Monte Serra in fiamme: vasto incendio, evacuate abitazioni

Se le condizioni climatiche non cambiano, non è possibile utilizzare mezzi aerei. Fuochi accesi solo in assenza di vento: le norme per l'abbruciamento di residui vegetali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2018 07:05
Monte Serra in fiamme: vasto incendio, evacuate abitazioni

FIRENZE- Da ieri sera squadre di Vigili del fuoco del Comando di Pisa stanno intervenendo sul Monte Serra, per un vasto incendio di bosco. Evacuate alcune abitazioni nella zona di Montemagno. Sul posto al momento stanno operando, oltre alle squadre di Pisa, anche squadre intervenute dai Comandi di Livorno, Pistoia, Lucca, Massa, Firenze, Grosseto e Arezzo, oltre ai volontari AIB gestiti dalla SOUP della Regione Toscana. Le operazioni di spegnimento sono rese difficoltose dal forte vento che imperversa sulla zona. Al momento, se le condizioni climatiche non cambiano, non è possibile utilizzare mezzi aerei.

Aggiornamento: l’incendio sta camminando ancora per il forte vento che cambia continuamente direzione e rende quasi impossibili le operazioni di spegnimento. Le squadre dei vigili del fuoco e dei volontari si schierano principalmente a presidio delle zone abitative e produttive. Attualmente l’incendio si trova sopra l’isolato di Caprona e si sta spingendo verso la zona della verruca. Stanno giungendo anche squadre dei vigili del fuoco da altre regioni ed è previsto l’arrivo dei canadair. Da stanotte circa 80 vigili del fuoco con 30 automezzi stanno operando in zona.

L'organizzazione Antincendi boschivi della Regione Toscana, in seguito al codice giallo per vento emesso dalla Sala operativa della protezione civile regionale, ricorda che, proprio per evitare il rischio di trasformare l'eliminazione di residui vegetali in un principio di incendio, il regolamento forestale toscano ha introdotto da alcuni anni l'assenza di vento come condizione necessaria per procedere ad un abbruciamento: se la colonna di fumo sale verticalmente la pratica agricola è nella norma, in caso contrario esiste un preciso divieto di intraprendere questo tipo di attività per scongiurare il rischio di veder sfuggire il fuoco al controllo.

"Si tratta di una norma preventiva fondamentale – sottolinea l'assessore all'agricoltura Marco Remaschi - considerando che negli ultimi anni numerosi incendi si sono sviluppati su vaste superfici del territorio toscano proprio in occasione di operazioni di abbruciamento svolte in giornate ventose. Una prescrizione che occorre tenere presente tanto più nei prossimi giorni nei quali sono annunciate giornate caratterizzate da forti raffiche di grecale".

E' utile ricordare che prima di eseguire un abbruciamento di residui vegetali, una volta constatata l'assenza di vento, occorre adottare tutta una serie di cautele per evitare sia l'innesco di incendi che le sanzioni previste dalla normativa. L'abbruciamento deve essere effettuato in piccoli cumuli non superiori a 3 metri steri per ettaro al giorno. Lo stero è un'unità di misura di volume usata per il legno ed equivale a un metro cubo vuoto per pieno, vale a dire volume incluso i vuoti. Se si opera nei 50 metri di distanza dal bosco e nei castagneti non occorre essere autorizzati, ma bisogna comunque osservare le norme di prevenzione che impongono di utilizzare spazi ripuliti dalla vegetazione nei quali limitare, come detto, il materiale da bruciare in piccoli cumuli.

Inoltre, occorre operare in presenza di un adeguato numero di persone e mai da soli e osservare la sorveglianza continua della zona fino al completo spegnimento delle braci. Essendo terminato il 10 settembre il periodo estivo a rischio incendi, fino al prossimo giugno, per poter eseguire abbruciamenti in bosco o nelle aree assimilate a bosco e negli impianti di arboricoltura da legno, è necessario essere preventivamente autorizzati dall'ente competente sul territorio ai sensi della legge.

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