Nardella: 'Il 2023 sarà l'anno della concretezza per Firenze'

'Avanti tutta sulle opere più importanti per il territorio: Tav, tramvie, stadio' . Gli auguri del sindaco alla città

Redazione Nove da Firenze
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20 dicembre 2022 17:31
Nardella: 'Il 2023 sarà l'anno della concretezza per Firenze'

Il bilancio dell’anno che sta per concludersi e le sfide del 2023 sono stati al centro dei tradizionali auguri del sindaco Dario Nardella ai giornalisti.

“Il 2023 sarà l’anno della concretezza per Firenze - ha detto il sindaco Nardella -: andremo avanti tutta su tutte le opere più importanti e attese per il territorio: inizieranno i lavori del sottoattraversamento, riprenderanno quelli della stazione dell’Alta velocità e continueranno i lavori per la linea della tramvia per piazza San Marco. Inoltre, cominceremo con i lavori della tramvia di Bagno a Ripoli e affideremo i lavori della linea per Campi Bisenzio”.

Il sindaco ha parlato anche del nuovo Franchi: “Sarà poi l’anno dello stadio - ha continuato - : abbiamo ottenuto tutte le risorse economiche necessarie, abbiamo avuto infatti conferma delle risorse extra, per un totale di 190 milioni di euro circa per rifare l’impianto. Anche in questo caso il 2023 sarà l’anno di inizio dei lavori”.

Tra le infrastrutture il sindaco ha citato anche la tav e l’aeroporto: “Su quest’ultimo punto tutto procede secondo le previsioni; il 2023 sarà l’anno decisivo per Peretola. Con la Regione abbiamo previsto l’inizio dei lavori entro il primo semestre del 2024”.

Nardella si è anche soffermato sulle opportunità di lavorano che arriveranno nel prossimo anno: “Nel 2023 daremo occasioni di lavoro - ha spiegato Nardella -: i cantieri in partenza dal prossimo anno porteranno oltre 12mila posti di lavoro nei prossimi sei anni, dei quali la maggior parte concentrati nel periodo 2023-2026”. “Si tratta di un numero impressionante di posti di lavoro - ha aggiunto - che non avevamo mai visto prima e che il combinato disposto dei fondi del Pnrr e dei fondi dell’alta velocità di Rfi ci permettono di realizzare”. Tra gli argomenti toccati anche la guerra in Ucraina: “Sarà un Natale di guerra. Spero che si possa ripartire con un 2023 di pace”.

AGGIORNAMENTO - “Se dobbiamo trovare una parola che caratterizza questo Natale è sicuramente la parola pace, una pace che non può essere solo declamata o evocata ma vera, concreta, tangibile, che dobbiamo costruire passo dopo passo”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella nel messaggio di auguri alla città, tornato in presenza senza restrizioni nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

“Firenze - ha sottolineato il sindaco - è stata protagonista a livello europeo per aiutare la ricostruzione ucraina di ospedali e scuole e fautrice insieme al Parlamento europeo di una campagna di solidarietà per inviare generatori di energia elettrica”. “Firenze - ha continuato - è da sempre capitale umanistica e universale di pace. Proprio qui nel Salone dei Cinquecento il sindaco La Pira chiamò a raccolta le città del mondo per parlare di pace contro l'armamento nucleare di allora, un messaggio quanto mai attuale. Ancora qui a febbraio scorso, due giorni prima che scoppiasse la guerra, i vescovi e i sindaci del Mediterraneo si sono ritrovati per rinnovare un dialogo di fratellanza e solidarietà”.

“Per questo da qui chiediamo di nuovo la pace, per l’Ucraina, per gli altri 58 paesi dove si stanno consumando guerre e per gli 85 milioni di persone che stanno scappando dalle guerre e dalle carestie - ha affermato il sindaco -. Se negli ultimi due anni abbiamo trascorso le feste auspicando salute e solidarietà nella terribile esperienza della pandemia, oggi il regalo più desiderato è l’apertura di un vero negoziato di pace in Ucraina, e che tanti altri processi di pace possano partire in altri paesi del mondo”.

Alla cerimonia erano presenti le massime autorità civili, militari, religiose e politiche della città. Presente anche la Famiglia del Gonfalone che, come ha ricordato Nardella, proprio oggi compie 120 anni. “Sul nostro Gonfalone - ha detto il sindaco - ci sono tre medaglie: quella del regno d’Italia quando Firenze era capitale; quella donata da Paolo VI che nel dicembre 1966, due mesi dopo la drammatica alluvione, accolse l’invito del sindaco Bargellini per celebrare il Natale a Firenze; e quella al valor militare per ciò che Firenze ha fatto nella lotta all’antifascismo per riconquistare la libertà. Sono tre medaglie che rappresentano più di ogni altra cosa i tratti della nostra identità e della nostra comunità”.

Ha fatto da cornice agli auguri il concerto dei giovani talenti dei corsi di alta formazione della Andrea Bocelli Foundation. Le masterclass vengono tenute presso l’Accademia della Musica ABF “F. Corelli” di Camerino (MC), ricostruita dalla Fondazione dopo il sisma 2016, e negli spazi del Complesso di San Firenze. Ad esibirsi in concerto due giovani pianiste, Monica Zhang e Xing Chang, insieme alla sassofonista Eleonora Fiorentini, al baritono Gianpiero Delle Grazie e il soprano Federica Foresta, con un programma variegato che ha spaziato da Ciajkovskij e Liszt fino ad arrivare a brani del repertorio operistico di Mozart e Puccini.

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