La Toscana esporta prodotti agricoli, ma difende il riso dal prodotto straniero

Buoni dati sull'export agricolo, serve investire nell'innovazione che permette alle aziende di presentarsi al meglio sui mercati esteri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2017 15:39
La Toscana esporta prodotti agricoli, ma difende il riso dal prodotto straniero

In Toscana passa una mozione, che vede come primi firmatari Marco Stella (Fi) e Simone Bezzini (Pd), approvata con voto unanime dal Consiglio regionale con l'obiettivo di proteggere la qualità e l’immagine del riso e dei prodotti derivati, fondamentali per l’economia di alcune aree della Toscana come la Maremma.Nelle stesse ore il ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina durante un sit in organizzato da Coldiretti sotto al ministero dell'Agricoltura avverte: "Firmeremo un decreto con il ministro dello Sviluppo Economico per sperimentare l'origine in etichetta per il riso, proprio come fatto per latte e grano".

 L’atto, ricordando come nel 2016 è arrivata in Italia un’enorme quantità di riso straniero, e che sono state riscontrate partite di riso pericolose per la salute dei consumatori per la presenza di residui antiparassitari e tossine oltre i limiti di legge, impegna anche la Giunta ad “aumentare l’attenzione e i controllo sulla produzione e sul commercio di riso, con un opportuno monitoraggio dei prodotti importati”."Quello dell'etichettatura del riso - sottolinea Stella - è un obbligo che va disciplinato per legge, come per il latte e il grano, e salutiamo positivamente l'annuncio della sperimentazione per l'origine dell'etichetta per il riso annunciata oggi dal ministro Martina.

Il Dossier #SosRisoItaliano, elaborato della Coldiretti su dati Istat, ci informa dell'aumento di importazioni di riso dai Paesi asiatici. Un pacco di riso su 4 venduto in Italia è straniero ma non si vede per la mancanza dell'obbligo della provenienza in etichetta. Occorre invece indicare al consumatore la provenienza del prodotto, per informarlo e renderlo consapevole della scelta".

 Intanto l'Export toscano cresce, tanto che secondo i dati Istat rielaborati dal Centro Studi di Confagricoltura nel 2016 si è registrato un incremento delle vendite dei prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca per un valore di 277 milioni di euro rispetto ai 265 milioni registrati nel 2015. Un dato che quindi rispetta il trend di crescita registrato nell'ultimo triennio considerato che, nel 2014, l'export faceva segnare un valore di 261 milioni. Per quanto riguarda l'industria agroalimentare nel suo complesso l'incremento è ancora più netto: dal 2014 al 2016 si è registrato un +20%

“Questi dati – spiega Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana - ci dimostrano come la Toscana sia un territorio vivo che riesce a produrre eccellenze grazie al lavoro combinato di tutta la filiera rendendo i nostri prodotti ambiti a livello internazionale. Al tempo stesso non dobbiamo dimenticare l'importanza di investire nell'innovazione che permette alle nostre aziende Agricole di essere competitive e di presentarsi al meglio nei mercati esteri. Da questo punto di vista la Regione Toscana deve contribuire alla crescita valorizzando e promuovendo l'occupazione nelle fattorie, rendendo semplici i processi di crescita e veloci gli atti di ammodernamento perché sarà proprio su questi temi che si basa la sfida dei prossimi 10-15 anni.”

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