Mostra di Venezia: arriva a Firenze il film che sta già facendo discutere tutta Italia

Al Cinema Astra 2 il dibattito dell'attrice e regista con il pubblico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2014 19:18
Mostra di Venezia: arriva a Firenze il film che sta già facendo discutere tutta Italia

Sabato 4 ottobre (ore 20.15) un importante evento speciale al Cinema Astra 2 (Piazza Beccaria): Sabina Guzzanti presenta in sala il suo nuovo film, LA TRATTATIVA (al termine della proiezione la regista e attrice risponderà alle domande del pubblico). Presentato fuori concorso all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, LA TRATTATIVA (da giovedì 2 ottobre in programmazione al cinema Astra 2) ha già suscitato molte polemiche e sta facendo discutere tutta Italia.

Di cosa si parla quanto si parla di “trattativa”? Delle concessioni dello Stato alla mafia in cambio della cessazione delle stragi? Di chi ha assassinato Falcone e Borsellino? Dell'eterna convivenza fra mafia e politica? Fra mafia e chiesa? Fra mafia e forze dell'ordine? O c'è anche dell'altro? Un gruppo di attori mette in scena gli episodi più rilevanti della vicenda nota come “trattativa stato-mafia”, impersonando mafiosi, agenti dei servizi segreti, alti ufficiali, magistrati, vittime e assassini, massoni, persone oneste e coraggiose e persone coraggiose fino a un certo punto. Così una delle vicende più intricate della nostra storia diventa un racconto appassionante, in cui viene ricostruita una delle vicende più oscure e intricate della recente storia repubblicana.

«La sfida più grande è stata riuscire a trasformare un mucchio di libri, articoli, interviste, verbali, ore e ore di registrazioni di sedute preocessuali, in una storia – ha dichiarato Sabina Guzzanti – Quello che scoprivo mentre leggevo e studiavo mi emozionava e mi sconvolgeva, e così mi veniva spontaneo raccontare ad amici e conoscenti gli episodi legati alla trattativa e trovando, ogni volta, mentre parlavo, collegamenti diversi, cancellando e aggiungendo episodi e personaggi.

«Il Ministero dei Beni Culturali ha considerato La trattativa un film indegno dell'interesse culturale nazionale – accusa la regista – ma non ha dimenticato i film di Vanzina e Neri Parenti. Il film è stato bloccato più volte. Abbiamo anche provato le intezioni della Rai: “La Guzzanti non è pane per i nostri denti” - hanno risposto. Per l'opinione pubblica, investita da uno scandalo al giorno, distinguere è difficile, perché prevale l'assuefazione. Eppure questa vicenda è un atto fondativo della Seconda Repubblica, un evento che ha cambiato il corso della nostra democrazia: è liquida, impalpabile, di difficile messa a fuoco. Se chiedi in giro, domandi della Trattativa e sei molto fortunato, forse incontri qualcuno che ti parla del “papello” o di Napolitano. In molti non sanno proprio di cosa si discuta. Smarrirsi è facile».

«Ho dedicato quattro anni a questo lavoro – aggiunge la regista e attrice – In un momento storico così confuso, fatto di rabbia e unanimismo, conformismo e frustrazione, mi pare un gesto di grande ottimismo. Quando mi guardo intorno e vedo che trattativa o non trattativa, tutto si muove secondo una logica di mafia, in questo clima, continuare a pensare che si possa parlare, che si possano ancora mettere al centro i temi oggettivamente centrali come questo, sia una dimostrazione di smisurato ottimismo».

Biglietti in prevendita sul circuito Box Office e presso le casse del Cinema Astra 2 e del Cinema Odeon (Piazza Strozzi).

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