Padule di Fucecchio: la "Notte Europea della Civetta"

La lepre italica nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 aprile 2015 19:33
Padule di Fucecchio: la

Sabato 11 aprile arriva anche in Valdinievole la Notte Europea della Civetta con un evento presso il Centro Visite della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, a Castelmartini: un incontro ed una visita sull’affascinante mondo dei rapaci notturni. La Notte della Civetta è una manifestazione nata in Francia che si svolge con cadenza biennale e si propone di far conoscere non solo questo piccolo e simpatico predatore ma tutto il vasto universo degli Strigiformi (rapaci notturni). Uccelli dal volo silenzioso, che ci guardano inosservati dal buio, i rapaci notturni sono da sempre i protagonisti di fiabe e leggende, e purtroppo anche di superstizioni che in molti casi hanno contribuito a rendere i rapporti con l’uomo molto difficili. Avvicinandosi a loro con l’occhio del naturalista si scopre invece che si tratta di animali straordinari che nel corso dell’evoluzione hanno sviluppato adattamenti anatomici, fisiologici e comportamentali tali da poter scambiare il giorno con la notte. Come tutti i predatori, i rapaci notturni svolgono un ruolo ecologico prezioso, tenendo sotto controllo le popolazioni di roditori e di altri piccoli animali potenzialmente invasivi, anche se devono fare i conti con una continua riduzione degli spazi naturali. In Italia sono presenti dieci specie diverse di Strigiformi, dalle piccole civette al grande Gufo reale; nelle nostre zone è possibile trovare, oltre alla Civetta, il Barbagianni, l’Allocco e l’Assiolo e più raramente (nonostante il nome) il Gufo comune. L’evento a Castelmartini è organizzato dal Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio in collaborazione con il GIC – Gruppo Italiano Civette e EBN Italia che sono i promotori a livello nazionale. Alle ore 18, presso la saletta del Centro Visite, è previsto un incontro con l’esperto Andrea Vezzani, collaboratore del Centro, sull'affascinante mondo delle civette e degli altri rapaci notturni che vivono nel nostro territorio. Alle 19,30 chi lo desidera può partecipare ad una pizzata presso il Ristoro Le Morette situato nelle vicinanze del Bosco di Chiusi; per gli interessati la prenotazione è obbligatoria (340/2581013), dato che i posti sono limitati. Alle ore 21 il programma riprende con una passeggiata al chiaro di luna lungo il percorso naturalistico de Le Morette, ai margini del bosco e del Padule di Fucecchio, per ascoltare i canti dei rapaci notturni; l’esperto utilizzerà anche la tecnica del “playback” (emissione di canti registrati) per aumentare i possibili contatti con gli Strigiformi. La partecipazione all’incontro è libera, ma per motivi organizzativi è gradita la prenotazione; da aprile a luglio, a cadenza mensile, sono in programma altre visite guidate notturne lungo il percorso naturalistico de le Morette per ascoltare in una magica atmosfera le voci dei piccoli e grandi animali del bosco e della palude. Si tratta di escursioni particolarmente suggestive, rivolte a tutti gli appassionati e particolarmente adatte alle famiglie con bambini, che consentono di apprezzare momenti ed aspetti insoliti della palude; il calendario completo è su 0573/84540, emailfucecchio@zoneumidetoscane.it) o visitare, oltre al sito web, la pagina Facebook "Padule di Fucecchio".La lepre italica (Lepus corsicanus), una delle specie più preziose della fauna italiana, da tempo estinta nell’Arcipelago Toscano, in questi giorni è stata reintrodotta all’Isola d’Elba. Grazie ad un progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano le operazioni sono state condotte con una collaborazione tra il Parco stesso, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e il Corpo forestale dello Stato nell’ambito di un più ampio programma di conservazione di questa specie avviato in altre aree protette italiane. La lepre italica e la lepre comune appartengono a linee evolutive diverse.

La lepre italica è una specie endemica e quindi esclusiva della penisola italiana e della Sicilia dove si è evoluta in aree rifugio durante le glaciazioni. Pur essendo protetta nell’Italia peninsulare oggi è minacciata a causa dell’isolamento dei suoi nuclei superstiti, del numero esiguo di esemplari, e dalle immissioni di lepre europea, specie invece cacciabile con la quale rischia di essere confusa e abbattuta. Il Corpo forestale dello Stato ha partecipato al progetto di reintroduzione offrendo 15 esemplari adulti di lepre italica allevati presso il Centro faunistico di Bieri (Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Lucca).

Il Centro di Bieri è la principale struttura per la riproduzione della lepre italica nell’Italia peninsulare, avendo prodotto in due anni 40 individui a partire da 4 coppie provenienti da aree protette del Lazio (Parco Regionale Marturanum e Riserva Naturale di Castelporziano). Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano con il supporto del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente della Forestale e con la supervisione scientifica e tecnica di ISPRA, avvierà ora un monitoraggio degli individui immessi; le lepri reintrodotte infatti verranno seguite con apparati radio per seguirne gli spostamenti e studiarne i comportamenti, con l’obiettivo finale di un recupero positivo di una componente importante e peculiare del patrimonio faunistico del nostro Paese.

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