Ortofrutticola del Mugello: i lavoratori presidiano lo stabilimento

Stella e Ridolfi: "Regione Toscana si attivi perché proprietà riveda piano industriale"

Redazione Nove da Firenze
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15 gennaio 2022 16:58
Ortofrutticola del Mugello: i lavoratori presidiano lo stabilimento

Il primo passo è stato installare una tensostruttura sei metri per sei metri con il riscaldamento. Il prossimo sarà portare una cucina da campo davanti all’Ortofrutticola del Mugello dove gli operai sono raccolti in presidio permanente per protestare contro la proprietà.

Questa mattina le Pubbliche assistenze di Marradi e Palazzuolo sul Senio, insieme ai volontari della zona Fiorentina di Anpas Toscana sono arrivati davanti alla fabbrica per sostenere i lavoratori con una serie di infrastrutture logistiche. Il camion di Anpas Toscana ha scaricato la tensostruttura e i booster del riscaldamento.

«E’ il nostro modo – ha detto il presidente della PA di Marradi, Claudio Bandini – per stare ancor più vicino ai nostri concittadini che stanno attraversando un difficile momento sul versante del lavoro. Alla tensostruttura, si aggiungerà una cucina da campo. Voglio ringraziare le nostre consorelle della provincia di Firenze e la struttura regionale di Anpas, che ci stanno sostenendo in questo momento di necessità».

Approfondimenti

L’associazione di Pubblica assistenza di Marradi è impegnata da tempo anche sul fronte dell’assistenza alla popolazione per quanto riguarda la pandemia. «Non solo coi tamponi – ha aggiunto Bandini – ma anche con il sostegno ai medici di base per le vaccinazioni. Prima di attivare questa collaborazione, da Marradi si doveva arrivare a Empoli o in Romagna per potersi vaccinare. In questo modo grazie ai nostri volontari possiamo aiutare».

L’onorevole Susanna Cenni, vicepresidente della Commissione agricoltura alla Camera e responsabile agricoltura nella Segreteria nazionale del Pd, ha incontrato ieri le lavoratrici e i lavoratori al presidio dell’Ortofrutticola Mugello a Marradi, dove era presente anche il sindaco, Tommaso Triberti. Donne e uomini che, nonostante la nevicata dei giorni scorsi e il freddo pungente, sono determinati a continuare la loro mobilitazione per la difesa del punto produttivo. «È grazie alla loro mobilitazione – afferma l’onorevole Cenni – e all’attenzione mediatica scaturita dal coinvolgimento istituzionale e politico che, forse, ieri al tavolo regionale è stato raggiunto un primo, pur insufficiente risultato».

Durante l'incontro, infatti, la proprietà Italcanditi ha avanzato un'ipotesi di riconversione, assicurando che lo stabilimento non chiuderà: alcune fasi della lavorazione saranno delocalizzate, ma saranno attivate a Marradi tre linee di produzione incentrate sul prodotto fresco e semilavorato. Non c’è tuttavia, al momento, un piano industriale chiaro e il progetto è stato solo illustrato a voce. Anche per questo, le istituzioni regionali presenti hanno richiesto dati e numeri, preannunciando l’avvio di un percorso condiviso con i sindacati e la disponibilità ad attivare misure concrete.

«Ho ascoltato le lavoratrici – aggiunge Cenni – e le loro testimonianze sulla qualità del prodotto, ho visitato lo stabilimento assieme alla segretaria territoriale Monica Marini, a Marco Recati, Monica Bagni, Andrea Giorgio, Pietro Modi; ho rappresentato la vicinanza del Pd nazionale e dei deputati toscani, ribadendo il nostro impegno a seguire la vertenza. Quelle macchine ferme fanno rabbia perché questa produzione rappresenta un grande valore aggiunto per un’area ed una comunità come Marradi, oltre ad essere significativa per la qualità dell’intera filiera castanicola italiana. Per fortuna non c’è rassegnazione, ma grande determinazione: anche noi seguiremo ogni passaggio affinché questa produzione, con i suoi dipendenti, resti attiva».

"Mantenere la piena funzionalità dello stabilimento di Marradi con la produzione di Marrons Glacès in un'ottica di valorizzazione di un territorio e del suo prodotto di qualità indiscussa; preservare l'occupazione con il mantenimento del monte ore degli ultimi tre anni per il personale stagionale; garantire lo scivolo ai dipendenti prossimi alla pensione". Sono alcune delle richieste contenute nell'ordine del giorno presentato da Forza Italia in Consiglio regionale della Toscana, in merito alla vertenza sullo stabilimento produttivo di Marradi di proprietà di Italcanditi SpA, che vorrebbe trasferire la produzione in Lombardia.

"Chiediamo al Presidente Giani - spiegano il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Marco Stella e la consigliera comunale di Marradi, Raffaella Ridolfi - di attivarsi con ogni iniziativa necessaria affinché lo scenario delineato dalla proprietà nell'incontro di ieri, giovedì 13 gennaio, venga profondamente corretto. L'azienda deve garantire che, in un piano industriale decennale, sia prevista la continuità di produzione di confezioni di Marrons Glacès con l'incremento di confezioni di Marrons Glacès con prodotto IGP di Marradi. Nel caso di indisponibilità di Italcanditi SpA di cambiare strategie nel mantenimento della produttività dello stabilimento di Marradi, la Regione Toscana chieda formalmente l'apertura di un tavolo di crisi a livello nazionale attivandosi con i Ministeri competenti".

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