Omicidio di Ugnano, chiesti domiciliari la madre lo difende

Bagarre in studio a Quarto Grado durante intervista alla madre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2014 00:54
Omicidio di Ugnano, chiesti domiciliari la madre lo difende

L'inviata a Firenze si trova nel luogo in cui è stata uccisa Andreaa Cristina, una morte sopraggiunta a seguito di un gioco erotico messo in atto da un insospettabile idraulico fiorentino ai danni di una giovane prostituta, "Sono davanti alla sbarra dove Andreaa è stata crocefissa, ci sono ancora i segni del nastro adesivo. Colpisce il fatto che non ci sia neppure un fiore, nulla a ricordare quanto successo" sono le parole che aprono il servizio dalla periferia fiorentina.Ospite in studio su Quarto Grado, la trasmissione Mediaset che si occupa dei casi di cronaca nera, c'è anche Luisa D'Aniello la psicologa e criminologa che ha incontrato più volte Riccardo Viti nel carcere in cui il "maniaco di Ugnano" si trova detenuto: "Si tratta di una personalità fragile.

L'uomo prova un forte senso di colpa. Ricordiamoci che aspettava gli agenti a casa e non ha occultato alcune prove come la cassetta rinvenuta in suo possesso. Non era mosso da desiderio di morte ma solo da desideri sessuali. Si è reso disponibile ai colloqui, secondo me può guarire".In studio i pareri sono però discordanti ed i consulenti ribattono: "Non vi sono sensi di colpa nel soggetto psicopatico che sente le donne come un oggetto".La madre dell'accusato rilascia una lunga intervista: "Non può essere un assassino, mio marito si stava sentendo male io volevo andare da mio figlio e mi hanno tenuta lontana non l'ho potuto neppure salutare.

Mi ha abbracciato e chiesto di perdonarlo. Mio figlio è pentito e soffre con un rimorso che lo dilania, avrebbe voluto morire lui ma io temo per lui perchè sono reati che in carcere non si perdonano. Non mangia, digiuna e prega per la donna e per noi"

Presente anche l'Avv Francesco Stefani: "Sono state dette troppe stupidaggini e ci siamo allontanati dalla verità parlando di un serial killer e di come ha trattato le donne. Abbiamo chiesto i domiciliari per poter studiare meglio i fatti e dare una realtà diversa da quella mostrata" le dichiarazioni del legale suscitano la reazione dei presenti e dello stesso conduttore che precisa "Avete chiesto i domiciliari per studiare meglio il caso?". Il legale aggiunge anche di aver chiesto l'archiviazione per altri due dei sei casi imputati al suo assistito e l'incidente probatorio per i restanti quattro.Ancora la madre: "Mio figlio è stato nei boy scout e non è mai stato aggresssivo, aveva solo la passione per il karate.

Ha avuto fidanzate prima della donna con cui sta da 13 anni e non riconosce mio figlio come un mostro e neppure io. Io mamma lo perdono ma dovrà pagare... però non è un mostro ed è incensurato, gli mancava solo il lavoro. Io non ho mai sospettato di lui. Ho provato dispiacere quando ho letto dei giochi sessuali estremi. Ho chiesto scusa alla mamma di Cristina con una lettera ed avrei voluto incontrarla e dirle che abbiamo perso entrambe un figlio".

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