La Asl: "Nessuno spreco di vaccini al Mandela Forum"

Interrogazione parlamentare di Donzelli (Fdi) dopo le rivelazioni de Le Iene. La Pietra (FdI): "La Regione faccia chiarezza e individui i responsabili del malcostume". Stamani incontro con i NAS di Firenze. Saranno effettuati ulteriori approfondimenti. Anticorpo monoclonale toscano, avviate le sperimentazioni cliniche su 30 volontari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2021 19:17
La Asl:

Firenze– "Sulla vaccinazione al Mandela Forum di Firenze ciò che è stato documentato da un servizio realizzato da Le Iene, su segnalazione del capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana Francesco Torselli, rappresenta uno schiaffo ai cittadini che da oltre un anno stanno facendo sacrifici enormi per resistere alla pandemia. E che oggi scoprono che il servizio organizzato dalle istituzioni non segue i criteri indicati e porta allo spreco di svariate dosi ogni giorno, in un momento in cui il vaccino rappresenta l'arma più importante che abbiamo per sconfiggere il Covid. Ho presentato un'interrogazione parlamentare per far luce sui responsabili di questa vicenda misera e sconcertante e per sapere se ciò accada anche in altre regioni d'Italia". Lo afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli.

"Vogliamo che venga fatta chiarezza immediatamente su questi gravi fatti: - sottolinea Donzelli - le rivelazioni del servizio de Le Iene provocano rabbia e sconcerto. E' surreale che tutto ciò sia emerso solo in seguito alla segnalazione dell'opposizione di Fratelli d'Italia, che nei giorni scorsi ha presentato il suo piano vaccinale alternativo al governo Draghi. Possibile che nessuno di coloro che hanno organizzato il servizio si fosse accorto di quanto stava accadendo e si sia attivato per rimediare? Vogliamo che le istituzioni locali e il governo spieghino come sia potuto accadere tutto ciò, anziché continuare a scaricare sui cittadini le responsabilità dei contagi.

Adesso non si può neanche tentare di addossare le colpe sui vaccinatori: è surreale che non si sia pensato a creare liste di riserva per evitare sprechi in caso di defezioni. A pagare il prezzo adesso sono tutti i cittadini toscani - conclude Donzelli - ma a causarlo sono state le istituzioni, dal governo alla Regione Toscana, passando per la Asl".

L’argomento è stato occasione questa mattina anche di un incontro con i NAS di Firenze. Anche se l’Asl Toscana Centro fa sapere che non sarebbero emerse anomalie nel sistema organizzativo delle vaccinazioni erogate presso l’HUB Mandela di FirenzeDal giorno di inizio delle vaccinazioni fino a ieri sera 8 marzo presso l’HUB Mandela sono state somministrate 17 dosi di vaccino in più rispetto a quelle ricevute. Ad oggi infatti sono state complessivamente erogate 17.607 vaccinazioni in prima dose, 16.379 di vaccino AstraZeneca e 1.228 di vaccino Moderna. Le 17 dosi in più sono state ottenute grazie all’utilizzo, in alcuni casi, dell’undicesima dose estratta dalle fiale multidose del vaccino, possibilità esplicitata dall’AIFA solo pochi giorni fa.

Tuttavia da giorni in città girava voce che dosi residue di vaccino venissero gettate via.

"Mentre l’Italia sconta una media di 20 mila nuovi contagi e 200 morti al giorno, in Toscana si buttano via i vaccini o si somministrano a persone che non rientrano nelle categorie previste e il cui unico requisito è la conoscenza o la parentela con un medico vaccinatore. Una vergogna inaccettabile che va punita duramente: i responsabili di questo imperdonabile spreco e malcostume devono essere individuati immediatamente e sanzionati in una misura commisurata alla gravità del fatto".

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra, che commenta lo scandalo fatto emergere, grazie al consigliere regionale Torselli, dalla trasmissione televisiva ‘Le Iene’ che, con le sue telecamere, ha documentato quanto accade al Mandela Forum di Firenze: vaccini avanzati, senza possibilità di essere conservati, somministrati agli amici oppure buttati.

