Omicidio stradale: 18 anni invece di 15, l'affondo di Aduc

Distinzione di pena se a commettere l'omicidio è un alcolizzato oppure un drogato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 giugno 2015 14:26
Omicidio stradale: 18 anni invece di 15, l'affondo di Aduc

E' legge per un ramo del Parlamento. L'omicidio stradale tanto atteso dai familiari delle vittime, spesso giovani ragazzi che non sono sopravvissuti ai loro genitori, è arrivato sui banchi del Parlamento italiano. Toccherà alla Camera sancirne l'effettiva entrata in vigore previa pubblicazione. L'inasprimento delle pene è un messaggio partito da Firenze anche attraverso il progetto DAVID promosso al fine di monitorare con consapevolezza i rischi dell'irresponsabilità sulle strade.

Negli incidenti si muore. Si muore. Punto. Il processo chi è già morto non lo affronta ed i familiari ne escono spesso provati oltre ogni misura. Sono il padre e la madre, i parenti delle vittime che si trovano davanti alle pene assegnate, alle patenti sospese e poi restituite alla reiterazione del reato. La Legge serve come deterrente affinché la guida di una vettura, paragonabile al porto di un'arma atta ad offendere, sia non solo consapevole, ma profondamente responsabileL'Italia è riuscita nell'intento? Aduc critica alcuni aspetti della nuova normativa ed affida alla irriverenza del presidente Vincenzo Donvito di sferrare l'affondo contro il compromesso politico che ha portato alla scrittura della nuova legge: "Fino a diciotto anni di galera per chi lo commette, con un aumento del minimo, sette per alcool otto per droga..

chissà perché questa distinzione tra droghe legali e illegali: essersi fatti di 50 canne è peggio rispetto a 50 bottiglie di birra o 5 bottiglie di uno di quegli amari che la pubblicità ci dice bevuto dai veri uomini o dalle donne più sexy. Misteri delle legislazioni proibizioniste".

"Plauso per l'approvazione da parte del presidente del consiglio dei ministri e dai politici che si sono piu' spesi per questa nuova normativa (viceministro Riccardo Nencini in testa). Ovunque informazione del tipo “Ora le nostre strade sono piu' sicure”. Un punto d'arrivo per tenaci e convinte campagne da parte anche di diversi media. Tutti che sottolineano nei toni e nei titoli la loro estrema soddisfazione umana e giuridica per quella che viene considerata una sorta di imprescindibile normativa che bloccherà pazzi scatenati ubriachi e drogati.

Intuiamo i sorrisi e gli ammiccamenti “ce l'abbiamo fatta” dei vari politici e fan del provvedimento verso i familiari di vittime di omicidi colposi; “i vostri figli non moriranno piu' per colpa di qualche scriteriato alterato”.Ma l'attuale codice, non prevede già 15 anni per omicidio colposo (art.589 CdS)… tutto questo casino per 3 anni in più? Si'! Tutto 'sto casino per 3 anni di piu', e gli ubriachi e i drogati di fronte alla prospettiva di 18 invece di 15 anni, ci penseranno dieci volte prima di mettersi a guidare un veicolo.Ma noi non possiamo far finta di ignorare i costi che saranno stati utilizzati per arrivare a questi 18 anni invece dei 15.

E non crediamo di essere fomentatori di assassini, drogati o ubriachi che siano. Boh! Sarà che siamo strani noi irriverenti…" conclude il presidente dell'Associazione dei consumatori.

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