Hanno lavorato per tutta l’estate a ripulire fiumi e torrenti di Firenze e Pistoia e hanno deciso di andare avanti anche in inverno. Sono i cosiddetti “migranti bonificatori”, giovani richiedenti asilo e protezione internazionale ospiti con AICS-AIG presso l’Ostello di Villa Camerata di Firenze e con la Federazione delle Misericordie della Toscana presso diverse strutture di Pistoia, che dopo una formazione realizzata in collaborazione con Chiantiformsono stati coordinati dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno per un programma di pulizie settimanali sui corsi d’acqua cittadini.
I risultati sono stati illustrati nel corso di un convegno tenutosi sull’Arno al Circolo Rondinella del Torrino dal Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino: «Un progetto con risultati davvero positivi sia in termini di coinvolgimento, integrazione e futuro inserimento lavorativo per i migranti che in termini di decoro urbano che di maggiore sicurezza idraulica per i fiumi e torrenti». Il convegno, al quale ha inviato i suoi saluti l’assessore all’Ambiente di Firenze Alessia Bettini, è proseguito con i resoconti di tutti i soggetti finora coinvolti ed è poi servito per annunciare il proseguo delle attività anche nel prossimo autunno-inverno, per valutare le prospettive di allargamento ad altre comunità e corsi d’acqua e ragionare sulle opportunità future per i “migranti bonificatori”.
Hanno poi preso la parola Francesco Tinti dell’Alleanza delle Cooperative della Toscana e Alessandro Salvi del Settore Politiche Immigrazione Regione Toscana. Le conclusioni sono state affidate all’Assessore Vittorio Bugli, che fin dalla firma delle convenzioni alla base del progetto aveva salutato con grande interesse l’iniziativa auspicandone uno sviluppo professionalizzante per coloro che ottengono la regolarizzazione per un periodo di tempo lungo.
«Ringraziamo il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno per questo percorso pilota e all’avanguardia – ha detto l’assessore Vittorio Bugli – che vogliamo ‘esportare’ in tutta la Toscana. La partenza potrebbe essere proprio in occasione dell’anniversario dell’Alluvione. Lavoreremo già dalle prossime settimane perché questo succeda e per estendere quindi l’esperienza a tutti i Comuni che si affacciano sull’Arno». I migranti sono intervenuti sui seguenti corsi d’acqua: fiume Arno e torrente Mugnone (Firenze), Rimaggio (Sesto Fiorentino), torrente Brana (Pistoia), torrente Ombrone (Pistoia). A Firenze sono stati raccolti 1120 Kg di rifiuti (540 Kg di indifferenziato, 200 Kg di vetro, 120 Kg di lattine, 260 Kg di plastica,) mentre altri 500 Kg sono stati raccolti a Pistoia.
I migranti, di età compresa fra i 18 e i 26 anni sono arrivati in Italia da Mali, Senegal, Gambia, Ghana e Costa d’Avorio. Nel corso del convegno hanno raccontato la propria esperienza, spiegando le nozioni imparate durante il corso di formazione, ma soprattutto spiegando di aver avuto «grande soddisfazione dal rapporto con i cittadini, che hanno apprezzato il loro lavoro e, in vari casi, hanno segnalato i tratti dei fiumi con più rifiuti e i punti da pulire».
Orientare al mondo del lavoro giovani migranti, richiedenti asilo e rifugiati. È questo l’impegno comune sancito dal protocollo d’intesa sottoscritto da Oxfam Italia e Cisl territoriale Firenze-Prato, il primo di questo genere a livello nazionale. “Programmare e realizzare percorsi di formazione, approfondimento e informazione sull’orientamento al lavoro dei migranti” è questa la finalità dell’accordo siglato dall’organizzazione umanitaria e dal sindacato, che collaboreranno a iniziative “rivolte alla lotta alla povertà e alla riduzione dell’esclusione sociale, anche attraverso l’individuazione di percorsi di inserimento lavorativo” e promuoveranno insieme campagne di sensibilizzazione sul tema delle migrazioni. Al via l’8 e il 9 novembre il primo corso di orientamento attivo al lavoro, sul modello di quelli già periodicamente svolti da Cisl, ma tarato sulle esigenze peculiari di 16 giovani migranti ospiti delle strutture di accoglienza di Oxfam a Firenze, ragazzi che sono ormai in Italia da circa 8-10 mesi.
