"Vaccini, no ai furbetti ma no anche alle dosi sprecate"

Stella (Forza Italia): "Le Asl toscane facciano liste con persone pronte a subentrare". Il cronoprogramma di marzo. Consiglio regionale, minuto di silenzio per tutte le vittime del Coronavirus. In Toscana siamo quasi a 5mila morti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2021 16:45

Firenze, 9 marzo 2021 - "Dosi di vaccino sprecate e gettate via perché non possono essere ricongelate, furbetti che si fanno vaccinare da parenti o amici di nascosto al Mandelaforum di Firenze, con la scusa che avanzano le dosi a fine giornata. Quanto scoperto dai servizi giornalistici di tv e giornali sulla vaccinazione a Firenze è grave, anche se vede la causa nel fatto che alcune persone che sono in lista per vaccinarsi non si presentano all'appuntamento, e il personale sanitario, per non sprecare dosi preziose, vaccina amici e conoscenti all'ultimo minuto, a fine giornata. Serve una gestione diversa e più efficiente". E' quanto chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Il problema - sottolinea Stella - e che questi vaccini, aperti dalla mattina e con una validità di 12 ore, se avanzano a fine giornata vengono gettati via, non possono certo essere rimessi in frigorifero. Al Mandelaforum, secondo quanto emerso, ne verrebbero gettate fino a 30 dosi al giorno. Per evitare questo spreco, e violazioni della legge, sarebbe opportuno che le Asl della Toscana rivedessero i criteri e stilassero liste giornaliere di 'vaccinandi' più lunghe, in modo da permettere al personale di chiamare in determinate fasce orarie le persone in lista e chiedere loro di 'subentrare' a chi non si è presentato all'appuntamento, fino a esaurimento delle scorte quotidiane. L'assessore e i dirigenti Asl prendano una decisione celere nelle prossime ore e la comunichino quanto prima".

La Regione annuncia che entro la fine di marzo saranno vaccinati circa 66mila anziani over 80 (sia con la prima che con la seconda dose), cui se ne aggiungeranno altri 40mila (con la prima dose), sempre tramite i medici di medicina generale. Questo è quanto sarà possibile grazie alla nuova fornitura di circa 100mila dosi Pfizer-BioNTech attese entro la fine di questo mese.

Sono, inoltre, in arrivo sempre a marzo oltre 150mila dosi di vaccino AstraZeneca, che consentiranno di completare la vaccinazione delle categorie in corso (personale della scuola e dell’università, della giustizia e delle forze dell’ordine) e di iniziare anche quella rivolta alle persone nate negli anni 1941, 1942, 1943 e 1944, come indicato dall’ultima circolare ministeriale.

Per queste categorie, il portale delle prenotazioni https://prenotavaccino.sanita.toscana.it sarà riaperto già a partire dalle ore 9 di domani, mercoledì 10 marzo.

Al contempo, proseguirà la vaccinazione con Moderna delle persone “estremamente vulnerabili”, alle quali sarà a breve dedicato un portale per la presa in carico e successiva prenotazione della vaccinazione.

Intanto, apre con un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime del Coronavirus la seduta odierna del Consiglio regionale della Toscana. “L’8 marzo di un anno fa – dichiara il presidente Antonio Mazzeo - iniziammo a capire che la minaccia era letale; il giorno dopo il presidente Conte ci invitava a chiuderci in casa per salvare più vite possibili. Nessuno avrebbe immaginato quello che sarebbe successo e quello che avremmo dovuto vivere.”

“Un anno dopo – ricorda il presidente – siamo a quasi 5mila morti in Toscana. Questi non sono numeri ma sono volti, sorrisi e affetti che non ci sono più. Vorrei mandare a nome di tutto il Consiglio regionale un messaggio di vicinanza ai loro familiari, con l’impegno a non dimenticare quello che hanno vissuto. Non dimenticare è il modo più importante per rendere onore a quelle persone che non sono più con noi, vittime di una guerra che nessuno ha dichiarato, ma che è entrata nelle nostre case, nelle scuole e negli uffici, colpendoci nel profondo, ma non ci ha sconfitto”.

Mazzeo ha concluso il suo intervento con un ringraziamento ai sanitari, ai medici, agli infermieri, ai volontari e a “tutti quelli che hanno combattuto in prima linea in questi 12 mesi e che stanno continuando a farlo”.

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