Migranti: mozione Pd condanna gli insulti a don Biancalani

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“Solidarietà per il parroco di Vicofaro, ferma condanna delle manifestazioni di brutalità e incitazioni all’odio”. Approvata a larga maggioranza, le opposizioni di centrodestra non partecipano al voto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2017 15:23
Migranti: mozione Pd condanna gli insulti a don Biancalani

Firenze – Solidarietà nei confronti di don Massimo Biancalani e condanna delle “manifestazioni di brutalità e incitazioni all’odio che nascondono il limite della dialettica e del normale dibattito politico”. Passa a larga maggioranza in Consiglio regionale una mozione del Partito democratico, che si schiera a fianco del parroco di Vicofaro, a Pistoia, dopo le “offese e manifestazioni di odio che sono state indirizzate a don Biancalani”, a seguito della pubblicazione, nel mese di agosto, di un suo post su Facebook con un gruppo di ragazzi profughi.

Hanno votato a favore Pd, Articolo 1-Mdp, Movimento 5 stelle e Gruppo misto-Tpt, non hanno partecipato al voto le opposizioni di centro destra. La mozione impegna la giunta regionale “a testimoniare unitamente al Consiglio regionale solidarietà nei confronti di don Biancalani e ad esprimere una ferma condanna in relazione a quanto accaduto”.

È stato il consigliere Massimo Baldi, primo firmatario – la mozione è nata per sua iniziativa, l’hanno sottoscritta anche altri consiglieri Pd, Niccolai, Marras, Baccelli, Gazzetti, Nardini, Ciolini, Giovannetti, Vadi, Sostegni, Mazzeo, Scaramelli, Pieroni, Rossi, Bambagioni – a illustrare il contenuto della mozione in Aula. “Biancalani ha deciso di dedicare la sua missione pastorale essenzialmente all’accoglienza dei migranti”, ha dichiarato.

“Le critiche o la non condivisione di certe posizioni sono una cosa, la violenza e il linciaggio verbale sono altro. Agli attacchi e alle minacce in rete sono seguiti atti concreti di intimidazione, quando alcuni ignoti hanno danneggiato alcune biciclette davanti alla casa del parroco. Poi un'organizzazione neofascista, con parole d'ordine fasciste e con metodi fascisti, ha preteso di andare a ‘verificare’ in Chiesa il ‘tasso di cristianesimo’ di Don Biancalani”. Di fronte a atti di “aggressione – ha aggiunto Baldi –, tutta l’aula dovrebbe schierarsi fermamente dalla parte della vittima”. 

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