Moby Prince: pochi giorni fa un nuovo stop giudiziario

Frailis-Romano (Pd): "Ancora troppi misteri, occorre una nuova commissione d’inchiesta"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2020 14:54
Moby Prince: pochi giorni fa un nuovo stop giudiziario

La tragedia del Moby Prince, che provocò 140 morti la sera del 10 aprile 1991, non ha finito di svelare i suoi misteri. Il Magistrato fiorentino a cui è stata affidata causa civile, anche su richiesta dell’avvocatura di Stato, ha confermato la prescrizione.

“Il giudice non tiene in nessuna considerazione le conclusioni e il lavoro della Commissione di inchiesta del Senato, anzi solleva molti dubbi sul ruolo della politica che non può sostituirsi alla magistratura -commentano Loris Rispoli, Presidente dell'Associazione “140”, Luchino Chessa e Angelo Chessa, rispettivamente Presidente e Presidente onorario dell'Associazione 10 Aprile- Siamo entrati nelle aule di Tribunali certi che quella frase la legge è uguale per tutti non avesse solo un valore simbolico ma reale, invece siamo stati trattati non da vittime ma da questuanti.

Sono passati 30 anni da quella tragica notte in cui 140 persone, uomini donne e bambini sono stati lasciati lentamente a bruciare e soffocare, senza che nessuno prestasse ne’ organizzasse soccorso. Finalmente una Commissione quella di inchiesta del Senato accerta e scrive che la vita a bordo è durata per alcuni per molte ore, quindi siamo di fronte a una strage non casuale ma piena di responsabilità. Chiediamo con dolore ma con dignità che ci vengano date delle risposte, non possiamo più tollerare i silenzi di trent’anni, il muro di omertà che si è frapposto fra noi e la Verità deve finalmente cadere.

Voi siete la massima espressione di questo Paese e della sua classe politica. Spetta a voi verificare e correggere quegli errori di cui sono piene indagini e sentenze, siete e dovete essere la voce critica di un Paese che non può continuare a vedere morire i propri figli nel silenzio e nell’indifferenza. Noi siamo e saremo qui, in attesa di una Verità e di una Giustizia, che troppo abbiamo atteso, che hanno messo troppo a scriversi ed agire, ma continuiamo a credere nelle Istituzioni e vi chiediamo di mettere fine a questo Dolore”.

“La recente sentenza del tribunale di Firenze è solo l’ultimo anello di una catena che nel tempo ha causato continue sofferenze ai familiari delle vittime. La commissione parlamentare d’inchiesta della passata legislatura ha svolto un lavoro importantissimo nell’escludere alcuni elementi che negli anni immediatamente successivi alla tragedia hanno di fatto ostacolato le indagini, come ad esempio la presenza della nebbia nella rada di Livorno la sera della tragedia. Quel lavoro va però proseguito e approfondito, ecco perché ci facciamo promotori di una proposta di legge che istituisca una nuova commissione parlamentare d’inchiesta, capace di squarciare il velo che ancora avvolge molti aspetti della vicenda e chieda la non più rinviabile riapertura dell’inchiesta della magistratura.

Ma abbia anche riguardo delle legittime aspettative dei familiari delle vittime. Su questa proposta di legge auspichiamo ci possa essere il più ampio consenso di tutte le forze politiche”. Lo dichiarano in una nota i deputati dem Andrea Frailis e Andrea Romano.

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