Le due giornate, in particolare, saranno dedicate all’impostazione del curriculum vitae, alla profilazione e alle informazioni sulle varie tipologie contrattuali. “Se la nostra Repubblica è fondata sul lavoro, è logico che il canale principale per entrare a farne parte passi da qui. - dice Roberto Pistonina, segretario generale della Cisl Firenze-Prato - Da tempo abbiamo avviato dei corsi di orientamento e ricerca attiva del lavoro per i giovani italiani; ci è parso dunque giusto proporli, ritarati ad hoc e in collaborazione con Oxfam, anche a questi giovani che arrivano nel nostro Paese fuggendo da fame e guerre.
Perché i lavoratori non hanno colore. E perché anche così si combatte l’infamia del caporalato, che umilia i migranti e crea concorrenza sleale per i lavoratori e le imprese oneste”. Sbocco concreto del percorso formativo è infatti quello di consentire ai migranti di proporsi sul mercato del lavoroattraverso canali legali, alternativa alle reti parallele di lavoro nero e sfruttamento, nelle quali spesso rischiano di finire. “Siamo molto contenti dell’accordo sottoscritto con Cisl, grazie al quale potremo avviare una serie di iniziative e progetti dall’impatto incisivo a livello territoriale, per orientare i giovani migranti che accogliamo in Toscana a seguire un percorso di legalità e formazione, che eviti il rischio per loro di cadere nelle maglie del lavoro nero e dello sfruttamento”, aggiunge Alessandro Bechini, direttore dei programmi in Italia di Oxfam. Oxfam Italia attualmente offre infatti accoglienza e percorsi di integrazione a circa 230 migranti nelle province di Firenze, Arezzo, Siena e Livorno, provenienti da paesi come Ghana, Guinea, Nigeria, Senegal, Mali, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Eritrea, Pakistan, Afghanistan. “Grazie alla Cisl – conclude Bechini – abbiamo già chiuso anche un accordo con cinque agenzie interinali, quali Adecco, Gi Group, Ali, Lavoropiù, Sinergy, che in seguito alle giornate di formazione si impegneranno a supportare i ragazzi nella ricerca di lavoro e nella candidatura alle posizioni per le quali hanno offerte attive.
Un primo ma importante passo”.
“Dopo i fatti di Gorino, che hanno colpito la coscienza di molti in Italia e all'estero, ho ritenuto di chiamare, in pieno accordo con l'assessore alle politiche sociali Francesca Tanzini, il Prefetto di Ferrara, offrendo la disponibilità del nostro Comune, laddove ce ne fosse la necessità, ad ospitare la donna incinta, insieme ad altre donne e bambini, respinti con le barricate”. La proposta arriva dal sindaco di Volterra Marco Buselli. “Il Prefetto – prosegue Buselli - ha apprezzato molto la nostra disponibilità, dicendomi che al momento la partoriente si trova al sicuro, ma che comunque terrà di conto, nel caso servisse, la nostra volontà di dare una mano.
Credo che le barricate contro donne e bambini siano state una pagina vergognosa e che sia difficile far peggio. Per cui immagino che serva anche un segnale, per far capire che c'è un'Italia diversa, in cui l'accoglienza, il dialogo coi territori, rappresentano valori che ci devono contraddistinguere come Italiani. Sempre maggiori segnali di insofferenza tradiscono invece la perdita crescente di anticorpi nei confronti del razzismo e della xenofobia, che ormai sono dilaganti anche in settori inaspettati di popolazione”.