Frodi e truffe, colpite in Toscana 100.000 famiglie all’anno

I dati Federconsumatori. Nel 2024 circa 14mila cittadini si sono rivolti agli sportelli: portati a termine 5027 reclami

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 Luglio 2025 14:34
Frodi e truffe, colpite in Toscana 100.000 famiglie all’anno

Firenze, 31-7-2025 -Nel 2024, sempre più cittadini toscani si sono rivolti a Federconsumatori per far valere le proprie ragioni a seguito di truffe o diritti: 14mila cittadini si sono rivolti agli sportelli e sono stati portati a termine 5027 reclami, in forte crescita rispetto ai numeri del 2023, rispettivamente 11.307 e 3959. Parallelamente, è cresciuto il valore economico restituito ai cittadini grazie all’azione di Federconsumatori attraverso rimborsi e storni: 639.883 euro nel 2024, rispetto ai 422.477 euro del 2023.

Alla cifra del 2024 vanno aggiunti altri 196.250 euro derivanti da risarcimenti (sia giudiziari che transattivi), che nel 2023 sono stati 207.300 euro. In tutto, Federconsumatori Toscana ha fatto riavere ai cittadini toscani oltre 836mila euro nel 2024, l’anno prima oltre 626mila. In generale, in Toscana, i nuclei familiari colpiti dalle frodi sono circa 100.000 all’anno, ed è tra le prime regioni in Italia per le richieste di aiuto agli sportelli.

“Un quadro inquietante, i dati confermano la crescente esposizione dei cittadini a truffe sempre più sofisticate – dice la presidente di Federconsumatori Toscana Laura Grandi -. Per questo è fondamentale rivolgersi agli sportelli prima di sottoscrivere qualsiasi contratto o inviare dati sensibili. Federconsumatori dimostra che difendersi da queste frodi è possibile, siamo un presidio di legalità e giustizia sociale. Cari cittadini, non siete soli e non dovete sentirvi soli”.

Spiega Fabio Berni (segreteria Cgil Toscana): “La transizione digitale, insieme a quella green, rappresenta un pilastro imprescindibile per lo sviluppo industriale, economico e sociale del nostro territorio per i prossimi anni. Si tratta di trasformazioni profonde, che investono l’intero tessuto produttivo e il modo stesso di vivere e lavorare. Come evidenziato dall’indagine di Federconsumatori, il nuovo scenario richiederà un forte impegno regolatorio da parte degli attori pubblici e un’attenzione crescente alle garanzie per lavoratori e cittadini. Questo sia per contrastare le truffe che tali strumenti possono facilitare, sia per tutelare i diritti in un contesto che cambia rapidamente”.

Approfondimenti

I NUMERI E I SETTORI DEI RECLAMI

Nel confronto tra il 2023 e il 2024, si conferma la centralità del settore energia, che resta al primo posto con una quota stabile del 32% dei reclami in entrambi gli anni. Seguono le segnalazioni relative alla telefonia, che nel 2024 rappresentano il 20%, in lieve calo rispetto al 23% dell’anno precedente. Anche i servizi finanziari mantengono un peso significativo, con un 18% dei reclami sia nel 2023 che nel 2024.

Crescono invece i problemi legati ai beni di consumo, che passano dal 14% al 18%, segno di un aumento delle controversie su acquisti, contratti e garanzie. Scendono invece le segnalazioni nell’ambito della sanità (dal 5% al 4%) e dell’istruzione (dal 3% al 2%). Infine, restano pressoché stabili i reclami legati al turismo, in lieve aumento (dal 3% al 4%), e ai trasporti, che si confermano al 2%.

I RIMBORSI OTTENUTI DA FEDERCONSUMATORI TOSCANA

Nel 2024 si registra un aumento significativo dei rimborsi per i cittadini toscani rispetto all'anno precedente, con una crescita diffusa in quasi tutte le province.

Firenze si conferma in testa sia per volume che per valore dei rimborsi: dai 201.605 euro del 2023 si è passati a 263.558 euro nel 2024, con un incremento del 30,7%. Anche Pisa mostra una crescita importante, con 75.528 euro recuperati nel 2024 rispetto ai 54.829 euro dell'anno precedente (+37,7%). Pistoia segue un trend simile, aumentando del 41,7%, mentre Siena raddoppia quasi i propri risultati, passando da 26.527 a 55.004 euro, con un salto del 107,4%.

