La Toscana del vino che cambia per un consumatore sempre più attento

Il Chianti Classico presenta in anteprima a Milano il progetto “UGA”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2021 14:23
La Toscana del vino che cambia per un consumatore sempre più attento

Nuovo sprint per le vendite di Brunello di Montalcino a ottobre. Alla vigilia dalla 30^edizione di Benvenuto Brunello (19-29 novembre), il principe dei vini toscani si presenta con un record assoluto di contrassegni di Stato consegnati dal Consorzio per le bottiglie pronte a essere immesse sul mercato: secondo l’ente certificatore Valoritalia, sono 1,5 milioni le fascette distribuite nel mese, +106% sul pari periodo del 2020 e il 177% in più rispetto alla media degli ultimi 13 anni.

Si tratta della miglior performance mensile dal 2008 (primo anno di rilevazione dati), che proietta a un equivalente di 8,5 milioni le bottiglie (in larghissima maggioranza dell’annata 2016 e della Riserva 2015) immesse sul mercato nei primi 10 mesi di quest’anno, il 53% in più rispetto alla media registrata nell’ultimo quinquennio (+52% sul 2020). La crescita del Brunello nei primi 10 mesi di quest’anno è ora quadrupla rispetto al pur notevole incremento medio di tutte le denominazioni toscane sul periodo (+13,3%).

In doppia cifra anche il risultato nei dieci mesi del Rosso di Montalcino (+14%), protagonista anch’esso di un ottobre da ricordare (+61% sul 2020).

“Il mercato – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci - sembra voler premiare le nostre denominazioni e il 30° anniversario della nostra anteprima, la prima organizzata in Italia. Ci presentiamo a Benvenuto Brunello in ottima salute e lo facciamo per la prima volta nel mese di novembre, periodo che riteniamo essere migliore dal punto di vista commerciale. La nostra scelta è stata trasparente e condivisa dalla Regione, che ha perfettamente compreso. Ora ci aspettano 11 giorni importanti, in cui oltre alla stampa nazionale ed estera si alterneranno tutti i nostri stakeholder: dai Master of wine ai sommelier dell’alta ristorazione, dai blogger agli operatori professionali dell’horeca, fino ai winelover”.

L’analisi sulle fascette rileva come l’annata 2015, compresa la sua Riserva, sia già praticamente sold out con oltre 10 milioni di contrassegni rilasciati, mentre sono quasi 8,6 milioni le fascette relative alla 2016 già rilasciate nei primi 10 mesi dal suo esordio commerciale. Cartina tornasole al periodo d’oro del Brunello è poi, secondo l’analisi del Consorzio, la netta contrazione delle giacenze dell’imbottigliato in cantina, con un -25% rispetto a 12 mesi fa. Buone notizie, infine, dal prezzo dello sfuso, segnalato in crescita (900-1050 euro/hl) di oltre il 15% sul pari periodo dello scorso anno.

Approfondimenti

Benvenuto Brunello, al via venerdì 19 con 2 giornate riservate alla stampa nazionale e internazionale, debutta con un nuovo format nell’inedita collocazione autunnale in occasione dei suoi 30 anni. A Montalcino, 11 le giornate di degustazioni previste con 119 cantine per tenere a battesimo il Brunello 2017, il Brunello Riserva 2016 e il Rosso di Montalcino 2020 assieme a winelover e operatori.

 L'impronta digitale di un vino e di una denominazione coincidono spesso con il profilo del suo paesaggio, imparare a leggerlo, ad apprezzarne le sfumature e a valorizzarne le differenze sono la chiave per rafforzare l’identità del prodotto.

Da questi presupposti è nato il progetto di suddivisione del territorio di produzione del Chianti Classico in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità, per arrivare ad indicare in etichetta il nome del borgo o villaggio. Le norme nazionali ed europee consentono infatti che per i vini DOP si possa fare riferimento a unità geografiche aggiuntive, identificate all’interno della zona di produzione della denominazione.

Il 22 novembre al Mudec di Milano, Luciano Ferraro, capo-redattore del Corriere della Sera accompagnerà Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio, in un viaggio virtuale attraverso le future UGA del Gallo Nero.

“E’ il territorio che fa la differenza è da sempre uno dei nostri motti preferiti.” – afferma Giovanni Manetti - “Quello del Chianti Classico è un territorio davvero unico, coperto per due terzi da boschi e con solo un decimo di areale dedicato alla viticoltura, che oggi per oltre il 50% segue i dettami dell’agricoltura biologica (52,5% della superficie vitata rivendicata). Un territorio capace di esprimersi al massimo in tutte le declinazioni del Gallo Nero. Il vino, come spesso ho affermato, rispecchia il territorio come un’immagine fotografica in negativo, e per questo è così importante sia preservare il suo contesto ambientale e paesaggistico che poterlo raccontare al consumatore, nelle sue varie sfaccettature, anche attraverso l’etichetta.”

Fra i principali obiettivi del progetto, quello di rafforzare la comunicazione del binomio vino-territorio, aumentare la qualità in termini di identità e territorialità, consentire al consumatore di conoscere la provenienza delle uve e, non ultimo, stimolare la domanda attraverso la differenziazione dell’offerta. L’introduzione del nome del villaggio in etichetta servirà infatti ad intercettare e soddisfare l’interesse dei consumatori che, in numero sempre maggiore, desiderano approfondire la conoscenza del rapporto fra i vini del Gallo Nero e il loro territorio di origine.

Per questo il territorio di produzione del Chianti Classico è stato suddiviso in alcune aree, distinguibili in base a criteri specifici quali la riconoscibilità enologica, la storicità e la notorietà: San Casciano, Greve, Montefioralle, Lamole, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina e San Donato in Poggio.

Da sottolineare che in una prima fase, le Unità Geografiche Aggiuntive saranno applicate alla sola tipologia Gran Selezione, con la disponibilità e l’apertura all’utilizzo anche per le altre due tipologie in un prossimo futuro: una scelta di importanza strategica per rafforzare l’intento delle UGA di rappresentare le eccellenze del territorio, potendo così competere, in modo più incisivo, con i più grandi vini del mondo.

La giornata milanese proseguirà nel pomeriggio al Westin Palace, con la degustazione di oltre 200 vini di 62 aziende del Gallo Nero oltre ad un banco di assaggio del Vin Santo e dell’Olio DOP del Chianti Classico e due seminari condotti da Massimo Castellani. Come per la presentazione della mattina, l’evento pomeridiano, organizzato in collaborazione con AIS Lombardia, è rivolto esclusivamente agli operatori del settore e alla stampa.

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