Marradi, proiettile nell'auto: minacciato il Sindaco

Arrivati da più parti messaggi di vicinanza al primo cittadino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 agosto 2015 17:11
Marradi, proiettile nell'auto: minacciato il Sindaco

Il sindaco di Marradi oggetto di gesti intimidatori. Lettere anonime e un proiettile incastrato tra lo sportello e lo specchietto retrovisore dell'auto di servizio.

Sono numerose e arrivate da più parti le manifestazioni di solidarietà e vicinanza pervenute al primo cittadino. "Troppe volte in questi anni abbiamo dovuto manifestare la nostra vicinanza ad amministratori pubblici che, anche nella civile Toscana, sono fatti oggetto di minacce e intimidazioni", sottolinea Rossi. "Nell'esprimere tutta la mia solidarietà al sindaco di Marradi voglio affermare ancora una volta che mai e poi mai atti del genere possono essere giustificabili. Purtroppo uno degli effetti di questa crisi pare essere un brutto vento di demagogia e risentimento anche nei confronti di chi ogni giorno lavora con passione e impegno, spesso tra mille difficoltà, al servizio delle nostre comunità. E in tutto questo dobbiamo registrare anche episodi come quello di Marradi. Agli inquirenti toccherà accertare i fatti, a tutti noi fare in modo che si ristabiliscano pienamente i valori della tolleranza e del dialogo".

Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani ha espresso la solidarietà sua personale e dell’Assemblea toscana a Tommaso Triberti, sindaco di Marradi. "Sono sconcertato, stupido e profondamente dispiaciuto di quanto sono venuto a conoscenza” ha detto Giani. Il presidente ha espresso “la solidarietà più forte e autentica, conoscendo la sua serietà ed il rigore dei sindaco Triberti nel suo lavoro al servizio per la comunità di Marradi".

“Al sindaco Triberti va tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza per la nuova intimidazione che ha subito. Atti gravi come questo non sono giustificabili perché sono estranei a qualunque logica democratica e vanno condannati con forza. Mi auguro che gli autori di un gesto così grave siano individuati al più presto”. Così il sindaco Dario Nardella commenta la notizia.

“Ferma condanna per gli atti gravi nei confronti del collega e amico sindaco Tommaso Triberti, al quale va tutta la nostra solidarietà e vicinanza - sottolineano i sindaci del Mugello -. Amministrare un comune nella situazione delicata che sta vivendo l’Italia è uno sforzo gigantesco, con momenti di difficoltà e tensione quotidiani, e un clima a volte esasperato. E’ una trincea quotidiana perché il Comune, in primis il sindaco, è un punto di riferimento per la cittadinanza, per la comunità, dai piccoli ai grandi problemi. Ma episodi come quelli denunciati dal sindaco Triberti non possono trovare alcuna giustificazione e vanno condannati e respinti con fermezza. A Tommaso ribadiamo la nostra stima e pieno sostegno”.

 “Condanna netta per questo grave episodio, non il primo, di minacce e massima solidarietà e vicinanza mia e di tutto il Pd della Toscana a Tommaso Triberti. Niente può giustificare fatti del genere, soprattutto nei confronti di sindaci che sono i primi punti di riferimento dei cittadini e che nel quotidiano si impegnano per la loro comunità. Agli inquirenti il compito di individuare i responsabili e le motivazioni che li hanno mossi. A Tommaso dico che a intimidazioni come questa si risponde continuando con il proprio lavoro non lasciandosi influenzare” così il segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini esprime solidarietà al primo cittadino.

"Ringrazio tutti, gli amici, i concittadini e sindaci del Mugello, personalità politiche per gli attestati di solidarietà e vicinanza - commenta il sindaco di Marradi Tommaso Triberti -. Credo e continuo a credere che si tratti di un gesto isolato, un gesto stupido, o di un balordo, a cui va dato pertanto il peso che merita. Ringrazio il prefetto per la solidarietà e l'attenzione che mi ha riservato - aggiunge - e, come invitato a fare, manterrò un rapporto più stretto con i carabinieri. Non sono preoccupato che questa situazione possa evolversi in ulteriori gesti - afferma -, quello che più mi dispiace è il clima che comunque ha patito e sta vivendo la mia famiglia. Le lettere ricevute o altri stupidi gesti non ci toglieranno certamente il sorriso, figuriamoci - conclude il sindaco Triberti - se possono far venire meno l'impegno nell'attività amministrativa".

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