Inflazione al 3,9%: a rischio i consumi

Marinoni (Confcommercio Toscana) sul caro energia: “Il Governo intervenga”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2022 22:32
Inflazione al 3,9%: a rischio i consumi

Istat stima l’inflazione di dicembre 2021: +3,9% rispetto ad un anno fa. Alimentari e prodotti energetici sono quelli che contribuiscono al massimo, altrimenti si parlerebbe di crescite poco superiori all’1%. In attesa delle ricadute su ogni tipo di prodotto e servizio dalla crescita dei prezzi di prodotti energetici, che dal 1 gennaio totalizzeranno il +55% per l’elettricità e +41,8% per il gas.

“I rincari delle bollette colpiscono le aziende su più fronti – spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - perché si traducono direttamente in un aumento considerevole dei prezzi delle forniture e dei costi di gestione (circa +40% su elettricità e gas), indirettamente, in una diminuzione degli introiti. Tra inflazione e caro bollette, infatti, il reddito reale delle famiglie e la loro capacità di spesa sono destinati a ridimensionarsi già nei prossimi mesi. Sono a rischio i consumi, che già sono tornati ai livelli di trenta anni fa a causa della crisi pandemica. Per questo chiediamo con forza al Governo che assuma misure strutturali contro il caro energia, quelle prese con l’ultima Legge di Bilancio non saranno sufficienti”.

Confcommercio a fine 2021 ha provato a disegnare la portata degli aumenti. Per fare alcuni esempi, a legislazione vigente e con gli automatismi in essere, per un negozio con potenza impegnata di 35 chilowatt e consumo annuo 75 mila chilowattora, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe di oltre 6 mila euro su base annua su un totale di 19 mila €.

Per un ristorante con potenza impegnata di 50 chilowattora e consumo di 100 mila chilowattora in un anno, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe intorno ai 8,5 mila euro annui su un totale di 28 mila €.

Per un albergo con potenza impegnata di 90 chilowattora e consumo 260 mila chilowattora in un anno, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe intorno ai 20 mila euro annui su un totale di 65 mila €. A questi poi si aggiunge anche l’aumento della bolletta gas per altri 8 mila € per un albergo tipo su un totale annuo di 19 mila €.

Per un’impresa di autotrasporto, i cui costi operativi per il 30% sono rappresentati dal costo del carburante, nell’ultimo anno è più che raddoppiato il costo del gas naturale liquefatto, l’unico carburante alternativo disponibile nell’immediato per i mezzi pesanti rendendo paradossalmente diseconomica tale soluzione di trasporto sostenibile.

“In un quadro fortemente compromesso come quello attuale, con aziende che vanno avanti da quasi due anni solo grazie a ristori e cassa integrazione, il rialzo delle bollette aggiunge benzina sul fuoco. Non dico che si chiude perché aumentano gas ed elettricità, ma per qualcuno può essere la goccia che fa traboccare il vaso”, sottolinea il direttore Marinoni.

Soluzioni? Secondo la Confcommercio, uno dei nodi più importanti da sciogliere per fronteggiare la crisi energetica è quello della dipendenza dalle forniture estere, che rende l’Italia più vulnerabile e più esposta a forti oscillazioni dei prezzi. È poi necessaria una riforma della struttura della bolletta energetica, anche affrontando il nodo degli oneri generali di sistema. E servono misure per compensare gli impatti negativi dell’aumento dei prezzi dei carburanti su tutta la filiera del trasporto e della logistica e misure regolatorie che assicurino mercati concorrenziali, prezzi accessibili, sostenibilità ambientale e sociale degli investimenti e sicurezza dell’approvvigionamento. Dobbiamo arrivare ad un modello di transizione energetica che coniughi innovazione tecnologica, rispetto dell’ambiente e benefici occupazionali ed economici per cittadini e imprese.

"Prepariamoci -intervengono dall'ADUC- Certo, è un po’ strano il nostro governo. Sa già cosa succederà, sa già quali sono i propri limiti e reagisce in due modi schizofrenici: alcuni suoi componenti sostengono che occorrono più provvedimenti tampone (da dove prendere i soldi… non è dato sapere), altri stanno zitti e si coltivano il proprio orto. Noi (con qualche accenno simile da alcuni partiti di maggioranza -3) continuiamo a chiedere un piano di emergenza energia/prezzi/risparmio al pari del covid, ma per ora sembra che ci siano altre priorità".

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