DL Salvini: manifestazione domani contro razzismo e repressione

Il 17 novembre 2018 per le strade del centro. Potere al Popolo Firenze aderisce al corteo. Amato (PaP): "Parteciperò per fermare il decreto legge".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2018 23:50
DL Salvini: manifestazione domani contro razzismo e repressione

Sabato 17 novembre a Firenze scendono in Piazza contro Contro il DDL Salvini, accusato di razzismo e repressione, tante realtà politiche della sinistra critica: Firenze Antifascista; Centro Popolare Autogestito Firenze-Sud; Collettivo Politico Scienze Politiche; Rete Dei Collettivi Fiorentini; Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos - Campi Bisenzio ; Non Una Di Meno FirenzePotere al Popolo - Firenze; Rete Antirazzista Firenze; Comitato Comunista Toscano; PerUnaltracittà Firenze; ACAD-Firenze;Studenti Di Sinistra; COBAS; Ass.

Firenze città aperta; Libere Tutte; Comitato Fiorentino Fermiamo la Guerra; Assopace Firenze, Co.R.P.I. Compagnia Resistente Popolare Internazionale, CUB Firenze; Firenze riparte a Sinistra, L'Altra Europa con Tsipras.

“Sabato saremo in corteo a Firenze per manifestare contro il pesante clima di razzismo e repressione che sentiamo sempre più forte a Firenze come in tutta Italia -si legge nel documento di convocazione- Il corteo partirà da Piazza Ognissanti, per sostare davanti alla caserma dei carabinieri autori dello stupro alle due studentesse Usa. Proseguirà per via Palazzuolo, strada di convivenza etnica dove ci incontreremo con l’associazione Palazzuolo Strada Aperta, nel segno dell’antirazzismo.

Il corteo si dirigerà poi per la Prefettura, passando da San Lorenzo, per denunciare le disposizioni prefettizie di controllo sui Cas e più in generale le politiche del governo 5Stelle-Lega con l’approvazione del Decreto Salvini. Passando da Piazza Duomo e Piazza Repubblica passeremo in Piazza Signoria sotto le finestre del Sindaco Nardella, sceriffetto di questa città, che ha fatto della sicurezza e della lotta al degrado uno dei suoi principali cavalli di battaglia, nel solco del precedente ministro dell’interno Minniti e del suo ex sponsor Renzi.

Il corteo si concluderà quindi in Piazza San Firenze. Con questa manifestazione vogliamo esprimere anche la forte solidarietà verso la famiglia e gli amici di Riccardo Magherini, morto nel marzo del 2014, ed i cui esecutori sono stati assolti giovedì 15 novembre dall’accusa di omicidio colposo. Già le sentenze di primo grado e l’appello avevano molto sminuito le responsabilità dei due carabinieri che fermarono Riccardo, la Cassazione ha annullato anche le lievi condanne, legittimando di fatto l’uso della violenza nei fermi di polizia, ennesimo precedente che, viste anche le nuove disposizioni sull’ordine pubblico che prevedono uso dei taser e danno ancor maggior potere alle forze di polizia, non farà altro che aumentare la lunga scia di morti che lasciano le nostre forze dell’ordine.

Per un caso Cucchi dove forse si sta ottenendo giustizia, ve ne sono altri 20 che restano impuniti, da Giuseppe Uva, a Federico Aldrovandi a Riccardo Magherini. Se ce ne fosse bisogno questa sentenza ci conferma che la giustizia è molto difficile vederla trionfare nei tribunali e che sta a noi mantenere una memoria collettiva di quanto succede. Il corteo sarà l’occasione per esprimere la solidarietà forte verso i compagni/e condannati per i fatti delle Piagge e per tutti/e gli antifascisti in carcere, sotto processo e d’indagine”.

Potere al Popolo Firenze sarà al fianco di tutte quelle realtà che da anni lottano contro il razzismo e la repressione, con le false ricette sulla sicurezza che oggi sono a firma Salvini e Di Maio, ma che raccolgono un eredità segnata dalle politiche di Minniti.

