​James Conlon debutta come direttore onorario ORT

Nel programma anche Dmitrij Šostakovič nell'ottavo quartetto d'archi, atto di accusa ad ogni dittatura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2021 11:34
​James Conlon debutta come direttore onorario ORT
ph Dan Steinberg

Slittato a causa della pandemia, finalmente il debutto di James Conlon come direttore onorario dell’ORT adesso può avvenire. Protagonista della sesta produzione del Cartellone 21/22, il maestro statunitense di origini lucane è una stella autentica – già alla guida dalla Filarmonica di Rotterdam, dell’Opéra di Parigi, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, attualmente della Filarmonica di Los Angeles e della Baltimora Symphony – che però tende a scansare le pose da divo. Anzi, quando sale sul podio evita di puntare i riflettori su di sé: gli interessano piuttosto la coerenza e la rilevanza culturale dei suoi programmi.

Aveva solo 11 anni quando ascoltò La Traviata e da allora, dal Queens, il suo panorama divenne il mondo. “Un quartiere di emigrati e diversità etniche come il Queens - dice Conlon, nipote di immigrati italiani - mi ha aperto la testa e raffinato l’udito”. Fu Maria Callas a scoprire il suo talento durante una masterclass alla Juilliard school: «la Callas mi ascoltò dirigere un passaggio del quarto atto di Bohéme. E mi disse: “Maestro...”. Io rimasi colpito che mi chiamasse così. E aggiunse: “se dirige così, lei è un Maestro perché in quel momento l’orchestra deve cantare tutto l’amore dell’universo”. Ogni volta che dirigo quell’opera penso a lei che cercò di trasmettermi l’immensità dell’amore».

Le sue origini e la sua sensibilità lo hanno condotto a una missione vera e propria, quella di riscoprire gli autori oscurati dalla storia. Ecco perché nella lunga carriera, oltre al consueto repertorio sinfonico e operistico che uno come lui deve avere sotto mano, ha cominciato a riscoprire autori del decadentismo europeo ingiustamente dimenticati (tipo il viennese Alexander Zemlinsky, che fu maestro e cognato di Schönberg), a tirar fuori dall’oblio le composizioni che il Terzo Reich voleva fossero cancellate dalla faccia della terra e quelle di musicisti marginalizzati dalla storia per ragioni razziali, come Joseph Bologne, Chevalier de Saint-Georges, rilevante figura di compositore nero nella Francia del Settecento. Per Conlon questi autori sono un patrimonio da tutelare, per questo ha fondato un sito, dedicato a queste opere, www.orelfoundation.org per un pubblico di appassionati e studiosi.

Nel programma scelto per l'ORT, Conlon si confronta con una delle pagine più drammatiche di Dmitrij Šostakovič, l’ottavo quartetto per archi dedicato, nel 1960, “alle vittime del fascismo e della guerra”, in realtà concepito come occulto atto di accusa verso ogni dittatura, compresa quella comunista che lui stesso pativa. Qui viene presentato nella trascrizione orchestrale, approvata dall’autore, dovuta a Rudolf Barshai. Attorno a quest’opera si dispongono due sinfonie di Mozart a loro modo cruciali nella biografia del musicista austriaco. Una è la K.338, l’ultima prodotta a Salisburgo, nel 1780, prima della traumatica rottura con la corte dell’arcivescovo Colloredo presso cui era impiegato. L’altra è la K.551, la sua ultima sinfonia in assoluto, buttata giù quasi di getto nell’estate 1788: è chiamata “Jupiter”, Giove, per la sua perfezione, la grandiosità, la dottrina compositiva che vi è riversata.

IL CONCERTO

Firenze, Teatro Verdi / domenica 21 novembre 2021 ore 17:00

Orchestra della Toscana - JAMES CONLON direttore

Wolfgang Amadeus Mozart / Sinfonia n.34 K.338

Dmitrij Šostakovič / Sinfonia da camera dal 'Quartetto n.8 op.110a' - versione per archi di Rudolf Barshai

Wolfgang Amadeus Mozart / Sinfonia n.41 K.551 'Jupiter'

I BIGLIETTI

Firenze Intero € 17,00 - Ridotto € 15,00 (+ prevendita) in vendita alla Biglietteria del Teatro Verdi, nei punti vendita del circuito Box Office e online su www.teatroverdifirenze.it - Info: tel. 055.212320 - teatro@orchestradellatoscana.it Promozione per i Soci COOP: SCONTO del 50% - biglietto a € 8,50 anziché € 17,00 / Offerta valida acquistando alla Biglietteria del Teatro Verdi e nei punti vendita del circuito Box Office e Ticketone (prevista una commissione di € 2,50)

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