Marradi: stamani la manifestazione dei lavoratori dell’Ortofrutticola

Cappelletti (Lega nel Cdx): "Troppe incertezze"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 febbraio 2022 14:18
Marradi: stamani la manifestazione dei lavoratori dell’Ortofrutticola

"La Regione Toscana continuerà a tenere alta l'attenzione su questa crisi e continuerà a stare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali che si stanno battendo per difendere i posti di lavoro e una produzione importante per il territorio e per l'economia di tutta la zona" Così la vice presidente della Regione e assessore all'agricoltura Stefania Saccardi, che ha partecipato stamani alla manifestazione indetta a Marradi dalle organizzazioni sindacali, alla quale hanno partecipato i sindaci del Mugello, i parlamentari, la Città metropolitana, la Comunità montana e le altre istituzioni locali. 

“La politica è fatta di partecipazione e gesti concreti e dopo il consiglio comunale straordinario del gennaio scorso, stamani non ho voluto mancare alla manifestazione a Marradi, indetta dall’amministrazione comunale e dai sindacati, in sostegno dei lavoratori dell’Ortofrutticola del Mugello, per richiedere, ancora una volta, lo sviluppo di un piano industriale serio che valorizzi il territorio e la filiera corta, garantendo la salvaguardia occupazionale”.

Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia - centrodestra per il cambiamento, stamani presente a Marradi al corteo promosso dai sindacati, insieme a Raffaella Ridolfi, capogruppo di Siamo Marradi e Rodolfo Ridolfi, capogruppo azzurro all’Unione dei Comuni.

“Dopo gli sviluppi della vertenza in corso che riguarda la fabbrica dei marroni, annotano i tre esponenti, continuiamo ad essere profondamente preoccupati per quello che potrà essere il futuro dello stabilimento di Italcanditi. Per questo ribadiamo ancora una volta, la nostra contrarietà a veder trasportare altrove i macchinari per la produzione delle confezioni di Marron Glacés, oggi presenti nello stabilimento di Marradi, da destinare al mercato della produzione di alta qualità nè ci soddisfatta la promessa di mantenere la produzione dei Marron Glacés solo per il 2022”.

“Da parte dell’ente metropolitano, ribadisce ancora una volta il consigliere Gandola, serve un maggior impegno in questa vertenza. Non solo oggi, durante la contingenza, per consentire un positivo sbocco della vertenza, ma anche per il futuro, verso tutta la vallata dell’alto Mugello, verso cui abbiamo il dovere di garantire maggiori servizi a partire, ad esempio, da una più adeguata tutela del territorio, delle sue infrastrutture e della sua viabilità. La città metropolitana non può rimandare ancora una volta questa riflessione, occorre aprire subito un tavolo di lavoro e dimostrare, concretamente, di tenere davvero ai lavoratori dell’Italcanditi e a tutti i residenti della vallata che da troppi anni sono costantemente ignorati dalla politica Fiorentina”.

Il piano industriale presentato da Italcanditi e dal Gruppo de Feo, precedente proprietario dell'intera Ortofrutticola che tornerebbe a gestire un ramo d'azienda in forza di un contratto di affitto con opzione all'acquisto a scadenza, prevede che tutta la produzione dei marron glacé, cioè la principale produzione dello stabilimento di Ortofrutticola a Marradi, venga trasferita integralmente nello stabilimento di Bergamo "adducendo motivazioni economiche legate ai costi di produzione troppo elevati dello stabilimento mugellano rispetto a quelli dello stabilimento bergamasco di Italcanditi".

Per Cecilia Cappelletti, consigliera metropolitana della Lega nel Centrodestra per il cambiamento, e Andrea Bandelli, responsabile regionale economia della Lega, "pur ammettendo che il costo di produzione in Mugello sia più elevato come dichiarato da Italcanditi, resta il fatto che provenendo la gran parte dei marroni, materia prima dal centro-sud dell'Italia e soltanto una parte minoritaria dal territorio mugellano, quindi a km zero, i costi di trasporto per far giungere questa materia prima allo stabilimento di Bergamo sono sicuramente molto più elevati rispetto a quelli da sostenere per farla giungere allo stabilimento di Marradi e riducono significativamente quella convenienza economica alla base del trasferimento così come prospettato nel comunicato".

In conclusione "pur essendo la proposta di Italcanditi e de Feo apprezzabile, le motivazioni economiche del trasferimento della produzione principale a Bergamo non appaiono tali da giustificare da sole tale decisione, così come restano incertezze sulla reale tenuta nel medio lungo termine della struttura produttiva nella nuova configurazione proposta come contropartita per la perdita della produzione di marron glacé; rimangono, infine, numerose le perplessità su un' operazione di sostanziale riacquisto da parte del precedente proprietario di una azienda depotenziata e privata del suo prodotto di punta quindi indebolita ed impoverita sia strutturalmente che commercialmente".

Per questi motivi e per il rispetto dovuto nei confronti dei lavoratori di Ortofrutticola e delle aziende dell'indotto operanti sul territorio "occorrerà valutare attentamente il piano industriale proposto da Italcanditi e dal Gruppo de Feo, al fine chiederne eventuali aggiustamenti migliorativi e verificarne la realizzazione nei tempi previsti ponendo in ogni caso la salvaguardia dei posti di lavoro come condizione non negoziabile".

Notizie correlate
In evidenza