Straordinaria la performance di Arezzo, che vede più che duplicati i rimborsi: da 20.793 a 54.633 euro, con un incremento del 162,7%. Crescita netta anche a Lucca (+77,4%) e a Grosseto, che passa da 13.528 a 29.233 euro, con un aumento del 116%. L’unica provincia che segna un leggero calo è Massa-Carrara, che scende del 4,3%, pur mantenendosi su cifre elevate (oltre 34.000 euro recuperati nel 2024).

Degno di nota il forte recupero di Prato, che nel 2024 raggiunge 15.462 euro contro i 3.634 del 2023, con una crescita del 325,4%. Ancora più marcato il balzo di Livorno, che con i suoi 13.498 euro rimborsati nel 2024 segna un +558,6% rispetto all’anno precedente.

A queste cifre si aggiungono i risarcimenti giudiziari e transattivi per un totale (nel 2024) di 196.250 euro, distribuiti tra le dieci province, con il contributo più alto a Firenze (62.500 €) e Pisa (36.000 €).

LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE NEL 2024 IN TOSCANA: IL FOCUS

Le truffe più diffuse nel 2024 in Toscana sono: vendite aggressive (energia, telefonia, call center); truffe bancarie digitali (phishing, vishing, clonazione voce/volto con IA); falsi annunci e-commerce, vacanze truffa, prodotti contraffatti; truffe sentimentali sui social e furti d’identità.

Negli ultimi anni si è registrata una vera e propria esplosione delle frodi ai danni dei consumatori, alimentata da fattori strutturali e tecnologici. La crescente digitalizzazione, accentuata dalla pandemia, e l’aumento dei pagamenti elettronici (+132% tra il 2020 e il 2024) hanno esposto i cittadini a nuove e più insidiose forme di raggiro. Le organizzazioni criminali sfruttano con crescente abilità le vulnerabilità dei servizi digitali, arrivando a clonare voce e volto delle vittime tramite l’uso dell’intelligenza artificiale.

Le truffe passano oggi da canali sempre più comuni: telefonate finte di familiari in difficoltà, offerte di lavoro false, email di phishing, finte convocazioni giudiziarie e richieste fraudolente da falsi operatori bancari. Particolarmente insidiose le truffe sentimentali, che attraverso i social media colpiscono persone vulnerabili, carpendo fiducia e ottenendo denaro con falsi pretesti affettivi.

Come ricorda la presidente di Federconsumatori Toscana, Laura Grandi: “Le banche non chiedono mai password o codici via telefono o email. È fondamentale essere prudenti e rivolgersi agli sportelli per ogni dubbio. La prevenzione è il primo strumento di difesa”

LE SPECIFICHE

Tra le segnalazioni vi sono le pratiche commerciali scorrette, soprattutto nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni. Si tratta di vendite ingannevoli, abbonamenti attivati senza consenso chiaro o offerte apparentemente gratuite che si rivelano a pagamento. Particolarmente pericolose le truffe telefoniche tramite call center: con una semplice risposta affermativa ("sì"), i truffatori possono attivare contratti non richiesti. È per questo che l’invito alla prudenza è fondamentale, anche nei gesti più banali.

Ci sono poi le frodi bancarie, in forte espansione attraverso tecniche come phishing e vishing. Le vittime ricevono falsi messaggi o telefonate che sembrano provenire da istituti bancari, con richieste di codici o credenziali. Una volta ottenuti i dati, i truffatori svuotano i conti in pochi istanti. Nessuna banca – ricorda Federconsumatori – chiede mai tali informazioni via email o telefono.

Figurano anche le controversie contrattuali legate ai consumi, che spaziano da prodotti non consegnati o non conformi, al rifiuto delle garanzie da parte dei venditori, passando per le truffe sulle case vacanze o l’acquisto inconsapevole di merce contraffatta online. Crescono inoltre le denunce per prodotti dimagranti pericolosi venduti sui social, spesso accompagnati da informazioni false o fuorvianti.

Accanto a queste tipologie più note, emergono anche fenomeni in crescita come le false vendite porta a porta che nascondono furti, le truffe legate al gioco d’azzardo, al sovraindebitamento, e alla sanità privata.

Infine, un capitolo delicato e sempre più diffuso: le truffe sentimentali. Si sviluppano attraverso i social network, dove i truffatori – spesso con false identità e storie inventate – riescono a instaurare relazioni affettive per poi estorcere denaro alle vittime, spesso sole o fragili. Le storie possono durare mesi o anni, con richieste di denaro per presunte emergenze o spese di viaggio mai avvenute. Le vittime, prevalentemente donne e uomini adulti, spesso non denunciano per vergogna, ma subiscono profonde conseguenze emotive.

Per questo Federconsumatori offre anche un supporto psicologico gratuito, oltre all’assistenza legale. 

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