“Neo-Nomadi e Autoctoni”alla sala delle esposizioni all’Accademia delle Arti e del Disegno

L'artista russo Andrey Esionov espone in quarantadue acquerelli il suo sguardo inquieto sulla contemporaneità. L’umanità in movimento, dai grandi flussi migratori fino al turismo di massa.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
18 marzo 2019 00:27
“Neo-Nomadi e Autoctoni”alla sala delle esposizioni all’Accademia delle Arti e del Disegno

Se nella nostra contemporaneità, per dirla con Zygmunt Bauman, il cambiamento è l'unica cosa permanente e l'incertezza è l'unica certezza, la mostra “Neo-Nomadi e Autoctoni” dell'artista russo Andrey Esionov sembra particolarmente significativa per descrivere questa realtà. Le opere esposte, presso la sala delle esposizioni all’Accademia delle Arti e del Disegno, sono, infatti, il racconto dell’umanità in movimento, dei grandi flussi migratori e del turismo di massa.

Sono quarantadue opere, realizzate con la tecnica dell’acquerello su carta, che attraverso la trasparenza e la nitidezza del colore raccontano la nostra realtà contemporanea liquida. Gente comune ritratta per strada, in situazioni e pose disparate: una signora elegante con smartphone, donne sciatte in colloquio, un giovane di colore al bivio. L’artista realizza una riflessione critica, surreale e pungente intorno allo scenario delle metropoli contemporanee e all’umanità che le popola. Il modo di osservare di Andrey Esionov si concentra sulla quotidianità, al fine di estrapolarne la realtà, senza stilizzazione o trucco. Sono come schizzi di realtà che non assumono mai aspetti iperrealisti, ma che attraverso l'uso dell'acquerello ci regalano piuttosto il senso delle nostre vite in movimento, del nostro continuo viaggiare che sembra essere la cifra della contemporaneità.

I cicli che sono stati inclusi nella mostra sono la serie di “Ritratti”, la “Gente” e “Manichini”, “Riflessi”, “Game Over” dedicata all’infanzia, la serie “Horse and Coach”, con carrozze trainate da cavalli nei centri storici e delle grandi città turistiche, la serie “Autoctoni”, con personaggi che sono immersi in un contesto surreale e ironico e infine la serie “Ode al Cielo” che ha come tema il rapporto tra uomo e musica.

Esionov ritorna con questa mostra dopo una lunga pausa in cui si è dedicato alla parte imprenditoriale dell’arte. Superata la fase dei primi dipinti che hanno contribuito al diffondersi della sua fama, come i ritratti simbolici di russi famosi tra i quali il presidente URSS Mikhail Gorbachev, l’astronauta Alexei Leonov, i registi Eldar Ryazanov e Vladimir Naumov, lo stilista Vyacheslav, tutte opere create con la tecnica in pittura a olio, Esionov sembra adesso privilegiare l'acquerello su carta. Una fase di ricerca ben esemplata nelle opere esposte sino al 28 aprile presso la sala delle esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno.

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