Insediata la Consulta permanente delle professioni sanitarie

In Palazzo Medici Riccardi presso la Metrocittà di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 marzo 2022 21:47
Insediata la Consulta permanente delle professioni sanitarie

Firenze, 12 marzo 2022– Si è insediata giovedì mattina 10 marzo, in Palazzo Medici Riccardi, la Consulta permanente delle professioni sanitarie del territorio metropolitano fiorentino, come organismo consultivo e propositivo, in un ottica socio-assistenziale per il dialogo tra le professioni sanitarie, al fine di migliorare la qualità dell'assistenza ai cittadini.

"La prima convocazione - spiega Nicola Armentano, consigliere delegato della Metrocittà all'origine di questa iniziativa - è prevista per il primo giovedì dimaggio. Questo organismo, che si riunirà con cadenza bimestrale , come ho già sottolineato, intende offrire un'opportunità di collaborazione e confronto fra le professioni socio sanitarie per supportare le azioni in campo, attuali e prossime, proponendosi di sostenere i diritti dei cittadini e che intende provare a dare un contributo per migliorare il benessere dei cittadini e la qualità della vita degli stessi nella area metropolitana".

La Consulta è composta da medici, veterinari, farmacisti, infermieri, ostetriche - tecnici sanitari di radiologia, professioni sanitarie tecniche e riabilitazione e prevenzione, biologi, chimici e fisici, psicologi, assistenti sociali, e dovrà interagire con tutte le istituzioni, nel rispetto di ciascun codice deontologico e nelle materie di rispettiva competenza.

Nel dettaglio dovrà "operare nell'ottica dell'integrazione e dell'interdipendenza dei diversi profili e delle peculiari competenze professionali che concorrono all'organizzazione dei servizi assistenziali da garantire ai cittadini in maniera uniforme e omogenea sul territorio.

Decisiva la collaborazione con le Istituzioni al fine della corretta applicazione delle norme di legge e regolamenti vigenti, nel rispetto di tutti i profili professionali.

La Consulta potrà proporre studi e ricerche sull'attività delle diverse categorie professionali, senza sovrapposizione tra le stesse, e formulare proposte in materia di formazione dei professionisti sanitari, in relazione alle rispettive competenze e funzioni.La Consulta è presieduta dal Sindaco Metropolitano o da un suo delegato ed è composta dai Presidenti, o loro delegati, delle seguenti Federazioni territoriali fiorentine:

  1. Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri;
  2. Federazione degli Ordini dei Veterinari;
  3. Federazione degli Ordini dei Farmacisti;
  4. Federazione degli Ordini delle Professioni Infermieristiche;
  5. Federazione degli Ordini della Professione di Ostetricia;
  6. Federazione degli Ordini dei Tecnici Sanitari di radiologia medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione.

Inoltre la Consulta si compone anche dai Presidenti delle articolazioni territoriali fiorentine dei Consigli Nazionali degli Ordini Psicologi e Assistenti Sociali e da delegati, in rappresentanza territoriale fiorentina, delle Federazioni degli Ordini dei Biologi e dei Chimici e dei Fisici.

«È un segnale importante: confidiamo che sia il primo passo verso un più ampio progetto operativo a tutela dei professionisti sanitari che quasi quotidianamente sono vittime di violenza». L’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia commenta così la nascita della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari che da questo 2022 ricorrerà il 12 marzo di ogni anno. La Giornata è stata istituita a fine dello scorso gennaio con un decreto firmato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, di concerto con il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. La misura incoraggia iniziative per promuovere una cultura che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori della sanità.

«Accogliamo con favore la nascita di questa Giornata – commentano da Opi Firenze – Pistoia - ogni passo avanti fatto nella tutela dei professionisti sanitari è cruciale. È inconcepibile che ancora oggi il personale sanitario debba trovarsi in situazioni di pericolo mentre svolge il proprio lavoro. Quasi quotidianamente ci troviamo a fare i conti con manifestazioni di violenza che vanno dalle minacce fino alle aggressioni vere e proprie. E non dimentichiamoci mai che nella maggior parte dei casi le vittime sono donne, dato che sabbiamo bene come quella sanitaria, e l’infermieristica in particolare, sia una professione al femminile.

Basti pensare che dal 2020 al settembre 2021 il 35% degli iscritti al nostro Ordine,è stato minacciato verbalmente e/o fisicamente da un paziente o da un membro della famiglia. Ma oltre alla violenza che viene dall’esterno è da condannare anche quella interna all’organizzazione: nello stesso periodo il 23% ha subito aggressioni verbali o non verbali da parte di una persona autorevole, il 31% da parte di un pari».

«Il nostro ruolo, come Ordine che tutela e rappresenta 9500 infermieri e infermieri pediatrici tra le province di Firenze e Pistoia – proseguono da Opi Fi-Pt - ci ha portato a essere spesso portavoce della sicurezza e della qualità della vita degli infermieri. Da tempo chiediamo leggi e regolamenti più rigorosi per far sì che i datori di lavoro del settore socio-sanitario prendano le misure necessarie per proteggere i professionisti. Visto che ormai i casi di violenza sono quasi all’ordine del giorno crediamo sia necessario individuare soluzioni operative efficaci per ridurre al minimo questi episodi, garantendo la sicurezza di professionisti sanitari e cittadini.

Soluzioni che passano da aumento del personale disponibile, da processi di valutazione della sicurezza sul luogo di lavoro, dall’istituzione di un comitato per analizzare regolarmente i dati. In una fase storica in cui la violenza è entrata prepotentemente a far parte dell’attualità ci teniamo a ribadire la necessità di mettere a punto misure di prevenzione e gestione di questi rischi sul lavoro».

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