Piano dei rifiuti: chiuso l'avviso pubblico esplorativo

Presentate 36 manifestazioni d’interesse. Fdi: “E’ la conferma che arriverà già confezionato in Consiglio regionale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 aprile 2022 23:30
Piano dei rifiuti: chiuso l'avviso pubblico esplorativo

Sono 36 le manifestazioni di interesse presentate nell’ambito dell’avviso pubblico esplorativo destinato alle imprese per la realizzazione di impianti di recupero e riciclo dei rifiuti. Sono scaduti infatti ieri, 31 marzo, i termini per la partecipazione all’“Avviso pubblico esplorativo per la manifestazione di interesse alla realizzazione di impianti di recupero e riciclo di rifiuti urbani e/o rifiuti derivati dal trattamento degli urbani”, attivato dalla Regione a fine novembre 2021 (delibera 1277 del 29 novembre 2021).

Questa mattina gli uffici regionali hanno provveduto a dare avvio alla costituzione del gruppo di lavoro tecnico-istruttorio, che sarà composto da: Direzione Ambiente ed Energia della Regione, le tre Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse.

Il gruppo tecnico dovrà svolgere una valutazione di coerenza delle manifestazioni di interesse presentate secondo i requisiti previsti dall’Avviso pubblico. Terminata una prima verifica, verrà fatta un’informazione al Consiglio Regionale. Quindi verrà attivato il percorso pubblico di informazione e partecipazione sulle nuove tecnologie presentate, il cui risultato, insieme all'esito della valutazione finale di coerenza, saranno oggetto di una nuova comunicazione al Consiglio regionale e confluiranno così nel quadro conoscitivo del piano regionale dell'economia circolare che è in fase di costruzione.

Approfondimenti

Da sottolineare che il riconoscimento di coerenza delle manifestazioni di interesse, come individuato nella delibera di Giunta e negli allegati, non comporta l’instaurazione di posizioni giuridiche od obblighi negoziali, né costituisce alcun vincolo nei confronti della Regione e delle Autorità d’ambito territoriali ottimali, né costituisce alcun requisito preferenziale ai fini della realizzazione e dell’esercizio degli impianti stessi, per i quali dovranno essere acquisite tutte le specifiche e necessarie autorizzazioni-

E’ la conferma che il Piano dei rifiuti non lo fa il Consiglio regionale e la struttura tecnica della Giunta ma lo fanno altri, in altre stanze e con una modalità che lascia alquanto perplessi”. Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.

“Il piano regionale dei rifiuti arriverà già confezionato nell’aula del Consiglio, vorremmo avere la garanzia di vedere prima le 36 manifestazioni di interesse prima che vengano “digerite” dal gruppo di lavoro tecnico-istruttorio. Tale struttura tecnica dovrebbe verificare la coerenza del Piano rifiuti con il Piano regionale di Sviluppo ed il Piano energetico, ma questi ultimi due di fatto non esistono. Ricordiamo che in Toscana il Piano dei rifiuti è di competenza del Consiglio regionale, invece, così facendo e con i tempi ristrettissimi del Pnrr, arriverà in Consiglio già pre-contrattato con i soggetti gestori e con gli Ato. Sarebbe opportuno che tutti gli atti fossero sollecitamente trasmessi al Consiglio regionale e l’assessore Monni venisse subito a riferire in Commissione Ambiente” sottolineano Torselli e Capecchi.

“Siamo favorevoli a nuovi progetti per lo smaltimento dei rifiuti che possano portare beneficio all’ambiente e ridurre i costi dei privati e delle aziende. Ben venga la proposta di Alia, quello che ci auguriamo è che il Comune di Empoli, gli altri dell’Empolese Valdelsa e in particolar modo la Regione Toscana diano peso a quanto emerso con azioni concrete”.

Così Marco Costoli, presidente di Confartigianato Empolese Valdelsa, interviene riguardo l’ipotesi di Alia per la realizzazione di un nuovo impianto di riciclo dei rifiuti sul territorio, che andrebbe a unirsi ai due già presenti per lo smaltimento del vetro e della carta favorendo la creazione di un distretto di economia circolare verde completo e autosufficiente. “Come Confartigianato – prosegue Costoliabbiamo sempre fatto presente come una delle problematiche che più gravano sulle aziende siano le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti.

Spese esagerate e una criticità da affrontare con urgenza per le aziende artigiane, industriali, ma anche per il mondo della ristorazione, visto che sui rifiuti non pagano in base a quanti effettivamente ne producono, ma alla dimensione del fabbricato, al netto degli sgravi. Col tempo questo è diventato insostenibile”. “Quello che ci auguriamo è che il nuovo progetto presentato da Alia non passi inosservato, ma venga valutato con attenzione perché potrebbe davvero rappresentare una svolta sul piano delle tariffe e dell'ambiente – aggiunge il presidente di Confartigianato Empolese Valdelsa -.

Ci vuole coraggio per affrontare in maniera solida temi così complicati, il Comune di Empoli non ha mai voltato la faccia, sono sicuro che da parte dell’Amministrazione l’impegno e l’attenzione saranno massimi”.

Notizie correlate
In evidenza