Elezioni regionali: servono 10 mila firme per presentare nuove liste

Toscana Rossa: "Inaccettabili e antidemocratici gli ostacoli che stiamo trovando"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 Agosto 2025 18:05
Elezioni regionali: servono 10 mila firme per presentare nuove liste

"Toscana, è ora!". Un nome, quello della Lista civica per Tomasi presidente, che racchiude un programma chiaro: in questa tornata elettorale si può cambiare, dopo 55 anni di potere senza alternanza democratica. È ora di farlo. Per iniziare a decidere, a investire, a dare una guida chiara per la Toscana, per il suo sviluppo economico, per le infrastrutture su cui da anni mancano progetti e investimenti, per una sanità pubblica che tagli gli sprechi e investa sui servizi, senza più mettere le mani nelle tasche dei cittadini come ha fatto il governatore uscente con l'Irpef.

Tomasi è scritto in blu ma un "è ora" spicca in rosso, lista civica è ben riconoscibile come a rivendicare la volontà di entrare in Consiglio regionale per essere quel presidio civico per le istanze di tutti i toscani che fino ad oggi è mancato.

Nata da un movimento trasversale, dal basso e dalla società civile, la lista "È ora!" ha subito raccolto persone impegnate nello sport e nel sociale, professionisti e molti medici, amministratori di territorio, persone altamente rappresentative, tra le quali anche tanti delusi del centrosinistra, tutte riconosciute e riconoscibili, che vedono nel sindaco di Pistoia la persona giusta per cambiare ora. La lista civica inizierà a breve la raccolta firme: obiettivo quota 10 mila.

"La nostra partecipazione alla sfida regionale – fa sapere il comitato promotore della lista civica "È ora! Tomasi presidente" – è prima di tutto garanzia di pluralismo e poi rappresenta un arricchimento per la coalizione di Centrodestra, in termini di idee e di persone, e per i concittadini toscani che non vogliono più una Toscana ostaggio di accordi al ribasso, logiche di palazzo, macchinazioni di potere senza naturale alternanza democratica. Senza il supporto dei civici non si materializza alcuna possibilità per il cambiamento e l'alternanza".

"Nonostante Giani si riempia la bocca con belle parole quali democrazia e partecipazione – prosegue il comitato –, sono stati posizionati degli ostacoli ingombranti – 10 mila firme da raccogliere in poco tempo –, con l'obiettivo di frustrare la partecipazione democratica, di ridurre i competitor, di tenere alla porta quante più persone possibile, cioè per continuare a fare il bello e il cattivo tempo, senza controllori. C'è una logica di perpetuazione del potere che va interrotta, anche perché dopo 55 anni ininterrotti si perde il contatto con la realtà e si smette di rappresentare i cittadini".

"Ad ogni modo, non ci spaventa quota 10 mila perché abbiamo lavorato per raccogliere intorno al progetto civico persone serie e attive, grazie alle quali siamo presenti in ogni provincia toscana e siamo pronti. Il primo passo verso il cambiamento è la nostra partecipazione alla tornata, stiamo lavorando quotidianamente per questo".

"Tomasi, a differenza del presidente uscente, ha dimostrato di non limitarsi a incontrare le persone ma ha sempre capito le necessità trasformandole in azioni di governo. È un sindaco giovane, che conosce bene cosa voglia dire alzarsi alle 5 e lavorare. È un sindaco capace e ha dimostrato di governare".

"Vogliamo essere la prima lista civica trasversale – conclude il comitato – ad entrare in consiglio regionale rendendo possibile l'alternanza e il buon governo, continuando da dentro a essere un presidio civico di tutti i toscani".

Secondo il decreto pubblicato il 13 agosto 2025, le liste politiche senza rappresentanza consiliare in Regione devono raccogliere quasi 9 mila firme certificate, entro la brevissima finestra di 30 giorni.

"Oggi eravamo a Prato, una Città in cui il campo largo è finito con il Commissariamento del Comune e dove è stato chiarito che c'è un limite di spazi richiedibili per l'occupazione di suolo pubblico. Ma non è certo responsabilità nostra se anche in questa circoscrizione si devono raccogliere centinaia e centinaia di firme, per concorrere al risultato necessario di 10.000 in tutta la Regione -dichiara Antonella Bundu, candidata Presidente della Giunta Regionale per Toscana Rossa- Come Toscana Rossa abbiamo iniziato ormai da giorni in tutti i territori, riscontrando come spesso le regole appaiano pensate per impedire la partecipazione. C'è chi ci ha chiesto 30 giorni di preavviso, praticamente quelli che ci separano dalla data di consegna delle firme.

La modalità autoreferenziale e irresponsabile di agire del Presidente uscente Giani, di convocare le elezioni in piena estate e lasciando nell'incertezza della data fino all'ultimo, vede un ulteriore elemento di difficoltà. La nostra elezione sarà una garanzia di democrazia per chiunque, perché è evidente che nessuna delle realtà presenti in Consiglio regionale ha voluto evitare questa situazione. Un meccanismo significativo di autoreferenzialità e di debolezza.

Come detto ai microfoni di NovaRadio questa mattina, è significativo anche vedere altre coalizioni litigare sulla composizione delle liste, mentre per noi c'è stata la necessità di definirle molto prima. Per fortuna non siamo la sinistra litigiosa e frammentata che si racconta spesso, ma siamo un percorso radicato e con una progettualità chiara".

Anche Democrazia Sovrana Popolare sottolinea in un ricorso come questa imposizione “violi i diritti fondamentali all’elettorato passivo e attivo, garantiti dalla Costituzione italiana”. Il suo ricorso evidenzia inoltre come la Regione Toscana fosse “ben consapevole della data naturale di scadenza del mandato dell’attuale giunta (nata nel 2020) da anni, ma abbia emanato il decreto di indizione elettorale solo a 30 giorni dal voto” riducendo di fatto il tempo a disposizione per l’organizzazione delle nuove liste, questo, si legge nel testo, favorisce di fatto soltanto i partiti già rappresentati in consiglio, escludendo praticamente le altre forze politiche.

I ricorrenti chiedono al TAR di annullare il decreto di indizione elettorale e di rinviare la data delle elezioni regionali, affinché venga garantito un tempo sufficiente per la raccolta delle firme. In subordine, si chiede una riduzione proporzionale delle sottoscrizioni da raccogliere, a un sesto di quelle attualmente previste, alla luce del tempo limitato concesso dalla Regione. Quale sarà la decisione del TAR Toscana nelle prossime settimane?

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