Covid19: la Cgil Firenze lancia una “piazza virtuale” per la Fase2

Dalla prossima settimana, per discutere di come ripartire dalla crisi aperta dal coronavirus, un appuntamento periodico in video diretta on line con ogni sindaco dell’area fiorentina. Lunedì sarà pubblicato su Facebook il primo di una serie di interventi esterni da parte di esperti. Il gruppo Pd e la lista Nardella aderiscono all'appello. Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani: “E' un dovere garantire la sicurezza per tutte le categorie e per tutti i lavoratori”. Del Panta: “Permettere la riapertura prima possibile dei settori produttivi”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2020 15:40
Covid19: la Cgil Firenze lancia una “piazza virtuale” per la Fase2

Firenze, 18-4-2020- La drammatica sfida che le conseguenze del Covid19 lanciano alla società è una prova che richiede l’attivazione di tutte le risorse umane, civili, morali ed intellettuali per affrontare con efficacia e giustizia ciò che di inatteso ci aspetta nel prossimo futuro.

"In una analoga preoccupante situazione la nostra organizzazione avrebbe certamente organizzato molti dibattiti pubblici, per ragionare insieme su come uscire da questa drammatico scenario, convinta che la democrazia, la capacità di dialogare e l’arricchimento che emerge dal confronto siano decisive per costruire risposte innovative e per individuare assieme i punti di forza su cui ricostruire. Questa impossibilità di riunirci in piazze, in teatri, in assemblee, che ci viene imposta dal virus, non può limitare questo indispensabile obiettivo di progettare una nuova rinascita comune -spiegano dalla Cgil di Firenze- Per questo abbiamo deciso di allestire una “Piazza virtuale”, come da nome della campagna che partirà la prossima settimana.

Ospiteremo nei nostri canali della pagina Facebook e del sito Cgil Firenze (dal banner “Piazza virtuale” in homepage) due appuntamenti ricorrenti. Da una parte, con la segretaria generale Paola Galgani, svolgeremo e svilupperemo, in diretta video sul social network, un dialogo con i sindaci del nostro territorio metropolitano fiorentino (tra cui quello della Città metropolitana), rivolgendo a ognuno di loro, uno alla settimana, alcune domande su come intendono affrontare questa crisi e le questioni più ‘calde’ del proprio Comune, e su come intendono collaborare e impegnarsi con le proposte del sindacato (a breve comunicheremo il calendario dei dialoghi).

Dall’altra daremo spazio sul nostro sito, sulle singole questioni degne di approfondimento, agli interventi e ai contributi di studiosi e attori sociali che sono chiamati, assieme alla politica, a partecipare all’imponente sforzo di ricostruzione collettivo che ci attende e a cui non possiamo mancare (il primo intervento, firmato da Simone Fana di Jacobin Italia sul tema dei modelli di sviluppo, sarà online lunedì 20 aprile). Per inviare contributi, scrivere a segreteria@firenze.tosc.cgil.it.

Sempre nella solita sezione del sito, sarà archiviato anche il materiale dei dialoghi coi sindaci".

“Come gruppo Pd aderiamo all’appello della Fiom-CGIL di Firenze”. A dirlo è il capogruppo in Consiglio comunale Nicola Armentano. “Mai come adesso lavoro e tutela della salute pubblica devono andare di pari passo. È fondamentale affrontare l’emergenza sanitaria in corso ma nel contempo è necessario e urgente cominciare a pensare a come ripartire e organizzarsi per mettere in campo tutte le misure di prevenzione e sicurezza. Da parte nostra siamo pronti a un confronto proficuo e costante su questo”, conclude Armentano.

E sulla cosiddetta ‘fase 2’, Laura Sparavigna e Enrico Conti, presidenti commissioni Lavoro e Sviluppo economico annunciano un impegno congiunto. “Il tema non è solo quando ma come ripartire. – spiegano - E per rispondere a questa esigenza è doveroso ascoltare categorie, sindacati, mondo delle imprese e del lavoro, per costruire assieme la strategia più giusta. Noi mettiamo a disposizione le nostre commissioni in una sorta di ‘laboratorio’, in cui tutti assieme vogliamo progettare un nuovo modello di sviluppo per la Firenze post-Covid, che sappia difendere e valorizzare il tessuto produttivo cittadino guardando al futuro, abbia come cardine la difesa della salute, non lasci indietro nessuno”. “Condivido l’appello alla salute dei lavoratori, delle loro famiglie e delle nostre comunità, la sicurezza sui luoghi di lavoro è una priorità irrinunciabile, adesso se possibile ancora di più.