"Aderisco e parteciperò al corteo manifestazione di domani, 17 novembre, contro razzismo e repressione: insieme a Potere al Popolo sarò al fianco di tutte quelle realtà che da anni lottano contro il razzismo e la repressione, con le false ricette sulla sicurezza. Le azioni degli ultimi governi - aggiunge Miriam Amato - hanno creato un clima di intolleranza, che serve ad alimentare una campagna elettorale permanente, i decreti sicurezza, compreso l’ultimo, dipingono un paese in cui la povertà è associata al degrado, in preda al criminale, all'uomo nero e l'immigrato.

Nonostante i reati siano in calo da circa 40 anni, nonostante la mancanza di correlazione fra essere immigrato ed essere criminale. Politiche strumentali - continua la consigliera - inducono le persone a credere che, privando una parte del paese dei diritti di cittadinanza, possa servire per sentirsi più sicuri. I dati dimostrano invece che l’affidarsi alle mafie locali o ai caporali è una conseguenza della miseria materiale, povertà e bisogno, che attanaglia tutti, senza distinzione di origine.

L’unica maniera, per sottrarre manovalanza alla criminalità organizzata, è creare una vera sicurezza sociale: lavoro, case e servizi sociali, ma soprattutto una comunità viva e funzionante. Questioni su cui il governo ha promesso tanto, ma non ha fatto praticamente nulla, mentre è stato celere sui condoni e sull’alzare i parametri per l’utilizzo dei fanghi in agricoltura. Per questo - sostiene la consigliera - come Potere al Popolo abbiamo deciso di partecipare al corteo del 17 novembre smontando la retorica del governo e mostrando come anche nella nostra città dilagano la precarietà più totale, soprattutto in uno de settori più in mostra, quello del turismo.

Dove la regola si chiama lavoro nero e grigio, in cui il sindacato è praticamente assente e in cui dobbiamo riportare: diritti, controlli e coscienza di classe. Il 17 è solo l’inizio di un percorso, ricostruiremo un tessuto sociale ed un senso di comunità sfaldato strumentalmente da chi gioca con le paure e le debolezze altrui", conclude la consigliera di Potere al Popolo Miriam Amato.

Don Biancalani not welcome”, è questo il testo di uno striscione che CasaPound ha affisso stanotte in via Baccio da Montelupo, a Casellina, a pochi metri dalla Casa del Popolo dove era in programma oggi, la conferenza del prete Massimo Biancalani per parlare di immigrazione. “Don Biancalani non è il benvenuto a Scandicci”, chiarisce in una nota il referente di CasaPound Scandicci, Matteo Daddi, “per le sue posizioni, che sarebbe meglio definire ‘ossessioni’, filo immigrazioniste.

Si tratta, è bene ricordarlo, del Responsabile di una struttura di accoglienza chiusa dalla prefettura di Pistoia perché non in regola e che ha ospitato anche spacciatori. Biancalani è diventato ormai un’icona della sinistra anti-italiana”. “Non passa giorni in cui qualche richiedente asilo non si macchi di reati gravissimi che vanno dallo spaccio di droga, alle rapine fino agli stupri e gli omicidi più efferati”, prosegue Daddi, “e la presenza di Biancalani e di tutto il carrozzone pro-immigrazione è soltanto un’offesa verso la vittime di tali crimini e verso cittadinanza scandiccese, che sta già subendo l’impatto devastante di un’accoglienza indiscriminata spinta dalla sinistra italiana che purtroppo ancora governa il nostro Comune”. “Ricordiamo solo un paio di episodi recenti che hanno visto protagonisti i richiedenti asilo sul nostro territorio: lo spaccio lungo le fermate della tramvia ad opera di bande nigeriane”, conclude il referente di CasaPound Scandicci, “e le molestie subìte sempre in tramvia, e sempre da immigrati più o meno irregolari, da tante donne sole, compresa la figlia del Sindaco Fallani che nell’estate dell’anno scorso denunciò il fatto sui giornali.

Potremmo ricordare molti altri episodi e situazioni di degrado provocate dai cosiddetti ‘richiedenti asilo’, ma chiunque può informarsi su internet. Ciò che a noi di CasaPound preme sottolineare è che se la situazione dell’immigrazione nella nostra città è ormai giunta a livelli intollerabili e, ancor più intollerabile, è che si accolga una persona che fa apologia dell’immigrazione indiscriminata, di massa. Ecco per quale motivo, per noi, Don Biancalani non è assolutamente il benvenuto a Scandicci”.

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