Mondo Convenienza: il ricatto dell'azienda a Campi Bisenzio

Con il doppio presidio dei lavoratori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2023 23:55
Mondo Convenienza: il ricatto dell'azienda a Campi Bisenzio

Quello che è accaduto ieri è inquietante. L’azienda ha radunando sotto il Comune di Campi caporali e una manciata di dipendenti provenienti per lo più da Pisa e Bologna. I furgoni aziendali hanno occupato la piazza e le strade adiacenti.

Il Comune di Campi Bisenzio aveva richiesto all'azienda –insieme alla Regione Toscana ed alle organizzazioni sindacali– il rispetto delle leggi e dei contratti nel deposito Mondo Convenienza di via Gattinella.

“Esprimiamo massima solidarietà al Comune di Campi Bisenzio ed alla giunta. Si deve smettere di chiamare quello che sta accadendo scontro tra lavoratori -dichiara Luca Toscano per il Sindacato Intercategoriale COBAS- Il prolungarsi di questa vertenza e dello sciopero continua ad essere dovuto unicamente alla totale chiusura dell’azienda su richieste minime di rispetto della legalità come l’inserimento di un marcatempo ed il rispetto di quello che prevedono i contratti nazionali, oggi negli appalti Mondo Convenienza ridotti a cartastraccia da un Regolamento Aziendale con cui l’azienda si è scritta da sola le regole del gioco.

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L’azienda protesta e crea disagi alla cittadinanza (oggi non si è potuto tenere il rituale mercato) perché gli si chiede di smetterla di sfruttare i propri dipendenti su turni di 12 o 14 ore al giorno con paghe da fame e pagate in buona parte con voci ese in tasse e contributi INPS. Il ricatto deve essere respinto da tutto il territorio”.

Mercoledì si riunirà un nuovo al tavolo convocato dall’Unità di Crisi. I Cobas organizzano martedì sera alle 20:00 un'assemblea aperta che si terrà davanti ai cancelli del deposito Mondo Convenienza di via Gattinella, dove da un mese e mezzo continua lo sciopero.

“Se oggi assistiamo ad un vero e proprio scontro tra i lavoratori di Mondo Convenienza le responsabilità politiche sono chiarissime e sono tutte addebitabili al sindaco di Campi Bisenzio ed alla sua Giunta che fin dal primo momento, anziché porsi rispetto alla vertenza con intenti conciliatori, ha ed hanno patteggiato per quella frangia di lavoratori in sciopero che hanno posto in essere un vero e proprio picchetto che perdura da 45 giorni che non consente, a quei lavoratori che non hanno aderito alla protesta, di poter lavorare. Così non si fa” sono queste le parole di Paolo Gandola, consigliere comunale di opposizione a Campi Bisenzio.

“Sgombriamo subito il campo – spiega Gandola - i lavoratori in difficoltà devono essere sempre accolti e devono sempre e comunque ascoltati attivando tutti i tavoli necessari, ma le proteste devono necessariamente essere autorizzate e devono essere condotte rispettando le regole, nell’ambito del vivere civile di una comunità dove una piazza è di tutti: di chi manifesta e di chi lavora.

In barba a questi principi elementari, invece, il sindaco e la sua giunta, dimenticandosi di essere amministratori pubblici, hanno sostenuto ed anzi quasi “incoraggiato” i metodi di prevaricazione posti in essere ai cancelli del magazzino di Mondo Convenienza dai lavoratori in sciopero, addirittura, grazie a Fratelli d’Italia, loro alleato di governo dopo l’assegnazione della presidenza del Consiglio comunale, prevedendo di consegnare ben 2 bagni chimici pur sapendo che da settimane stanno impedendo ad altri lavoratori di svolgere la propria attività.

Una situazione esplosiva che ha portato, inevitabilmente, gli altri lavoratori, sostenuti anche dall’azienda, a scendere in piazza contro gli stessi colleghi che, però, pur muovendo richieste legittime, lo stanno facendo con metodi non accettabili.

Oltre a questo, poi, l’ennesima beffa: oggi il Comune ha annullato ed impedito lo svolgimento del mercato settimanale, non consentendo altri lavoratori di poter lavorare vista la presenza del presidio in piazza Dante. Una scelta politicamente inavveduta, chiosa il consigliere comunale, il mercato poteva tranquillamente svolgersi in via Buozzi e gli altri banchi potevano essere collocati provvisoriamente altrove, in via Rucellai o in altre piazze del centro, ma non aver consentito a decine e decine di ambulanti di montare il proprio banco è stata una scelta davvero inaccettabile che dimostra, ancora una volta, la grave inesperienza e tutta l’incapacità dell’attuale sindaco e della sua giunta a svolgere l’incarico affidato”.

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