– fa presente Sparavigna – Concentriamoci sul come riaprire più che quando. Dobbiamo prepararci a mutare drasticamente servizi e aspetti comportamentali della quotidianità. Dobbiamo cambiare ‘sistema lavoro’ dalle forme di organizzazioni del lavoro settore per settore, all’armonizzazione normativa tra le vecchie e le (non troppo) nuove professioni, emerse in questa quarantena digitalizzata, dalle filiere produttive ai percorsi di formazione”. "Dopo una lunga fase di crescita non sempre ordinata, occorre ripensare il modello di sviluppo della città per rafforzarne i tratti distintivi che ne hanno decretato il successo reintegrando quei fattori sociali ed ambientali che sono stati ‘consumati’ ma che ne garantiscono la sostenibilità di lungo periodo.

– evidenzia Conti – Pensando ad esempio al centro storico e al turismo non si tratta quindi di ‘abiurare’ ma di individuare e mettere in campo una strategia di sviluppo, urbanistica, culturale, produttiva, necessaria a favorirne il salto di qualità, a rafforzare la biodiversità negli usi degli spazi fisici e sociali, a tutto vantaggio della stessa competitività della destinazione Firenze e della qualità della vita dei fiorentini. Noi proponiamo il laboratorio anche come luogo dove tutti i rappresentanti dei principali soggetti sociali e produttivi di Firenze si confrontano su questi temi e individuano strategie all’altezza della sfida che sta attraversando la nostra comunità”.

“E’ la mia categoria; come non firmare l’appello pubblico proposto dalla Fiom-CGIL? Sono richieste semplici e di buon senso che mi trovano concorde, tuttavia – aggiunge il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – questa crisi ha posto in maniera evidente che non è vero che siamo sulla stessa barca, siamo nella stessa tempesta, ma ciascuno con i suoi mezzi e le sue possibilità l’affronta in maniera diversa. E’ innegabile che per qualcuno il disagio è minimo, per altri insormontabile. Lo stesso vale per i lavoratori, anche nella fase di riapertura, alcune categorie riusciranno a garantirsi degli standard di sicurezza più elevati altri meno. L’appello non può essere quindi che un richiamo che valga per tutti, consapevoli che alcuni mestieri prevedono il contatto diretto con altre persone e nella loro fisicità e affettività sta la propria professionalità; penso agli operatori sanitari, agli operatori di supporto ai disabili, agli assistenti sociali, ai fisioterapisti e a tutti gli altri mestieri dove le misure di prevenzione non potranno essere garantite. I metalmeccanici – prosegue il presidente Luca Milani – sono una categoria che forse meglio di altre riuscirà a rimodulare le attività produttive secondo i nuovi criteri che gli organi deputati indicheranno, le aziende più grandi, come qualcuna ha già fatto, riusciranno a garantire ampi spazi e sicurezza ai propri dipendenti ma il tessuto economico cittadino è fatto di tante realtà anche piccole e piccolissime; dal commercio ai servizi, dal turismo alla cultura, dall’artigianato ai liberi professionisti, dall’agricoltura all’insegnamento; l’applicazione di regole di sicurezza per queste categorie sarà più complicata e delicata. E’ per questo – conclude il presidente del Consiglio comunale Milani – che non dobbiamo pensare ad una ripartenza che ci spinga a guardare avanti ad ogni costo bensì dovremo essere capaci di guardare indietro per aiutare chi è rimasto nella difficoltà, chi è rimasto solo”.

I consiglieri della lista Nardella in consiglio comunale a Firenze Mimma Dardano, Marco Del Panta e Maria Grazia Monti aderiscono all’appello lanciato dalla Fiom- CGIL. “Non possiamo che condividere i temi lanciati da questo appello perché riteniamo fondamentale, al momento della ripartenza, garantire la totale sicurezza dei lavoratori. – spiega la capogruppo Mimma Dardano - È il Governo nazionale, in collaborazione con la comunità scientifica, che dovrà stabilire quando allentare il lockdown e con che modalità.

Certo è che a ogni livello si dovrà fare il massimo perché si possa tornare a una normalità, seppur diversa dal passato. E in tutto ciò rientra a pieno titolo la necessità di individuare misure di prevenzione chiare e efficaci, perché adesso più di prima tutelare la sicurezza dei luoghi di lavoro diventa condizione imprescindibile. Per raggiungere questo obiettivo ascolto e confronto sono importanti e ci impegniamo a mantenere un’interlocuzione attenta e proficua con il mondo del lavoro e con tutte le realtà coinvolte, per affrontare assieme questo momento delicato e cruciale”.

Gli esponenti della lista evidenziano anche “l'esigenza di permettere la riapertura il prima possibile dei settori produttivi che possono garantire la sicurezza dei lavoratori”. “I nostri partner europei stano riaprendo e non possiamo permetterci di perdere quote di mercato. - sottolinea il consigliere Marco Del Panta - Sicurezza e ripresa produttiva devono andare di pari passo”.

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