"La sanità toscana ha mai sentito parlare di organizzazione del lavoro, di liste di riserva, di elenchi di pazienti bisognosi ai quali attingere se accade che restino vaccini? Chiedo: è tollerabile che anche in un momento di estrema emergenza si trovi sempre il modo di creare sacche di furbetti? Mi auguro che si faccia chiarezza subito e bene, perché il messaggio che deve arrivare è che non ci sono porte di servizio per accedere alla campagna vaccinale, non ci sono cittadini di serie A e di serie B ma solo priorità individuate e stabilite da esperti e studiosi. Su questo il presidente della Regione Giani sarà d’accordo, voglio sperare" conclude il senatore di FdI.

“Stiamo procedendo negli accertamenti per verificare la veridicità di certe dichiarazioni emerse sui media. Al momento il sistema sta funzionando, senza nessuna falla. Nel caso in cui dovessero emergere delle incongruenze, prenderemo i dovuti provvedimenti - afferma il dottor Paolo Morello, Direttore Generale Asl Centro- Si sta procedendo a verificare che tutti i nominativi di persone che hanno ricevuto il vaccino, secondo il sistema del last minute siano rigorosamente facente parte delle categorie autorizzate.

Comunque tale condizione non supera mediamente l'1% delle vaccinazioni effettuate giornalmente. Si precisa infine che presso il Mandela Forum vengono effettuate vaccinazioni con l'uso del vaccino Astrazeneca e Moderna. Questo secondo vaccino è, al momento, interamente utilizzato per il volontariato che opera nel settore dell'emergenza territoriale (118 e trasporto sanitario), pertanto non infrequentemente accade che interi nuclei familiari, iscritti da tempo presso le Associazioni di volontariato, effettuino tale vaccinazione.

La gestione delle fiale sarebbe particolarmente attenta e puntuale, anche ai fini di evitare spreco di dosi di vaccino, in quanto, le fiale in parte utilizzate non possono, al termine della seduta vaccinale, essere rinviate al giorno successivo. A tale scopo viene quindi effettuato un attento monitoraggio sul loro impiego ed in particolare nella fase conclusiva della seduta vaccinale.

Presso l’HUB Mandela sono attualmente presenti 20 box vaccinazione ma fino ad ora, a causa della scarsa disponibilità dei vaccini, ne sono stati utilizzati al massimo 12. Ogni box viene rifornito di un fiala di vaccino per volta, sostituita con fiala piena previa restituzione del “vuoto”. Negli ultimi 60-90 minuti, al fine di evitare apertura di fiale che potrebbero non essere usate completamente, nei box non ne vengono consegnate di ulteriori fiale, ma singole dosi di volta in volta, già caricate nelle siringhe così da evitare ogni spreco. Questo permette un controllo in tempo reale sull’attività.

L’azienda sanitaria precisa inoltre che il tracciamento delle dosi vaccini viene effettuato attraverso il portale di prevenzione collettiva (SISPC) che prevede la registrazione di ogni prestazione effettuata e la movimentazione delle giacenze. Pertanto tutto è rigorosamente tracciato. L’obiettivo è quello di non sprecare dosi preziose.

A tal fine l’Azienda ha dato disposizione, come previsto da indicazioni regionali, in caso di dosi residue, di somministrarle alle categorie ammesse alla vaccinazione (Associazioni di Volontariato, Protezione Civile, personale scolastico e Forze dell’Ordine) e che sono presenti all’interno delle liste di “riserva”. Da queste categorie è possibile reclutare “last minute” persone , che siano in grado di raggiungere l’HUB Mandela Forum entro il tempo massimo di un’ora.

Intanto l'anticorpo monoclonale toscano individuato dal team di ricerca del Mad Lab di Tls, coordinato dal prof. Rino Rappuoli ha avviato le sperimentazioni cliniche su 30 volontari. Subito dopo sarà testato su centinaia di pazienti positivi al COVID-19 per testare efficacia e potenza del farmaco sulla base del dosaggio I dati della sperimentazione clinica saranno presentati per richiedere l’approvazione per l’uso terapeutico da parte delle autorità regolatorie. Oggi insieme al Sindaco e al Presidente della Provincia di Siena abbiamo incontrato il Direttore Generale della Fondazione Toscana Life Sciences per fare un punto sulle attività, la Regione Toscana è in campo

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