziale confermando la messa a dimora di Pini domestici al posto delle specie precedentemente previste. Ma sia ben chiaro: mai nessuno ha avvallato la tesi che si dovessero “sostituire” i Pini esistenti né tantomeno che non si dovessero abbattere quelli pericolosi.
Le perplessità e le proteste sono scaturite dall’analisi delle perizie usate per abbattere – aggiunge De Blasi – e continuano tutt’oggi rispetto ad un progetto che inspiegabilmente continua a prevede la “sostituzione di Pini Adulti definiti sani nella stessa Relazione Tecnica di Progetto”. L’iniziativa dell’associazione Piazza della Vittoria, con il Progetto Integrato Pellegrino-Mugnone-Vittoria, apre ad uno scenario ben più orientato ai reali bisogni dei cittadini ed al recupero di beni collettivi che mai hanno meritato l’abbandono in cui si trovano”.
Il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi ha presentato una mozione per chiedere una Consulta per l'ambiente. “La Consulta – ha spiegato Alessandro Draghi – dovrà occuparsi di tutela del paesaggio e del territorio, consumo di suolo e dissesto idrogeologico, qualità dell'aria, mobilità sostenibile, qualità dell'acqua e risparmio idrico, inquinamento luminoso, acustico ed elettromagnetico, risparmio energetico e fonti rinnovabili di energia, ciclo integrato della gestione dei rifiuti, promozione informazione ed educazione ambientale, stili di vita sostenibili, consumo consapevole, difesa del verde pubblico. Sono 45 i Capoluoghi di Provincia in Italia e 1500 i Comuni dove è presente una Consulta per l'ambiente, a Firenze non è mai stata proposta. Vorrei – ha concluso il capogruppo di Fratelli d'Italia – che questa proposta venisse votata anche dalla maggioranza”.
“Anche Sinistra Progetto Comune – aggiunge il consigliere Dmtrij Palagi – era presente, con le altre forze di opposizione, per illustrare le nostre posizioni in merito al progetto di rifacimento della piazza e alle modalità con cui tale sciagurato progetto viene portato avanti. Nonostante il tentativo di dialogo apertosi con l'Amministrazione, dobbiamo registrare un dato di fatto: gli abbattimenti dei pini della piazza sembrano fare da apripista ad un progetto che ne sconvolge l'assetto, assetto che la piazza ha storicamente acquisito e che ne costituisce la sua immagine condivisa, il suo vissuto sociale. Riteniamo pertanto – conclude Palagi – che l'Amministrazione possa e debba prendere seriamente in considerazione l’alternativa proposta dalla cittadinanza, cessando il metodo del conflitto e praticando quello del confronto”.
“Non sono in grado di dire se l'abete, il pino o il cipresso siano gli alberi migliori per assorbire l'anidride carbonica perché non sono un botanico – ha sottolineato il capogruppo del gruppo Misto Ubaldo Bocci – ma dopo aver ascoltato quel che chiedono i cittadini, nell'interesse complessivo, chiedo che venga istituita una Commissione, capace e competente che metta fine a questa discussione sugli alberi di piazza della Vittoria perché non è possibile che un agronomo dica che l'albero va abbattuto ed un altro agronomo dica che è sano e che non va abbattuto. Come avviene in altri arbitrati facciamo nominare direttamente dal tribunale dei periti, legittimati dal tribunale, per capire come stanno realmente questi alberi. Rimane il fatto – conclude Ubaldo Bocci – che la comunità deve essere ascoltata ed è importante che tutte le opposizioni siano unite per cercare una soluzione condivisa per gli alberi di piazza della Vittoria”.