Nuovi scenari per la musica classica a Firenze

Grazie all'unione tra Maggio, ORT, Conservatorio Cherubini e Scuola di Fiesole. Cgil: “Servono tavoli coi sindacati per monitorare il piano di risanamento”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2016 21:55
Nuovi scenari per la musica classica a Firenze

“Spesso in questa aula si parla del Maggio Musicale e delle sue problematiche. Oggi per una volta possiamo invece registrare un fatto molto positivo -interviene in consiglio comunale il consigliere PD Leonardo Bieber- la creazione di un unico cartellone per la musica classica a Firenze grazie all'iniziativa di Maggio Musicale, ORT (Orchestra della Toscana), Conservatorio Cherubini e Scuola di Musica di Fiesole. Un grazie va al nuovo presidente dell'ORT, Maurizio Frittelli, e a tutti gli attori di questa importante partita culturale. Il cartellone unico permetterà infatti una programmazione più organica e coordinata degli eventi per evitare inutili sovrapposizioni delle iniziative, ma è significativo anche in un'ottica di marketing e di comunicazione all'esterno dell'offerta culturale, nonché per dare nuova linfa al fund raising verso i privati. Non solo.

Questa sinergia porterà il superamento di rivalità e gelosie che a volte hanno contrapposto le realtà cittadine e avrà ricadute molto importanti anche sulle produzioni: pensiamo per esempio alla rassegna 'Play it', l'iniziativa dell'ORT di musica contemporanea, entrata ormai in crisi per la diminuzione dei fondi pubblici. Adesso, i musicisti del Maggio potranno mettersi in gioco per garantire nuove forze. Sottolineiamo che, per quanto si tratti di tutte fondazioni private, il pubblico gioca comunque un ruolo importante: nei vari cda infatti ci sono anche rappresentanti degli enti locali e dello Stato e un domani magari potranno aderire anche altre istituzioni culturali cittadine di primo piano. Fondamentale anche la nuova prospettiva che si apre per i giovani musicisti del Conservatorio Cherubini e della Scuola di Fiesole, sia in un'ottica di opportunità per i giovani musicisti sia per il radicamento del progetto nel tessuto culturale e sociale cittadino grazie all'apporto degli allievi e delle loro famiglie.

Infine, l'auspicio è che questo trust sia l'inizio di un percorso più ampio che consentirà di creare una vera e propria cittadella della musica (classica ma anche leggera) all'interno del nuovo Teatro dell'opera e diventare così la casa della musica della città di Firenze”.

Il 30 marzo 2016 è scaduto il termine previsto dai punti 355, 356, 357 e 358 dell'articolo 1 legge 28 dicembre 2015 n. 208, c.d. Legge di Stabilità 2016, che prevede, per le Fondazioni Liriche che abbiano aderito alla legge Bray (la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è stata la prima), lo slittamento dei termini di raggiungimento del pareggio di bilancio all'esercizio finanziario 2018, inizialmente previsto al 2016, a fronte di integrazione del piano stesso. La mancata integrazione del piano, nel termine previsto dalla suddetta legge, comporta la sospensione delle erogazioni dei contributi a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo per le Fondazioni inadempienti.

“Al momento - spiega Cristina Pierattini di Slc Cgil Area Vasta Fi Po Pt - non è noto alla nostra Organizzazione se tali adempimenti siano stati effettuati né, tanto meno, sono noti i contenuti dell'integrazione richiesta dalla legge, indispensabile all'esercizio dell'attività della Fondazione e all'azione di risanamento messa in atto con la responsabilità e i sacrifici dei lavoratori tutti, sia dipendenti sia coloro i quali, attraverso la loro prestazione d'opera, partecipano direttamente ed indirettamente alla realizzazione della produzione sopportando, d'altro canto, ritardi nei pagamenti e stralcio del debito”. “Piano che ad oggi - aggiunge Pierattini - non ci è dato di conoscere e che la Fondazione ci fa sapere di non voler renderci noto adducendo banali scuse di riservatezza e negando l'esistenza di un interesse concreto per le Organizzazioni sindacali, accusate tra l'altro nemmeno troppo velatamente, dietro la giustificazione di fondata preoccupazione, di divulgare dati e documenti alla stampa (come da risposta del Sovrintendente a nostra istanza di accesso agli atti).

Accusa che SLC-CGIL respinge totalmente e rispetto alla quale si riserva di mettere in atto tutte le tutele al fine di preservare il proprio buon nome e la propria onorabilità”.

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