Maniaco, stesso DNA sul nastro adesivo strappato con i denti

​Gli inquirenti hanno convocato ed ascolteranno nuovamente le prostitute

Antonio
Antonio Lenoci
07 maggio 2014 18:27
Maniaco, stesso DNA sul nastro adesivo strappato con i denti

 Le donne che negli ultimi anni hanno subito violenze e sevizie più o meno riconducibili alle modalità messe in atto dal maniaco saranno chiamate a dare tutti i particolari utili per trovare l'omicida di Ugnano.

Identikit. Le denunce non avrebbero un volto comune, riconoscibile da parte di tutte le vittime che nel tempo avrebbero offerto elementi diversi agli inquirenti in sede di verbalizzazione. Simile sembrerebbe essere invece l’approccio con cui l’uomo riesce a far salire in auto le prostitute, la promessa di denaro in cambio di una attività sessuale di carattere ludico, una specie di sfizio che potrebbe essere l’escamotage per attirare le vittime allontanando la finalità di un vero e proprio rapporto sessuale. Il problema dell’attendibilità. Qualcuno ha già sollevato perplessità in merito a notizie diffuse nelle ultime ore che darebbero le vittime di aggressione non attendibili a causa della tossicodipendenza e di vari problemi psicologici riscontrati. Si rischierebbe in tal modo di identificare non il killer ma la vittima ideale, ovvero colei che non ha rilevanza come testimone.

Il DNA sul nastro adesivo strappato con i denti. I carabinieri avrebbero repertato la stessa traccia genetica in 3 aggressioni compiute tra Firenze e Prato: luglio 2011 a Prato, marzo 2013 ad Ugnano, 21 febbraio a Calenzano. 

Ma quale collegamento c’è con il Mostro di Firenze? Lo abbiamo domandato ad Alessandra Severi giurista criminologa, appassionata del caso del Mostro, da poco ha pubblicato con la sociologa Wilma Ciocci il libro "Flop Criminologico, il caso Pietro Pacciani". "Due semplici motivi - sottolinea la dottoressa Severi - il luogo, Firenze, che si tinge ancora una volta di nero e la donna, che deve essere “punita”. Il Mostro uccideva l’uomo per poi esplorare e predare con le escissioni il corpo della donna.

L’assassino di Andrea Cristina, non solo l’ha voluta uccidere, ma anche crocifiggere". Un uomo solo? "Non credo si possa attribuire questa morte ad una banda di criminalità organizzata legata alla prostituzione. La vittima poteva essere un’eventuale risorsa da sfruttare, quindi non vi sarebbe stato alcun interesse per la sua morte. Credo che si tratti più probabilmente di un singolo individuo. Le sevizie perpetrate sul corpo della vittima spingono a ritenere che l’autore sia un sadico sessuale, con il preciso scopo di ripulire il mondo da soggetti che per lui devono essere eliminati, nel caso specifico delle prostitute, e con la crocifissione ha lanciato il suo messaggio".

Cercava l'attenzione dei media o ci è finito per errore? "Se fosse confermata la componente seriale è certo che in questo momento l'attenzione dell'opinione pubblica vede l'omicida gioire della popolarità conquistata".

Una delle ipotesi è quella che si possa trattare di un soggetto che ama molto se stesso ed odia il mondo con cui si sente in aperta rivalità: “I narcisisti – ci spiega la psicologa fiorentina, Stefania Marconi - sono di solito intelligenti, simpatici, geniali, eloquenti, incantatori, desiderosi di conquistare tutti e molto sicuri di sé. Un narciso un giorno ti fa sentire una regina e un altro ti mortifica e critica aspramente oppure t’ignora completamente. Spesso gli stolker sono narcisisti che non possono accettare che la loro donna li abbia lasciati: loro così belli, intelligenti.

Sono uomini che vogliono il potere sulle loro donne, o quelle che ritengono essere tali nella loro mente. Probabilmente si tratterebbe di un soggetto impotente? Questo non fa che arricchire la casistica tradizionale che vede l’uomo rivalersi con violenza sulla donna, proprio perché da una donna è stato deriso o allontanato a causa della sua impossibilità ad avere rapporti. Possibilità che possa compiere errori per farsi trovare? Difficile. Se continuasse ad uccidere il suo profilo subirebbe una evoluzione e allora potrebbero entrare in causa altri meccanismi. Per farsi vedere, per attirare l'attenzione allora potrebbe costituirsi ma solo per provare che è stato lui ad escogitare tutto e mettere in atto il crimine, e prendersene il merito”

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